Con l'arrivo di Lucio Cornelio Silla in Grecia nell'87 a.C. le sorti della guerra contro Mitridate cambiarono a favore dei Romani. E se inizialmente Roma preferì non intervenire, nel 168 a.C. il console Lucio Emilio Paolo affrontò e sconfisse la falange macedone di Perseo nella battaglia di Pidna. 2) Soggiorna in questo hotel a De Witt. Tra gli episodi leggendari spicca la prima dittatura di Cincinnato nel 456 a.C., che sconfitti gli Equi nell'ennesima battaglia del monte Algido, torna ai campi dopo appena 16 giorni di dittatura. Per consolidare la sua vittoria Silla si fece eleggere dittatore a vita e iniziò una vasta e sistematica persecuzione nei confronti dei rappresentanti della parte avversa (le liste di proscrizione sillane) da cui il giovane Giulio Cesare, nipote di Gaio Mario, riuscì a stento a sottrarsi. Delle due exclave pontificie in territorio napoletano conservava soltanto il territorio di Pontecorvo, mentre rimase conteso il Principato di Benevento. prima Repubblica Romana SPL+: 200 EUR: 320 EUR-Sintoni 4: 3/9/2011: 1218: W-RM1RM/15-1 due baiocchi (con sigla T-M) 1798-1799 Roma prima Repubblica Romana BB: 60 EUR: 60 EUR-Pagine: 1 . Come il fratello, sempre contro le consuetudini, anche Gaio si presentò l'anno successivo per concorrere all'elezione al tribunato, carica alla quale fu eletto, rendendosi promotore di una forte battaglia politica di opposizione alla classe senatoriale. La loro composizione sociale differiva da assemblea ad assemblea; tra queste l'organo più importante erano comunque i comizi centuriati, in cui il peso nelle votazioni era proporzionale al censo, secondo un meccanismo (quello della divisione delle fasce censitarie in centurie) che rendeva preponderante il peso delle famiglie patrizie. Sent by registered mail or international registered mail. Display by: Grid Grid List. Nel 197 a.C. il console Tito Quinzio Flaminino inflisse alle truppe macedoni una sconfitta definitiva presso Cinocefale, ed un anno più tardi proclamò ufficialmente la liberazione della Grecia dall'egemonia macedone. [42], I Romani li fronteggiarono in una battaglia campale presso il fiume Allia[39][40] variamente collocata tra il 390 e il 386 a.C. Nel 396 a.C. però i Capenati e i Falisci riuscirono a sorprendere i romani in un'imboscata, dove insieme a molti soldati, trovò la morte anche Gneo Genucio Augurino, uno dei 6 tribuni consolari eletti per quell'anno; come per altre situazioni di crisi Roma reagì nominando un dittatore, che questa volta fu trovato nella persona di Marco Furio Camillo[36]. Il senato, riluttante a imbarcarsi in un'impresa tanto rischiosa, arrivò ad uno stallo e la questione venne rimessa all'assemblea popolare: qui maggiore voce in capitolo l'aveva la parte mercantile e popolare di Roma, che era anche interessata al possibile controllo delle ricchezze e delle scorte di grano in Sicilia (isola già nota per le risorse soprattutto nelle città greche), nonché alla possibilità di fondare colonie per aprire nuovi mercati e allentare la pressione sociale e demografica nella capitale. Nel 405 a.C., iniziò il decennale assedio di Veio, dopo che l'anno precedente era stata dichiarata guerra alla potente città etrusca. or. Veio dal canto suo trovò l'appoggio dei Capenati e dei Falisci, nel 402 a.C.[34] e nel 399 a.C.[35], appoggio che inizialmente non riuscì ad allentare la pressione dell'assedio romano. Ormai potenza egemone del Mediterraneo occidentale, Roma volse le sue mire espansionistiche a danno degli stati ellenistici dell'Oriente: nel 200 a.C., gli abitanti di Rodi e Pergamo inviarono a Roma, sentendosi minacciati dalla Macedonia di Filippo V, una richiesta di aiuto, e l'Urbe, inviato a sua volta un ultimatum a Filippo, decise di intervenire. L'aristocrazia senatoria, arroccandosi in una migliore difesa dei propri interessi particolari, ostacolò inizialmente Tiberio, corrompendo un altro tribuno della plebe, Ottavio, che tuttavia venne dichiarato decaduto dalla carica dallo stesso Tiberio, che lo accusò di aver agito contro gli interessi della plebe. In quel frangente l'Urbe riuscì a resistere alle forze esterne solo ritrovando l'accordo tra i due ordini (il dittatore Manio Valerio Massimo promise le riforme a guerra conclusa) i quali, compatti, con rapide ed efficaci azioni militari riuscirono nel 494 a.C. a respingere gli attacchi dei Sabini, Equi e Volsci[18]. Essa nacque a seguito di contrasti interni che portarono alla fine della supremazia della componente etrusca sulla città e al parallelo decadere delle istituzioni monarchiche. Nel 108 Mario tornò a Roma per concorrere al consolato, al quale fu eletto nel 107 a.C. anche grazie alle accuse di incapacità militare che rivolse ai patrizi, Metello in primis. Si racconta che mentre Tarquinio il Superbo stava assediando la città dei Rutuli di Ardea,[1] il figlio Sesto Tarquinio abusò della nobile ed onestissima Lucrezia (moglie di Lucio Tarquinio Collatino), che per la vergogna si suicidò. Un espediente per Silla, per poter tornare nella capitale a risolvere i suoi problemi personali, interni alla Repubblica romana. [50] Nel 348 a.C. rinnovò il trattato con Cartagine, già stipulato al tempo del passaggio dalla monarchia alla repubblica, attorno al 509 a.C. Tra il 343 a.C. e il 341 a.C. Roma dovette affrontare il primo dei tre confronti con il bellicoso popolo dei Sanniti. A questo periodo, risalgono la consacrazione del tempio dedicato ai Dioscuri (484 a.C.) e l'episodio della condanna a morte della vestale Oppia, sepolta viva per esser venuta meno al voto di castità[24]. Istruzione per gli adulti. Gespeichert in: 1. Dopo le annessioni del 7 marzo seguente (Repubblica Tiberina e Repubblica Anconitana), la Repubblica Romana arrivò a confinare con la Repubblica Cisalpina e il Granducato di Toscana a nord, con il mar Tirreno a ovest, con il Regno di Napoli a sud, con il mar Adriatico a est. or. Due santuari tra età regia e prima Repubblica. Tutti gli altri passeggeri sono in quarantena Da parte loro i Veienti non riuscirono a trovare alleati nelle altre città etrusche.[32]. [191] I ricchi possessori di latifundia iniziarono a ridurre il numero di schiavi impiegati nell'agricoltura, scegliendo di impiegare come mezzadri alcuni degli ex-piccoli proprietari terrieri spossessati. Be the first to share what you think! Nel 466 a.C. viene consacrato il tempio di Giove Fidus sul Quirinale, voluto da Tarquinio il Superbo, mentre il censimento del 465 a.C. conta 104.714 cittadini, esclusi orfani e vedove[27], numero che dovette essere sicuramente ridimensionato dalla pestilenza che colpì Roma nel 463 a.C. Il decimo censimento Ab Urbe condita del 459 a.C. comunque conta 117.319 abitanti. La relativa decadenza dello Stato cartaginese era mitigata, tuttavia, dalla ripresa del commercio, in cui i cartaginesi erano maestri, inoltre un nuovo impulso era stato dato all'agricoltura ed in particolare alle coltivazioni di ulivo e vite. Si procedette, quindi, a decretare a quale dei due consoli, sarebbe spettato il governo della provincia d'Asia, e questa toccò in sorte a Lucio Cornelio Silla.[138]. Alla sua scadenza, nel 33 a.C., il triumvirato non venne rinnovato e, cosa ben più grave, Antonio ripudiò la sorella di Ottaviano con un affronto per quest'ultimo intollerabile. A guerra conclusa, poiché i patrizi non volevano concedere ai plebei quanto promesso, soprattutto a causa della forte opposizione a questa riforma dell'ala più oltranzista dei patrizi guidata da Gneo Marcio, conosciuto come Coriolano, questi per la prima volta nella storia romana adottarono come forma di lotta politica la secessio plebis, ovverosia abbandonarono la città, ritirandosi sul monte Sacro appena fuori le mura cittadine, rifiutandosi di rispondere alla chiamata alle armi dei Consoli. [179], La situazione politica si caratterizzava da una costante instabilità, favorita dai continui contrasti tra la fazione dei populares e quella degli optimates: dopo la guerra civile tra l'homo novus Mario e l'aristocratico Silla e la successiva dittatura sillana, si era consolidato il predominio della fazione aristocratica, divenuta sempre più la padrona incontrastata del senato e della politica romana. Vive in America, a Houston, per la precisione, ma è la prima romana ad essersi vaccinata in tutto il mondo. Nonostante la decisa opposizione dei Tribuni della plebe, si giunse alla straordinaria decisione di mantenere l'esercito in armi ad assediare Veio finché questa non sarebbe caduta; ai soldati in armi la città avrebbe garantito il soldo grazie ad una nuova imposizione straordinaria.[33]. Dopo aver respinto l'offensiva delle popolazioni vicine, i Romani si videro ostacolata l'espansione a nord dalla ricca e fiorente città etrusca di Veio, che le contendeva il dominio sul Tevere. Nel 443 a.C. viene istituita la carica del censore, preposto ai censimenti, per liberare i consoli di un'attività che non riuscivano a portare a termine, se non saltuariamente. Mai multe. bibl. [68], Nuovi attacchi da parte dei Lucani costrinsero, ancora una volta, i Tarantini a chiedere aiuto ai mercenari della "madre patria": fu ingaggiato questa volta un certo Cleonimo di Sparta (303-302 a.C.), che fu, però, sconfitto dalle popolazioni italiche, forse sobillate dagli stessi Romani. La battaglia di Azio sancì la fine della Repubblica e l'inizio dell'Impero romano. 96-97; Howard H. Scullard, Storia Einaudi dei Greci e dei Romani, Roma in Italia, vol.13, Atlante enciclopedico Touring: volume 4, storia antica e medievale, Dizionario dei personaggi dell'antica Roma, Centri etruschi e romani dell'Etruria meridionale, Chronicle of the roman republic: the rulers of ancient Rome from Romulus to Augustus, Tra natura e archeologia: l'altra maremma e gli Etruschi, Governo e organi costituzionali della civiltà romana, maggior parte delle grandi conquiste romane, Storia delle campagne dell'esercito romano in età repubblicana, Storia della Repubblica romana (264-146 a.C.), dieci anni la pirateria illirica fu debellata, quattro repubbliche subalterne e tributarie a Roma, Storia della Repubblica romana (146-31 a.C.), ripulire l'intero bacino del Mediterraneo dai pirati, senatus consultum ultimum de re publica defendenda, guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio, Guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio, campagne militari di Ottaviano in Illirico (35-33 a.C.), From a Republic to Emperor Augustus: Spartacus and Declining Slavery, Storia della Repubblica romana (509-264 a.C.), Storiografia sulla caduta dell'Impero romano, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Repubblica_romana&oldid=117318751, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. [195] Catilina contava soprattutto sulla plebe, a cui prometteva radicali riforme, e sugli altri nobili decaduti, ai quali prospettava un vantaggioso sovvertimento dell'ordine costituito, che lo avrebbe probabilmente portato ad assumere un potere monarchico o quasi. Posted by 3 years ago. In cambio di quest'appoggio, Cesare avrebbe fatto in modo che ai veterani di Pompeo venissero distribuite delle terre, e che il Senato ratificasse i provvedimenti presi da Pompeo in Oriente; al contempo, com'era desiderio di Crasso e dei cavalieri, fu ridotto di un terzo il canone d'appalto delle imposte della provincia d'Asia. I Sanniti ripresero l'iniziativa contro i romani ma furono fermati da questi ultimi nei pressi di Longula[57], mentre gli Etruschi subivano due importanti sconfitte nella Battaglia del lago Vadimone[58] e Perugia[57]; gli Etruschi si arresero e fu loro concessa una tregua trentennale. Please bear in mind that this level of resolution magnifies even the smallest details. Gig. per Gubbio. 5 Molto rara ; Nel . Currency:USD Category:Coins & Paper Money / World Silver Coins - Great Britain-Venezuela Start Price:150.00 USD Estimated At:250.00 - 375.00 USD. 80.000 tra cittadini romani e non, furono massacrati nelle due ex-province romane d'Asia e Cilicia (episodio noto come Vespri asiatici). Grazie alla collaborazione con una delegazione di ambasciatori inviati a Roma dai Galli Allobrogi, Cicerone poté però trascinare anche Lentulo e Cetego davanti al senato: gli ambasciatori, incontratisi con i congiurati, che avevano dato loro documenti scritti in cui promettevano grandi benefici se avessero appoggiato Catilina, furono arrestati in modo del tutto fittizio, e i documenti caddero nelle mani di Cicerone. Il senato, infatti, sobillato da Catone il Censore, decise di attaccare Cartagine, e nel 147 a.C. si risolse ad inviare in Africa il console Publio Cornelio Scipione Emiliano, che, dopo un lungo assedio, nel 146 a.C. espugnò e rase al suolo la città. Il 10 gennaio abbandonando gli ultimi dubbi, (Alea iacta est), Cesare attraversò con le sue truppe il Rubicone, che segnava il confine politico dell'Italia dando inizio alla guerra civile contro la fazione opposta. Lo storico Ronald Syme ha chiamato il periodo di passaggio dalla Repubblica al principato augusteo "rivoluzione romana"[128]. Non si può provare che Antonio fosse a conoscenza delle azioni del fratello ma, dopo la sconfitta di quest'ultimo, entrambi decisero di non dare troppo peso all'accaduto (Lucio Antonio fu risparmiato e perfino inviato in Spagna come governatore). Nel 73 a.C., assieme ad alcuni compagni, si ribellò a Capua e fuggì verso il Vesuvio. Gli ultimi a cedere le armi ai Romani, capeggiati tra gli altri da Silla e Gneo Pompeo Strabone, padre del futuro Pompeo Magno, furono i Sanniti. [68], L'aiuto accordato da Roma a Thurii fu visto dai Tarantini come un atto compiuto in violazione dell'accordo che le due città avevano firmato diversi anni prima: sebbene le operazioni militari romane fossero state compiute per via di terra, Thurii gravitava pur sempre sul golfo di Taranto, a nord della linea di demarcazione stabilita presso il capo Lacinio; Taranto temeva dunque che il suo ruolo di patronato nei confronti delle altre città italiche venisse meno. Email or phone: Password: Forgotten account? Nel 36 a.C., però, grazie all'amico e generale Marco Vipsanio Agrippa, Ottaviano riuscì a porre fine alla guerra con Sesto Pompeo. ROMANA, REPUBBLICA. Infatti cosa ne sarebbe stato di quel gruppo di pastori e di popolazione se, fuggiti dai loro paesi per cercare la libertà o l'impunità nel recinto inviolabile di un tempio, si fossero resi liberi dalla paura di un re e si fossero lasciati condizionare dai discorsi faziosi dei tribuni e a scontrarsi verbalmente con i patres di una città che non era la loro, prima che l'amore coniugale, l'amore paterno e l'attaccamento alla terra stessa, sentimento consuetudinario, non avessero unito i loro animi? Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 15 nov 2020 alle 23:21. Il 10 febbraio 1798 le truppe transalpine che, orfane di Napoleone in procinto di partire per l’Egitto, erano ora guidate dal generale Louis-Alexandre Berthier, invasero Roma dando inizio all'occupazione francese della città. Superato il fiume Po, la penetrazione romana proseguì pacificamente: le popolazioni locali, Cenomani e Veneti, si resero conto che Roma era l'unica in grado di proteggerli dagli assalti delle altre tribù confinanti. Inoltre vennero coinvolte le diplomazie di quasi tutto il Mar Mediterraneo dalla Numidia di Siface e Massinissa fino alle dinastie che reggevano l'Egitto, la Siria, i vari staterelli dell'Anatolia, la Grecia e la Macedonia di Filippo V. Seppure alla fine vincitrice, Roma pagò comunque a caro prezzo il lungo conflitto contro Annibale. Le truppe francesi sarebbero rientrate in città soltanto il 2 febbraio 1805, annettendo Roma all'Impero napoleonico il 17 maggio 1809. [64] Non è tuttavia chiaro se tali intese commerciali siano state il fattore o il prodotto delle guerre sannitiche e dell'espansione romana verso Meridione, e non è dunque possibile determinare quale sia stato l'effettivo peso dei negotiatores nella politica espansionistica, almeno fino alla seconda metà del III secolo a.C.[66] A determinare la necessità di un'espansione territoriale verso Sud erano, però, anche le esigenze della plebe rurale, che richiedeva nuove terre coltivabili che l'espansione nell'Italia centrale e settentrionale non era bastata a procurare.[66]. [81][86] In seguito a questi eventi i Tarentini decisero di invocare l'aiuto del re d'Epiro Pirro, che, giunto in Italia nel 280 a.C. con un esercito composto anche da numerosi elefanti, riuscì a sconfiggere i Romani a Heraclea e ad Ascoli, seppure a costo di gravissime perdite; dopo un tentativo fallito di consolidare il suo potere sul Sud Italia invadendo la Sicilia (dove fu respinto dalle città siceliote alleatesi con Cartagine), l'epirota marciò dunque contro i Romani che, riorganizzatisi, erano tornati a minacciare Taranto, ma fu duramente sconfitto a Maleventum nel 275 a.C. e costretto a tornare oltre l'Adriatico.