Quante volte abbiamo sentito dire, quest'uomo è un bamboccione, un mammone, non vuole crescere, il suo cordone ombelicale non è ancora reciso e così via. La relazione tra madre e figlio secondo Sigmund Freud. Il rapporto di una donna con il figlio maschio è unico, ma nasconde insidie perché se mal gestito può diventare morboso. La sua famiglia la aiuterebbe? Se è così sei sulla buona strada, però visto che ora hai dei problemi relazionali come racconti tu, è giusto anche che tu venga aiutata da uno psicologo, sarebbe utile uno psicologo o psicoterapeuta di indirizzo gestaltico o bioenergetico in quanto sembra che siano le tue emozioni ad avere difficoltà ad uscire, e se trovi un bravo psicologo nella tuia zona ti aiuterà parecchio. Mi hanno sempre criticato su tutto, mia madre mi ha sempre detto di non risponderlo ed io così ho fatto fino a poco tempo fa,quando ho capito che era sbagliato non controbattere. Rapporto madre figlio (adulto) & rapporti uomo donna 27 settembre 2009 alle 18:25 Ultima risposta: 27 febbraio 2013 alle 12:24 Salve, chiedevo un consulto di qualche psicologo o specialista. Tutti i teenager, ma soprattutto le femmine, sanno essere di un’onestà urticante, il rapporto madre e figlia raccontato da una madre di una figlia adolescente. E quindi, si chiederà Alicia, adesso che faccio? 10272711002, Io vengo da una famiglia difficile, con un padre che crede di essere onnipotente ed una madre debole. Nel momento in cui il genitore accetta che suo figlio ha la propria personalità, la propria privacy, un suo modo di essere, allora riceverà più rispetto. P.I. Se non se la sente, potrebbe intanto iniziare con delle sedute individuali, e poi, quando sia Lei che il terapeuta troverete più opportuno, cominciare con il gruppo. Attualizzato: standard HONcode per l'affidabilità dell'informazione medica. Roma (RM), V. Licata Grazie a questa fiducia nella responsività del genitore, l’individuo si sente sereno nell’esplorare l’ambiente: può giocare in tranquillit… E’ tutto da costruire cara sig.na Alice e anche lei potrà dare il suo contributo per costruire il paradigma che ancora non c’è. Lei dice di sentirsi giudicata dai suoi genitori ma poi fa lo stesso etichettandoli, senza mai chiedersi, non come "sono loro" ma che rapporto intrattiene. Il rapporto genitori-figli deve incentrarsi sul rispetto reciproco. Tutti i diritti riservati. Potrebbe esserle d'aiuto frequentare un seminario di asssertività o sull'autostima e nel caso in cui volesse iniziare un percorso terapeutico potrebbe orientarsi su terapie che ristrutturano i modelli cognitivi (es. Cara Alicia, dall'uso che spesso fai delle virgole (omettendo lo spazio dopo di queste) posso approssimativamente dedurre la problematicità della tua situazione e insieme una possibile soluzione. © 2005 - 2020 GuidaPsicologi. Cara Alice, penso che ogni specialista proporrà il modello psicologico più vicino alle proprie conoscenze. Può capitare che la depressione del genitore spezzi il legame positivo madre-bambino. Le modalità sono diverse e dipendono da tanti fattori, ci sono comunque anche dei bravi psicologi presso le ASL che consentono di fare qualche colloquio gratuito e intanto di procedere verso l'orientamento piu' indicato alla nostra personalita'. Vediamo ora il perché e che influssi può avere un tuo modo di fare su tuo figlio. Rapporto con figlio adulto. Se non hai lasciato andare tua figlia alla festa di maturità, potresti scoprire se il suo liceo le permetterebbe partecipare a una festa futura o … (). Dando nomi psichiatrici ai suoi genitori pare che risolva (almeno in parte, ma è ovvio che è una illusione)la voglia di essere lei a rifarsi del rapporto di controllo. (), Dott. Quali rischi possono nascere dal rapporto madre-figlio? L’attaccamento sicuro è caratterizzato da un sentimento di fiducia e sicurezza nei confronti del genitore. E' già importante che lei abbia deciso di mettersi in gioco, è un buon punto di partenza per imparare a volersi più bene e vivere più serenamente, accettando anche i propri limiti e avendo più consapevolezza delle proprie possibilità. Credo che conti veramente poco l'orientamento tecnico che sceglierà. Aiutatemi non sò più ke pesci prendere. 27 ago 2020 Condividi: Sono una donna di 55 anni. Sigmund Freud ha interpretato la relazione del bambino con la madre come motivazione secondaria, cioè ; essa è deputata a soddisfare i bisogni che gli psicanalisti definiscono primari: bisogni alimentari, di pulizia, sessuali (libido), aggressivi. Cara Alicia, personalmente ritengo che ogni tipo di psicoterapia sia valida poichè affronta il problema da un suo punto di vista che però è reale, anche se parziale: le terapie di tipo psicodinamico (psicanalisi, analisi junghiana e tutte le altre forme che si sono sviluppate a partire da queste radici) affrontano le cause, le origini dei problemi che riscontriamo in noi stessi, lavorando sulla propria storia, sulle emozioni e sulle parti più profonde, inconsce di noi: da questo lavoro scaturiscono le "proprie soluzioni", costruite e trovate dalla singola persona a propria misura. Conseguenze di un rapporto tossico madre-figlio. Personalmente credo che uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale sia il più adatto. Un cordiale saluto coraggio nel ricercare il vero io! In questo scritto voglio spiegare come un rapporto conflittuale del figlio maschio con la madre possa portare in esso una corrispondente difficoltà nell’instaurare rapporti adulti e maturi con una donna, ovvero incentrati sull’amore e non solo sull’innamoramento, l’infatuazione, l’appagamento sessuale e … Ciò può esser vero tanto per l’una quanto per l’altra parte. Gentile Alice, sicuramente a venti anni si fanno tante considerazioni sulla qualità della vita e sulla voglia di vivere lontano dai conflitti e cercando di soddisfare le proprie esigenze e di raggiungere i propri desideri. Il contenuto di questa pagina è di carattere informativo. Stefano Scatena Cara Alicia, nella tua richiesta di aiuto affermi che provieni da una famiglia difficile che ti ha impedito di esprimerti pienamente al punto che non riesci ad essere veramente te stessa nelle relazioni, al punto che "la mentalità chiusa di tuo padre" ti "ha impedito di avere storie con ragazzi" Non hai avuto l'appoggio di tua madre per affrontare la mentalità chiusa di tuo padre "che crede di essere onnipotente" fino a quando non sei riuscita a convincere tua madre che sbagliava". Copyright © 2008 All contents by Italia Web s.r.l. Peraltro molti psicanalisti operano anche in modi differenti secondo il tipo di persona e di problema con cui si trovano a lavorare. Per i percorsi terapeutici in cui tutto va bene, tutto fila liscio e tranquillo e si sta piacevolmente insieme, amo usare il paragone del "brodino di pollo": tanto confortante ma poco di più. Mi hanno sempre criticato su tutto, mia madre mi ha sempre detto di non risponderlo ed io così ho fatto fino a poco tempo fa,quando ho capito che era sbagliato non controbattere. Svolga un colloquio con più terapeuti professionisti e scelga la persona con cui si trova più a suo agio nel rapporto. Il bambino apprende che la madre soddisferà i suoi bisognidi nutrizione, protezione, contatto fisico, rassicurazione negli stati di tensioni. Ciao Cari! P.S. Se vuoi saperne di più puoi verificare la nostra, Registrazione/Login Scuole, Ordini e Associazioni. (), Dott.ssa Pasqua Teora Studia? Chi ha vissuto questa relazione difficile, infatti, tende a scrivere inclinando le lettere verso sinistra. Firenze (FI), Dott. Ciao Notorius!! Il rapporto affettivo tra madre e figlio (o figlia) dovrebbe camminare in bilico tra presenza e giusta distanza, tra cura, accudimento e autonomia. (), Dott. In questi casi, la risposta al fisiologico bisogno di vicinanza e calore di un figlio è una “stretta” soffocante da parte della sua mamma. Donald Winnicott, nel 1910, all’età di 14 anni, entrò alla Leys School di Cambridge, scuola metodista inglese, distante da Plymouth più di trecento chilometri. Per quanto riguarda l'orientamento dello psicologo ti dico che ce ne sono bravi in entrambi quelli che mi hai citato. tutte le domande pervenute verranno evase. Sta a te decidere se rivolgerti al servizio pubblico (Servizio di Psicologia c/o A,USL 6) o privato. Il mio compagno ne ha 60....vive con la madre … Non è un caso che parli come uno psichiatra con il DSM IV in mano. Cara Alicia, per rispondere alla sua domanda, come ben sa vi sono numerosi approcci nell'ambito della psicoterapia: la psicoanalisi è un tipo di terapia sicuramente più lunga e, quella classica, richiede anche una frequenza maggiore rispetto ad una qualsiasi psicoterapia. Come in ogni rapporto tra persone, hanno grande peso la fiducia, la sintonia, l'empatia che - senza nulla togliere alla professionalità - permettono lo svolgersi positivo del lavoro. Il loro rapporto non è normale, nonostante lui abbia un fratello più piccolo e fino a qualche anno fa dormiva con lei, non hanno assolutamente lo stesso rapporto con la madre. E' senz'altro molto complesso per una persona non "addetta ai lavori" orientarsi in questa moltitudine di tecniche e sotto-tecniche, e fare quindi una scelta fruttuosa, tant'è che molti di noi cominciano ad offrire un percorso di qualche incontro finalizzato alla scelta del tipo di terapia più adatto: viene chiamato "orientamento terapeutico" e si distingue dal lavoro diagnostico dello psicologo clinico, perchè necessita di una vasta esperienza e conoscenza, e prevede una formazione maggiore. Il servizio "Domande allo Psicologo" è attivo. Le faccio i migliori auguri. I l forte legame tra madre e figlio è naturale e indissolubile, fin dalla gravidanza. Ma tutto questo non deve però scoraggiare poiché si può affermare che, al di là delle tecniche, quel che incide grandemente nel successo di una terapia è la relazione, il rapporto che si instaura tra paziente e terapeuta. 30 nov 2015 Disturbo ossessivo compulsivo Condividi: Salve a tutti! 3. Risorse e difficoltÃ. Questa esperienza in collegio lo fece crescere e maturare e fu p… Ripeto, dovrà imparare! Io scrivo su una rivista di Pratica Politica della Differenza “Via Dogana” che ha sede a Milano e mi sento di consigliarne anche a lei la lettura. Poi valuterà come si sente col professionista che va ad incontrare, cosa le propone e quanto la convince "a pelle". rapporto padre e figlio: dal mondo antico ad oggi di m.ciuchini (Medie Superiori) scritto il 05.05.19 Il rapporto tra padri e figli può essere molto complicato e delicato, questo perché non sempre c’è intesa fra i due e spesso i figli non comprendono le decisioni paterne. Come ti sei sentita? Salve, sono una donna di 43 anni, da un anno e mezzo sto assieme al mio compagno che ha una figlia ... Sto avendo dei problemi con il mio bambino. selezionate le domande da inviare al circuito e da pubblicare sul sito. E veniamo alla soluzione: creare spazi. Si potrebbe incorrere in: Scarsa autostima; Problemi relazionali e sessuali; Ansia; Frustrazione; Difficoltà nel prendere decisioni; Come riconoscere un rapporto tossico con la madre Auguri! Ma poi sembra in difficoltà con i suoi coetanei, preoccupata del loro giudizio su di lei. Mettere i giusti spazi tra te e gli altri, significa riuscire a definire la tua identità e ad affermarla. cognitivo-comportamentale o strategico breve) oppure che possano permetterle di esprimere il potenziale che per educazione e impostazione familiare è ancora da sviluppare pienamente (Gestalt, Bioenergetica, Analisi transazionale). Se dovesse avere problemi economici per pagare l'onorario, non esiti a rivolgersi ad un centro gratuito della ASL. funzionalità. Molte persone che da bambini e da giovinetti hanno sofferto molto hanno saputo produrre resilienza, la capacità di trasformare il dolore psichico e la sofferenza nelle relazioni, in forza vitale, in capacità di produrre rivoluzionamenti e grandi cambiamenti. Cordialmente. Cara Alicia da quello che scrivi mi sembra di capire che il problema coinvolge più livelli e soprattutto si interseca con una storia familiare non semplice. Vedo che sta compiendo dei primi passi verso l'indipendenza, e sono convinto che supererà questi "blocchi" come moltissime ragazze con questo tipo di problema che ho seguito. Unito ai problemi che racconta, mi pare di capire che da controllata si è tramutata lei stessa in persona che controlla. Ci ... La nascita di un figlio, quali cambiamenti. I genitori, non è difficile capirlo, vivono per legge di naturauna lunga serie di traumi legati alla crescita del loro pargolo: se sanno svolgere il loro mestiere, per così dire, devono insegnare ai bimbi a diventare indipendenti, quindi a sta… Com'è oggi il tuo rapporto con tua mamma e tuo papà? Continuando così potrai non solo aiutare te stessa ma anche aiutare tua madre a superare le sue difficoltà. Io ho vissuto a Milano da quando avevo 3 anni e poi a Bergamo dove sto bene e lavoro moltissimo e in buona compagnia ma sono nata a Venosa (Potenza) al Sud e forse per questo amo tanto il Sud e amo tanto la Sicilia: anche a Palermo, dove lei vive ci sono giovani donne che sono attive nella città (Città Felice) e organizzano cose molto interessanti. Insomma: se si è ancorati al ruolo di figlio, difficilmente si potrà costruire una relazione di coppia adulta e matura. Semplificando tantissimo (e scusandomi con i colleghi per lo schematismo) si può dire che i due grandi filoni terapeutici fanno percorsi inversi: l'uno delle cause agli effetti, l'altro dagli effetti verso le cause, spesso incontrandosi al centro. A chi dovrei rivolgermi per farmi aiutare, uno psicoanalista, uno psicologo cognitivo-relazionale, o qualcun' altro? E lavora sulle tue. Salve, sono una madre di 35 anni e vivo al nord, sono separata da 8 anni, vivo sola con mio figlio di 15 anni appena compiuti all'inizio del mese e porto avanti la famiglia Conobbe molti amici, giocò nella squadra di rugby del collegio, si dedicò a svariate attività di studio e agonistiche. Roberto Ruga Grazie, Buon giorno Alicia, con un certo dispiacere apprendo dalla sua mail, che nella sua vita praticamente lei si ritrova a 20, senza aver fatto alcune esperienze che in generale le sue coetanee probabilmente hanno vissuto; capisco che qualche problema vivendo nella repressione sia inevitabile e i suoi blocchi siano la conseguenza; anche le continue critiche che vive da parte di sua madre tendono ad abbassare la sua autostima; l'ambiente dove ha vissuto l'ha modellata e condizionata, credo che dovrebbe cercare un pò di autonomia e indipendenza cercare un lavoro che le permetta di fare qualche piccolo progetto e incominciare a uscire di casa e pian piano tentare di conoscere quel mondo che non le è stato permesso di scoprire..; le consiglio anche un aiuto presso uno psicologo della sua zona che possa aiutarla a ritrovare se stessa , quella che sarebbe dovuta essere realmente e che non le stato permesso di essere tanti auguri un caro saluto. Marco Ventola Le suggerisco di rivolgersi ad uno Psicoterapeuta della sua città, troverà facilmente un nominativo sul nostro sito. La famiglia per quanto problematica possa essere stata ci ha permesso di esistere anche se con i problemi e con le piccole discussioni di tutti i giorni. L’invischiamento è … Buongiorno, sono madre separata di un fliglio di 34 anni sposato a s . Saluti. Il figlio mammone, l'eterno Peter Pan. Imparare come gestire i conflitti con i propri figli è una richiesta che arriva molto frequentemente da padri e madri di figli piccoli, adolescenti o anche adulti.. Questo le impedisce di capirci qualcosa del suo rapporto con gli altri. Mauro Milardi Lei ha avuto con me, fino a quando non le ho fatto capire ke sbagliava, un atteggiamento ossessivo, mi chiamava in continuazione, mi stava sempre a guardare e criticava in continuazione.