Occorre che Ozpetek si fermi e rifletta bene su cosa vuole fare perché continua a perdere il centro della sua professionalità ormai diventata priva di spessore. Non c' e' nessun rapporto tra i misteri (mentali) della protagonista e quelli della città. (probabilmente l' ennesimo in una clinica privata psichiatrica, infatti torna che ha i capelli cresciuti)(ha chiesto aiuto al poliziotto l'unico che le vuole bene, e gli ha rivelato i pasti marci, negando a se stessa l'allucinazione del fratello di Andrea, ha capito che ha bisogno assoluto di essere aiutata, non COPERTA, Su questo sito utilizziamo cookie, nostri e di terze parti, per migliorare la tua esperienza di navigazione. Ottime location, come la Cappella di S.Severo ed i sotterranei , intriganti e misteriosi della Napoli esoterica e massonica. Il sortilegio deve per forza svanire? La location è perfetta per la sua centralità e vicinanza ai principali mezzi di trasporto pubblico. [-], Sta diventando un’abitudine per i cineasti italiani ambientare pellicole a Napoli. Sta diventando un’abitudine per i cineasti italiani ambientare pellicole a Napoli. Adriana lo ritroverà sfigurato il giorno successivo sul suo tavolo anatomico: cavati gli occhi, del suo volto rimane la maschera e lei all’inizio non lo riconosce. Insomma un film potente esasperato contradittorio ingestibile come la città in cui si svolge come il suo autore come la vita. L’ambiente sociale, nobile e alto-borghese “inquinato” da femminielli parassiti e pseudo collezionisti d’arte, è molto poco probabile (anche se un po' mi ha ricordato l'ambiente degli anni '80 a casa della duchessa Melina Pignatelli) e comunque non rappresentativo di una città estremamente complessa. Casa vacanza Napoli Velata House è un accogliente rifugio situato nel cuore di Napol appena ristrutturato, immerso nell' atmosfera tradizionale Partenopea tra storia, arte, cultura e soprattutto il profumo dei sapori tradizionali. Premetto che considero il regista un gran paraculo e un falsario di sentimenti, passioni, situazioni, contesti, ecc. [ - ] lascia un commento a carloalberto », Ieri ho visto “Napoli velata” di Ferzan Ozpetek. No, l'importante è saper riconoscere che Ozpetek il cinema lo sa fare e che parla una lingua per immagini potentissima, che in Napoli velata ci trascina, insieme alla protagonista, in scenari davvero suggestivi: Il chiostro del Museo di San Martino dove si gioca alla tombola vajassa, la scalinata della Farmacia degli Incurabili o la Cappella del Principe di San Severo, dove è esposto il Cristo Velato e le donne sono ora un coro amico ora le streghe di una favola nera. La Napoli della pazzia e della solitudine, dei veleni e delle ipocrisie, dei “malamente” ricchi, potenti, eleganti, insospettabili. Sospeso tra il personaggio di Adriana la protagonista del film e del matematico John Nash del film A Beautiful mind, entrambi preda di allucinazioni , il film si rivela già dalla prima scena. Ed ancora i personaggi che abitano e popolano questa dolorosa magica stupefacente città sembrano essere tutti rigorosamente omosessuali o donne di dubbia moralità ( vedi le premiate nella scena finale che parrebbero essere le responsabili dell’ atroce delitto del giovane Andrea) o lo stereotipo dell’indovina occupante una caverna -antro a cui Adriana si rivolge nel tentativo di dare risposta alla sua angoscia E il gioco della tombola specchio della napoletanità che si svolge su una grande terrazza alle cui spalle si erge il Vesuvio simbolo perpetuo della città un “femminiello” estrae da un cesto una serie di numeri che vengono interpretati in uno sguaiato dialetto partenopeo E l’immagine dell’utero sezionato custodito nella affascinante Farmacia dell’Ospedale degli Incurabili (altro luogo icona di Napoli) e la rappresentazione del rito pagano della figliata dei Femminielli la fanno fuori le amiche quando adriana torna a casa dopo il ricovero ? di. “La gente non sopporta troppa verità “- accettata questa frase all’ inizio del film, ci si può addentrare nelle viscere in cui Ozpetek decide di farci viaggiare con “Napoli velata” : una storia di abissi ( dei palazzi del seicento,del mare, della città moderna , dell’ animo umano).Decide di raccontare questa storia addentrandosi nei vicoli urbani e mentali che porta con se’, sfogliando un bouquet di bellissime donne e pluripremiate attrici Giovanna Mezzogiorno in primis, per raccontare il dramma di Adriana-medico legale quasi immune alle relazioni umane -che dopo un’ unica notte di passione con Andrea -tritone degli abissi ambiguamente coinvolto in  traffici poco leciti -si ritrova al centro di una matassa di indagini su un delitto e fantasmi della sua psiche. [+]. Insomma se ad un certo punto appare chiaro che Luca e' una proiezione esterna della mente di Adriana quasi a voler continuare la travolgente esperienza amorosa con Andrea che senso ha insinuare il dubbio che 'forse' era reale accompagnandola al cristo velato? Ma Napoli non è una location qualunque dove mettere in scena un dramma una commedia una tragedia, non è un palco per rappresentazioni di vario genere. Adriana – matura patologa, con qualche problema col mondo maschile, e non solo – ha una notte rovente, forse la prima della sua vita, con Andrea appena conosciuto a una festa. Penso a “Le fate ignoranti”, “La finestra di fronte”, “Saturno contro”, “Un giorno perfetto”, “Mine vaganti” e “Magnifica presenza”. Una scena di sesso infinita, cruda, appassionata. Napoli velata La nostra intervista a Ferzan Ozpetek e Giovanna Mezzogiorno - HD, Napoli velata Intervista a Alessandro Borghi - HD, Napoli velata Un Nuovo Video Ufficiale del Film - HD, Napoli velata Il Teaser Trailer del Film - HD. Questa storia poteva svolgersi in una qualunque altra città del mondo senza subire contraccolpi. Andrea riapparirà quasi subito ad Adriana sotto le specie del gemello Luca, e questo rapporto, presto morboso, farà emergere le morti violente dei genitori cui ha assistito da bambina. Napoli velata recensione nuovo film Ferzan Ozpetek con Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi thriller ambientato a Napoli critica film Sono uscito (altrettanto di corsa) deluso. Comincia con un sinuoso movimento della macchina da presa che riprende la tromba delle scale di un palazzo d'epoca Napoli velata, quasi fosse un omaggio al cinema di Alfred Hitchcock. Sono uscito (altrettanto di corsa) deluso. Pare incantarsi quindi a guardare, da dietro a un velo, una "figliata" allestita in un salotto borghese, barocco e poco illuminato dove la gente è ben vestita ma si guarda sfacciatamente, impunemente, senza filtri né trasparenti sipari in mezzo. Lui non si presenterà mai e non avviserà. L’inatteso epilogo, più che ribaltamento o cancellazione, è un altro giro lungo la scala a spirale della verità, qualunque cosa sia. Gli attori molto bravi: su tutti la Mezzogiorno e Barra (sublime). Logistica di Amazon è un servizio offerto ai venditori grazie al quale è possibile stoccare i propri prodotti nei magazzini di Amazon, che si occuperà direttamente dell'imballaggio, spedizione e dei servizi al cliente. Recensioni. La storia che il regista ci racconta è in bilico tra un profilo psichiatrico e un thriller ambientata in una Napoli assolutamente stereotipata dove il regista ha voluto mescolare tutto in abbondanza : i luoghi antichi e misteriosi tipo antro delle sibille dove la zia e le amiche della protagonista raccolgono pezzi di antiquariato simili a reperti degli scavi di Pompei, case antiche dove pare che il tempo si sia congelato e che gli avvenimenti accaduti e vissuti dai suoi abitanti siano stati per sempre immobilizzati come inghiottiti dalla lava sgorgata dal Vesuvio in eruzione ed abbattutasi sugli antichi abitanti di Pompei. Al risveglio Andrea si congeda , dando appuntamento alla donna per le 18.00 dello stesso pomeriggio, al Museo Archeologico. Sul piano attoriale salvo solo Giovanna Mezzogiorno per il suo valore di attrice che purtroppo qui non è valorizzato. Se il dramma familiare e psicologico di una donna matura con un grave trauma infantile, che ne condiziona l’esistenza fino a spingerla ai margini della follia, poteva essere rappresentato ovunque, perché allora si è scelta Napoli? Ma, soprattutto, manca una sceneggiatura forte. C'è meno cibo, per esempio, nell’anti-Gomorra dell'artista che dopo una Istanbul dai tramonti aranciati ma troppo rumorosa ha scelto un posto non meno "agitato" e caotico ma più raccolto: la mente di Adriana/Giovanna Mezzogiorno. prestigioso Palazzo Mannajolo . NAPOLI VELATA - Drammatico, Film, Giallo, Sala - Spietati - Recensioni e Novità sui Film - Recensioni film, serie tv, festival, video e libri. Napoli velata (2017) Téléchargement gratuit avec sous-titres français prêts à télécharger, Napoli velata 2017 720p, 1080p, BrRip, DvdRip, Youtube, Reddit, français et haute qualité. Adriana vede per  l'ennesima volta un ragazzo che è il sosia di Andrea e riesce a fermarlo. Deluso dall'irrazionalità del finale (pseudo magico): se  la storia approdava  alle problematiche psicologiche (ai limiti della malattia mentale) riconoscendole come radice di quanto vissuto dalla protagonista sino ad allora, il finale sconfessa e svilisce completamente questa idea a cui gli autori portano  lo spettatore. Napoli velata sfugge al controllo dei suoi autori (figuriamoci a noi spettatori) e diventa una macchina impazzita. Quanto al mistero di Adriana, il film magari non lo coglie fino in fondo, ma c’è una cosa che Napoli velata racconta benissimo: quell'istante in cui una donna si libera dal senso del dovere e dalle proprie rigidità e si dischiude alle passioni, all'istinto e al bisogno di sentirsi sensuale, e allora, all’improvviso, tutti la notano, e la guardano, e la desiderano, e colgono il suo lasciarsi andare. [+], Ieri ho visto “Napoli velata” di Ferzan Ozpetek. [-], Apre citando Hitchcock, prosegue su un canovaccio da feulleton partenopeo che non sarebbe dispiaciuto a Matilde Serao, ma Ferzan non sa resistere ai suoi stereotipi e feticci: gli spiriti e i fantasmi. [+], Sono letteralmente corso al cinema attirato dalla bontà del regista e del cast (e senza leggere alcuna recensione preventivamente). Salvo solo alcuni aspetti della fotografia. Come dei veri e propri turisti, trasformati però in filosofi addirittura. Una sorta di spot per il turismo mordi e fuggi per croceristi di 3° classe. Napoli è dramma è tragedia è commedia e qualsiasi storia raccontata a Napoli se non ci parla di Napoli se non dà voce a Napoli stessa, diventa superflua, trascurabile, noiosa, diventa un fatterello che si poteva ambientare a Roma a Firenze a Milano, senza essere fagocitato dalla città stessa. Se a ciò si aggiunge una regia di stampo televisivo e una pessima recitazione da parte di tutti (il peggiore è sicuramente Alessandro Borghi), il quadro è completo. E c'è più solitudine: la solitudine di chi dorme da solo e ha bisogno di affetto, di chi non ha più i genitori e di un corpo diventato cadavere disteso su un tavolo operatorio e "motore" di una doppia indagine da compiere. Bellezza che Napoli possiede senza alcun dubbio. Infatti poi dopo avere la allucinazione della Sibilla che cambia voce e dice un messaggio che solo lei sente, ritorna e la uccide. Il regista aveva dato un cenno di ripresa con il film precedente ma sembra che la sua regia sia completamente cambiata negli ultimi anni. Velo e svelamento segnano e delimitano "Napoli Velata" di Ferzan Ozpetek. [ - ] napoli non è una razza protetta, quindi che vuole? Sul piano della sceneggiatura è davvero un film imbarazzante: sembra scritto a caso, per molti versi noioso e privo di qualsiasi appiglio in fatto di logica e di sentimento. offerte libri Napoli velata. La vita straordinaria di David Copperfield, ©2001 - 2021 Anicaflash S.r.l. La prima inquadratura è l’occhio di una vertiginosa scala elicoidale: citazione di Hitchcock che rimanda al thriller psicologico, svelando una chiave ma allo stesso tempo sviando e velando. Padre e amante accomunati dal destino di sangue: nel gioco dei simboli e dei rimandi, Andrea è stato ucciso per una maschera antica, e c’è il monile a forma di occhio del padre di Adriana – in un certo senso causa della sua morte – che lei dona all’amante vivo/morto, ridandogli gli occhi che gli assassini gli hanno tolto. illustrata, rcs libri Napoli velata. Movente e mandanti dell’assassinio si intuiranno abbastanza presto, ma le indagini sembrano distrarsi come se la forma del noir, più dei colpevoli, voglia svelare l’intimità della protagonista, e magari altro più profondo. I Programmi in tv ora in diretta, la guida completa di tutti i canali televisi del palinsesto. Napoli è dramma è tragedia è commedia e qualsiasi storia raccontata a Napoli se non ci parla di Napoli se non dà voce a Napoli stessa, diventa superflua, trascurabile, noiosa, diventa un fatterello che si poteva ambientare a Roma a Firenze a Milano, senza essere fagocitato dalla città stessa. scritto da: Stefano Terracina. Recensione Napoli Velata In Al Cinema , Cinema , Ludovica Girau , Recensioni brevi , Recensioni Film by Ludovica Girau Maggio 2, 2018 Leave a Comment Condividi: Si collega alla frase iniziale di velare la verità perché è troppo dura... magistrale la scena della festa in ricordo della zia che non si vede ma se ne sentono i rumori che mi ha molto ricordato la scena dell' aeroporto di Almodovar, Napoli velata, film meraviglioso magistrale che in questo modo si spiega perfettamente. Sospeso tra il personaggio di Adriana la protagonista del film e del matematico John Nash del film A Beautiful mind, entrambi preda di allucinazioni , il film si rivela già dalla prima scena. “Napoli velata” pare la sommatoria di varie tematiche affrontate nei precedenti film. Perché inserire Napoli nel titolo? Una scena che viene girata su quel capolavoro di scalinata a struttura ellissoidale progettata dall’architetto Giulio Ulisse Arata per il prestigioso Palazzo Mannajolo . E’ questo è un bene, ma anche un ostacolo per chi deve uscire da una materia tanto incandescente possibilmente non "sbruciacchiato" e in possesso di un'opinione chiara. Healthylife; Ricette; Esperienze diVino; On the road; Lisa in cucina; VIAGGI; Moda e Stile. Ieri ho visto “Napoli velata” di Ferzan Ozpetek. . Detto questo, il cast è di prim’ordine e a parte la Mezzogiorno, spicca la partecipazione di Peppe Barra e di Lina Sastri, due anime della tradizione canora e teatrale napoletana che non bastano però a compenetrare la storia con la città. Scivolata in abissi poco confortanti. Nell’altro doppio centrale della storia, la madre omicida/suicida di Adriana ha lo stesso volto di lei, quasi a trasmettergli la sua imperdonata colpa prima di gettarsi nel vuoto. Ma in fondo è così importante averla? Magia o realtà' ? E attraverso la sua ultima pellicola, ‘Napoli velata’, accoglie noi. L’ultima scena è il doppio della rappresentazione teatrale della figliata dei femminielli in cui Adriana e Andrea si erano conosciuti; parto impossibile, simbolica venuta alla luce che il velo del sipario nasconde nel momento cruciale perché troppa verità è insopportabile. Le ambizioni sono tante, forse troppe, come anche i riferimenti ai maestri del passato. Piazza del Gesù Nuovo è ripresa da ogni angolo e non poteva mancare il finale nella Cappella di Sansevero con il celebre Cristo velato. Ma ecco che giunge un altro colpo di scena, quel che inizialmente sembrava suggestione si rivela, apparentemente , una realtà concreta. Perché inserire Napoli nel titolo? E qui non tutto viene spiegato. aggiornato il 28 Dicembre 2017 alle 09:20 . Recensioni Serie Tv Speciali Serie Tv Napoli Velata recensione del nuovo film di Ferzan Ozpetek. Recensioni; Presentazioni; Fumetti; FOOD. 18 Dic, 2017 . Ozpetek ha fatto di tutto per confondere le carte aggiungendo e sottraendo ma nonostante i suoi sforzi la scena iniziale è rivelatrice di tutta la storia. "Napoli Velata" è un film barocco nelle atmosfere, nella struttura ridondante e nell’esorbitante simbolismo, di cui la città partenopea è giusta coprotagonista. Una scena che viene girata su quel capolavoro di scalinata a struttura, ellissoidale progettata dall’architetto Giulio Ulisse Arata per il. Palinsesto di tutti i film in programmazione attualmente nei cinema, con informazioni, orari e sale. A pochissimi registi (maschi) è riuscito di descrivere l’universo dei desideri femminili. Se vuoi saperne di più consulta la. Deluso anche dalla trama del thriller: puramente abbozzata e oscurata dalla voglia di stupire con gli interrogativi misteriosi (i fantasmi esistono davvero? Poi. Una assoluta dissociazione che non giustifica il titolo. Ma Napoli è bella anche in quei difetti pochi borghesi che vengano scartati. Un ottimo inizio. Però, alcuni suoi falsi sono accettabili e qualche volta persino ben riusciti. Colonna sonora di P.Catalano, molto appropriata alla narrazione. le persone che la circondano dalla zia alla collega sanno benissimo che è una serial killer. Sfilate; Wedding; Shopping; Beauty; A Qualcuno Piace Fashion! Però, alcuni suoi falsi sono accettabili e qualche volta persino ben riusciti. Dunque lei va al museo archeologico uccide Andrea poi non ricorda più niente ! Museo Cappella Sansevero: Napoli velata - Guarda 21.190 recensioni imparziali, 706 foto di viaggiatori, e fantastiche offerte per Napoli, Italia su Tripadvisor. Tuttavia l’immagine di Napoli che esce dal genio di Ozpetek non è quella di una città decadente ma di un luogo dalle cui viscere a causa del magma sotterraneo di cui la città è permeata erompe un’ energia dilagante una travolgente vitalità La narrazione avviene come a scatti tra luci ed ombre ; impronunziabili segreti di famiglia celati da bugie che determinano il blocco della coscienza di Adriana la protagonista del film che vive in uno stato di congelamento di sentimenti che toglie aria e gioia alla sua vita e da un male oscuro che viene acuito da un lavoro che la fa vivere in mezzo ai morti ( Adriana è un anatomopatologa che compie autopsie sui cadaveri) e sarà proprio durante un esame di un cadavere in sala anatomica che lei riconoscerà da un tatuaggio sul corpo il suo giovane amante, amante conosciuto la sera prima e da cui è stata travolta da un ondata di irrefrenabile passione mai vissuta prima. Adriana – matura patologa, con qualche problema col mondo maschile, e non solo – ha una notte rovente, forse la prima della sua vita, con Andrea appena conosciuto a una festa. Il regista aveva dato un cenno di ripresa con il film precedente ma sembra che la sua regia sia completamente cambiata negli ultimi anni. Voto dei film con critica e cast completo produzione durata trame anteprime. Adriana (Giovanna Mezzogiorno) è professionalmente sicura e determinata, un medico legale che mostra disagio nell’approcciarsi alla vita e che si difende da un segreto in una città dove i segreti non esistono.Subisce, senza esserne vittima, le attenzioni del più giovane Andrea (Alessandro Borghi). Assolutamente sprecati sono il grandissimo Peppe Barra (ultimo colto cantore di una tradizione che va dal Cinquecento al Secondo dopoguerra) e l’ottima Anna Bonaiuto. Infine - perché poco di più vogliamo e possiamo raccontare - il film diventa una lunga, intensa e bellissima scena d'amore, e da questo momento in poi altre due tessere si aggiungono al "mosaico noir" di Ozpetek: quella del melò e quella dell'incantamento di fronte a una nuova città, carnale, pagana, enigmatica, dionisiaca, mediterranea e soprattutto "femmina" in quanto opulenta, inafferrabile e soprattutto accogliente come il grembo di una madre che coccola i suoi figli: anche quelli distanti, o smarriti o fuori controllo. 39 recensioni Casa Velata a Spaccanapoli 46 Via San Biagio dei Librai - 80138 NAPOLI (Campania, Italia) 1 casa vacanze, 45 m² . Premetto che considero il regista un gran paraculo e un falsario di sentimenti, passioni, situazioni, contesti, ecc. Andrea/Luca è uno dei doppi tanto cari a Ozpetek, e in questo caso fa a sua volta da doppio col padre di Adriana. Penso a “Le fate ignoranti”, “La finestra di fronte”, “Saturno contro”, “Un giorno perfetto”, “Mine vaganti” e “Magnifica presenza”. Napoli è dramma è tragedia è commedia e qualsiasi storia raccontata a Napoli se non ci parla di Napoli se non dà voce a Napoli stessa, diventa superflua, trascurabile, noiosa, diventa un fatterello che si poteva ambientare a Roma a Firenze a Milano, senza essere fagocitato dalla città stessa. Non può dirsi che essere bravi tecnicamente faciliti la riuscita di un film. 4 persone. Insomma un film potente esasperato contradittorio ingestibile come la città in cui si svolge come il suo autore come la vita. I paragoni con il film di Sorrentino però finiscono qui, anche se in entrambi i viaggi "in terra straniera" di registi che vengono da scenari altrettanto vibranti di vita c’è un Cicerone, una guida che, mentre va e ci porta, si osserva. [-], Ozpetek, regista e sceneggiatore di chiara fama , ambienta la vicenda ivi narrata nella Città di Napoli, con le sue gioie,i dolori , le ancestrali superstizioni e l'atavico mistero che l'avvolge da secoli. Recensioni; Ferzan Ozpetek Napoli velata. Ossessioni di donna. Ez következményeként film vagy tévékészülék légy nagyon jó a múltban nem vannak újra kódolva . Premetto che considero il regista un gran paraculo e un falsario di sentimenti, passioni, situazioni, contesti, ecc. NAPOLI VELATA ovvero NAPOLI SVELATA                                   6 Gennaio 2018  [-], La maschera e l’occhio. Intanto le indagini vanno avanti e i successivi mutamenti sconvolgeranno Adriana e la sua routine verrà invasa da dubbi e misteri più grandi di lei. Eviterei i commenti su altri attori poco capaci. [+]. illustrata, libri da leggere online gratis Napoli velata. Prosegue con una bambina che assiste a un delitto come in un giallo italiano degli anni '70 nel quale la protagonista è donna. Apparentemente, sembrerebbe una storia come tante altre, ma ecco il primo colpo di scena; durante un'autopsia ad un cadavere reso irriconoscibile ed al quale hanno strappato i bulbi oculari, Adriana grazie ad un particolare ( un tatuaggio sul fianco) riconosce il suo giovane amante, ormai senza vita. Simoboli disseminati ovunque, messaggi esoterici e incorporei, l'occhio di Allah, i ciechi , di Napoli o Sorrento poco importa.Confezione elegante, come sempre, musiche accattivanti, cast di Dive, peccato per la sceneggiatura zoppicante e i maschi decorativi.Seducente. Sul piano attoriale salvo solo Giovanna Mezzogiorno per il suo valore di attrice che purtroppo qui non è valorizzato. Napoli velata inizia con l’inquadratura di una porta, nel pianerottolo di una palazzina: minacce, urla, una colluttazione e un omicidio che si consuma sotto gli occhi traumatizzati di una bambina. Non può dirsi che essere bravi tecnicamente faciliti la riuscita di un film. Tutto è esasperato provocatorio intenso e stupefacente come lo è la città di Napoli dove ancora oggi esiste una scissione ed una sovrapposizione di cultura e di tradizione di antico e di moderno di reale e di fantastico: Napoli è anche questo, Napoli è tutto questo. Napoli velata si pone un gradino al di sopra dei pessimi Allacciate le cinture e Rosso Istanbul, ma i fasti de La finestra di fronte e Saturno contro sembrano incredibilmente lontani. [+], Apre citando Hitchcock, prosegue su un canovaccio da feulleton partenopeo che non sarebbe dispiaciuto a Matilde Serao, ma Ferzan non sa resistere ai suoi stereotipi e feticci: gli spiriti e i fantasmi. Del regista turco conosciamo la dimestichezza con le ombre: i fantasmi non solo esistono, ma i fantasmi siamo noi, di cui rimane solo un rumore di passi in un vicolo. Il fatto è che Napoli velata è talmente ipnotico, viscerale e avvolgente che diventa "un'esperienza estetica" così forte da far passare in secondo piano le poche cose che non vanno. Una città protagonista, Napoli, accoglie ancora una volta il visionario regista Ferzan Özpetek. Ma Napoli non è una location qualunque dove mettere in scena un dramma una commedia una tragedia, non è un palco per rappresentazioni di vario genere. Napoli velata racconta dell’incontro dell’anatomopatologa Adriana (Mezzogiorno) con il più giovane Andrea (Borghi), durante una notte di celebrazioni folkloristiche. [+], Ozpetek con questo film delude su diversi piani. Quella di Napoli velata procede di pari passo con Ferzan Ozpetek e insieme, di tanto in tanto, sembrano perdere la strada, e anche Napoli velata la smarrisce, e si smarrisce (o meglio trova sensi vietati e strade senza uscita), e la colpa, paradossalmente, è di quel genere thriller  - introdotto nel primo fotogramma e riabbracciato fino all'inaspettata conclusione - che è insidioso perché non perdona chi non rispetta in pieno le sue regole e non fornisce una corretta e ineccepibile spiegazione dei fatti. fanno parte di quel circolo segreto che ruba i reperti archeologici Infatti le due donne ballano con la maschera che aveva recuperato Andrea perché appunto Hanno anche loro dei crimini da nascondere e dei soldi (tanti )da salvare (anche la scatola dell occhio è rubata,non è del padre), nel fatto che questo gruppo di Riccone che passano la vita a trastullarsi di arte di teatro si coprono a vicenda i reati che compiono e si proteggono, in tutto questo Il Cristo è velato.... (la statua famosa che si vede al finale)cioè colui che potrebbe salvare volta anche lui gli occhi da un'altra parte.