La cattedrale del Laterano era di specie diversa: progettata unicamente per il culto, era assai vasta, potendo contare tremila o più fedeli, mentre lo splendore e la stessa tipologia edilizia proclamavano la sua condizione pubblica più che privata. Lo sviluppo architettonico di quest'ambiente portato alla luce dagli scavi fa supporre che l'edificio sia identificabile col titulus Clementis, di cui parlano gli Atti dei sinodi del 499 e del 595. Fra queste il monastero più importante nell'Europa medievale è certamente il monastero di Cluny, in Borgogna, l'edificio ecclesiastico di maggiori dimensioni dell'epoca. Con il tempo il termine derivato "chiesa" ha portato a significare anche il luogo dove avviene l'incontro della comunità; infine ha acquisito questo significato come in senso fisico. La maggior parte delle basiliche presenta una sola abside in corrispondenza della navata maggiore, ma, in diversi casi, due absidi più piccole si aprono al termine delle navate laterali. ... sono quelli che comportano la realizzazione di ascensori esterni ovvero di manufatti che possono altare la … Dopo il Concilio di Trento, sull’a. Distributio Secondo Vitruvio, una delle sei parti dell'architettura, riguardante l'uso sapiente di materiali e superfici, come pure una "oculata parsimonia di spesa nel costruire". Venne adottato il modello basilicale. La costruzione del Duomo di Milano è iniziata nel 1386 protraendosi per oltre 500 anni sotto l’ultimazione della facciata verso la fine del 1800, sotto il volere di Gian Galeazzo Visconti, all’epoca il Signore di Milano. Ai lati della cattedra erano i banchi per i presbiteri, o subsellia. È associato alle reliquie dei martiri, poste nello spessore della mensa o del sostegno o nel pavimento … Nulla, del resto, ci suggerisce che prima della pace della chiesa i cristiani abbiano sviluppato un'architettura monumentale. Chiude la navata centrale Talvolta, tra le navate e l'abside s'inseriva una navata trasversale, che veniva chiamata transetto per il fatto di trovarsi oltre i cancelli che delimitavano il presbiterio. Vengono eliminati tramezzi ed altri elementi che ostruiscono la vista, forzando la concentrazione dei fedeli verso il centro dell'altare. Spesso è caratterizzato dalla presenza del paliotto, un pannello decorativo che riveste la facciata anteriore. La basilica esisteva come tipologia architettonica romana, ed aveva la funzione di edificio pubblico, non legato alla religione. Nel IV secolo, all'aula di culto fu aggiunta un'abside e si realizzò un collegamento col vicino mitreo. Il Lemerle distingue due tipi di transetto: indipendente, quando le navate si arrestano al transetto; "a navate avvolgenti", quando le navate e i colonnati proseguono a destra e a sinistra del transetto fino a circondare il presbiterio (un esempio è costituito dalla chiesa di Santa Mena in Egitto). Nella storia dell'architettura si sono alternati nelle varie epoche storiche vari stili architettonici, ognuno con le sue peculiarità, che hanno influenzato anche la realizzazione delle Chiese, a volte sovrapponendosi tra loro. Si tratta, dunque, di un edificio cultuale con funzione martiriale (martyrion), il cui scopo era cioè quello di conservare il ricordo del passaggio terreno – in questo caso la sepoltura – di un santo. L'esistenza del transetto per la fase più antica è stata contestata da alcuni studiosi, ma gli scavi più recenti hanno dimostrato che esso esisteva sin dalle origini, anche se in una forma leggermente diversa da quello attualmente visibile. L'ambone era una specie di tribuna sopraelevata sostenuta da colonne o da un basamento, con balaustra perimetrale, destinata alla lettura dei testi sacri e alle omelie. L'edificio basilicale, nella rielaborazione cristiana, subisce delle trasformazioni non solo funzionali ma anche estetiche. Il transetto poteva avere la stessa larghezza dell'edificio oppure sporgere oltre il muro perimetrale. In pratica fu Salomone ad inaugurare un regime di tolleranza per gli idoli … L'ambiente è di forma pressoché rettangolare; una doppia fila di pilastri lo divide in undici vani minori di dimensioni ineguali. 75 CAPITOLO 5 ARTE RINASCIMENTALE PARAGRAFO 1.5: EVOLUZIONE DELLA PALA D’ALTARE DA PIERO DELLA FRANCESCA A GIORGIONE Una pala d'altare, o ancóna, è un'opera pittorica o anche scultorea, di genere religioso che, come dice il termine stesso, si trova sull'altare delle chiese o, qualora l'altare sia staccato dal muro, appesa alla parete di fondo del presbiterio. Di tutti questi luoghi di riunione possediamo due diversi elenchi, desunti dalle sottoscrizioni dei vari presbiteri nel corso dei due sinodi svoltisi a Roma nel 499 e nel 595. Fra queste dimore, un vasto quadrato era occupato da una caserma degli Equites singulares, le guardie a cavallo imperiali. mediev. Il pianterreno ci offre una nitida visione di quello che doveva essere l'aspetto delle prime chiese comunitarie. La maggior parte delle chiese romane che vantano una tradizione paleocristiana sono, infatti, fondate su precedenti domus ecclesiae o tituli. Pertanto, l’altare usato durante le celebrazioni si trovava davanti al tempio, e non al suo interno, anche se comunque sempre dentro al re… Il territorio rurale viene suddiviso in plebanati, con a capo una pieve, cioè una chiesa dove veniva amministrato il battesimo, e con chiese figliali dipendenti. Fra queste, quella che colpirà maggiormente la fantasia dei contemporanei sarà quella di Santa Sofia di Costantinopoli, che diverrà anche il modello ideale delle moschee ottomane. a blocco, in cui la lastra è sostenuta da un blocco di muratura di pari dimensioni (fig. Il titulus indicava originariamente la tabella (di marmo, legno, metallo o pergamena) che, posta accanto alla porta di un edificio, riportava il nome del proprietario. È evidente la connessione di tipo funzionale. Superficie piana, in genere elevata dal suolo (ma in alcune religioni appoggiata direttamente sul terreno), per lo più di pietra o marmo e di forma rettangolare,... altarista s. m. [dal lat. La basilica era a cinque navate, e sul suo lato orientale sorgeva una costruzione ottagonale, sopraelevata di tre gradini. a cofano, in cui la mensa poggia su una cassa rettangolare (fig. È associato alle reliquie dei martiri, poste nello spessore della mensa o del sostegno o nel pavimento sotto l’a., in un vano comunicante con l’esterno mediante un’apertura, la fenestella confessionis. è addossato; dall’elaborazione di questi elementi si sviluppa il altare retroaltare (retablo) o dossale: una struttura mobile (di legno) o fissa, in muratura, marmo, stucco, che incornicia l’immagine sacra e in seguito viene a formare una struttura unitaria di tipo architettonico insieme con la mensa. La classificazione della comunità in vari gradi e la necessità di assicurare ad ogni categoria il proprio posto durante la celebrazione del servizio liturgico fecero sorgere davanti alla chiesa una serie di ambienti più o meno vasti. 30 Marzo 1938. Spesso le pareti vengono ricoperte da cicli di mosaici o affreschi, che smaterializzano lo spazio, coerentemente con la visione ascetica del primo cristianesimo. altarista] (pl. Il presbiterio era sempre isolato da cancelli, o dall'iconostasi che ne sottolineavano la sacralità. Le chiese sono dotate di una facciata anteriore con uno o più portali, centrali e laterali in corrispondenza delle navate. La produzione di opere artistiche da parte dei Maya comincia nel periodo preclassico (dal 1500 a.C. al 250 d.C.), diventa florida nel periodo classico (ca. L'altare era ed è tuttora il luogo sacro per eccellenza, dove si compie il sacrificio. I matronei si affacciavano sulla navata maggiore al di sopra di arcate sostenute da colonne o pilastri, ed erano chiuse fino ad una certa altezza con parapetti marmorei. Arredo fisso della chiesa cristiana sin da 4° sec., l’a. Qui, il battistero è costituito da una sala al pianterreno, con una vasca poco profonda addossata alle pareti, affrescate con scene dell'Antico e del Nuovo Testamento. L'altare poteva essere di marmo, pietra, legno e muratura; poteva essere rivestito di metallo prezioso (oro, argento, bronzo); poteva essere fisso o mobile. In senso religioso, resti corporali, oggetti d’uso, prodotti o tracce di personaggi d’importanza religiosa, o attribuiti a essi, custoditi in luoghi sacri e venerati nel culto; in particolare, nella tradizione cristiana, i resti mortali del corpo (o il sangue custodito in ampolla) dei martiri della fede, ... Nell’arredo liturgico cristiano, struttura architettonica stabile che sovrasta l’altare ed è costituita da elementi verticali (in genere quattro colonne) che sostengono una copertura piana o a volta (v. Confrontando questi due elenchi, in certi casi si nota come il titulus, che nel primo sinodo portava il nome del fondatore o del donatore, nel secondo porta la dedica all'omonimo santo. E' posto al centro del presbiterio (parte riservata ai religiosi situata in fondo alla navata centrale e rialzata mediante alcuni gradini). Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 28 dic 2020 alle 14:23. di J.H. La maggior parte delle basiliche era a tre navate; erano poche quelle a cinque navate (San Pietro in Vaticano); ancora meno quelle a sette (Santa Monica a Cartagine) ed a nove (Damus-el-Karita sempre a Cartagine). La cattedra, sedile con schienale alto e braccioli, forma un insieme inscindibile con l'abside, attraverso la simbologia della cathedra Christi-cathedra Episcopi, nella basilica divenuta la sala del trono divino. Spesso le chiese sono dotate di tribune sopraelevate e il pulpito generalmente ha un grande rilievo. Le 3 parti essenziali del Teatro Greco : * la cavea (koilon) , a pianta di settore circolare o ellittico (spesso eccedente la metà) nella quale sono disposte le gradinate, suddivise in settori, con i sedili di legno; in genere la cavea è addossata ad una collina per sfruttarne il pendio naturale. Il transetto: . Il complesso monumentale del Vittoriano è alto 81 metri, largo 135 metri e profondo 130 metri, con una superficie calpestabile di circa 700.000 metri quadri. Questo imponente monumento che racchiude l’altare della patria è sostanzialmente composto da piattaforme sopraelevate che potremo definire terrazze: L'altare doveva trovarsi all'interno della cancellata, in asse con la tomba, ma il Krautheimer è propenso a credere che fosse mobile o che sorgesse all'incrocio fra il transetto e la navata centrale. Vero è che in una religione naturistica si può fare ... altare s. m. [lat. Il transetto indipendente poteva inoltre essere "continuo", cioè senza suddivisioni interne, oppure "tripartito", quando archi e colonne lo dividevano in tre ambienti distinti ma comunicanti. Con la diffusione del culto dei martiri e la conseguente proliferazione di chiese erette sopra le tombe venerate, si fece sì che l'altare si trovasse esattamente in corrispondenza della sepoltura sottostante. Si distinguevano in banchi di tipo circolare, se erano disposti lungo il perimetro dell'abside, e di tipo rettangolare, se erano collocati a nord e a sud dell'altare. Insieme alle denominazioni, anche l'orientazione delle basiliche non fu oggetto a canoni immutabili (per orientazione s'intende il punto cardinale verso cui è rivolta l'abside). I luoghi di riunione prima della pace della Chiesa, Le teorie sull'origine della basilica cristiana e orientazione dell'edificio di culto, Le parti costitutive della basilica paleocristiana, Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme, Instructiones Fabricæ et Supellectilis Ecclesiasticæ, Carlo Borromeo - Istruzioni sull'edilizia e la suppellettile ecclesiastica, tradizione architettonica e costruttiva romana, http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it, Navigazione virtuale all'interno di una chiesa ortodossa, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Chiesa_(architettura)&oldid=117584742, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Quelli più antichi si trovano generalmente in zone periferiche o popolari della città, mentre quelli nuovi creati dopo la Pace della Chiesa ebbero tutti posizioni più centrale. Il termine ecclesia (dal termine greco per "assemblea"), infatti, secondo san Paolo, indica la comunità dei battezzati, non un "edificio costruito dalle mani dell'uomo". L’altarea. Nel IX secolo, papa Sergio II ne ordinò i restauri, erigendovi sopra ed accanto un monastero e l'attuale basilica di San Martino ai Monti. Il battistero più antico finora noto è quello rinvenuto all'interno della domus ecclesia di Dura Europos, rimasta in uso dal 232 al 258. Fino ad allora i cristiani usavano riunirsi in edifici privati, chiamati domus ecclesiae (case della comunità). Ne conosciamo diversi tipi: "altare a mensa", costituito da una lastra marmorea sostenuta da quattro supporti o da uno centrale che richiamano la tavola dell'Ultima Cena; "a blocco", realizzato con un blocco di muratura su cui all'occorrenza si poneva sopra una tavola; "a sarcofago", simile nella forma ad un'arca funeraria; "a cofano", simile ad una cassetta destinata a contenere delle reliquie. Questi edifici mantengono la tradizionale pianta basilicale, un linguaggio classico negli alzati e la cupola all'incrocio del transetto. Il concilio di Trento non delibererà direttamente sull'architettura chiesastica, ma faranno scuola le chiese fatte erigere dal cardinale Carlo Borromeo di Milano, che vengono teorizzate nel suo "Instructiones Fabricæ et Supellectilis Ecclesiasticæ" del 1577[6] e che diverranno i modelli dell'architettura della controriforma. L'Altare di Sant'Antonio è l'altare maggiore della basilica di Sant'Antonio da Padova a Padova.Fu realizzato da Donatello tra il 1446 e il 1453 con un ricchissimo corredo scultoreo in bronzo, che comprende sette statue a tutto tondo, cinque rilievi maggiori e diciassette rilievi minori montati su una grande struttura architettonica. Che aggetta, cioè lo sporgere in fuori di parti architettoniche che superano la dirittura di un muro. Sgabello di legno su cui, sedendo, si appoggiano i piedi. All'interno spesso sono presenti cappelle laterali, cripte e affreschi. Di questi, gli otto vani centrali formano una grande sala a due navate che doveva servire per le celebrazioni liturgiche, mentre i vani laterali costituivano degli ambienti di servizio. Ovviamente sia l'ordine liturgico che gli elementi stessi dell'organismo architettonico rispondevano ad una serie di significati simbolici, intesi a celebrare la redenzione dell'uomo dal peccato originale. La chiesa vera e propria è la stanza più grande del piano terra. Domus ecclesiae si ritrovano un po' ovunque in tutto l'impero ma, tra le più antiche, si ricordano quella scoperta in Siria a Dura Europos sull'Eufrate e quella scoperta a Roma sotto la chiesa di San Martino ai Monti. La lunga cerimonia dell'iniziazione cristiana, fino a quando non decadde in seguito alla consuetudine di battezzare i bambini appena nati, fu il rito più solenne e commovente della liturgia primitiva. Generalmente sopraelevata con qualche gradino, era prerogativa delle chiese episcopali, titolari e monastiche, ed era destinata al vescovo, al presbitero o al capo della comunità monastica. Costoro nella guerra appena conclusa si erano schierati dalla parte di Massenzio: così il corpo militare venne sciolto, la caserma fu confiscata e rasa al suolo, il sito fu sgomberato ed interrato, e presto vi sorse la basilica di San Giovanni in Laterano, la cui costruzione dovette durare all'incirca dal 313 al 318 d.C. Nelle grandi basiliche compaiono spesso colonnati antistanti la chiesa e cupole sopra il transetto. Le sole indicazioni utili dalle fonti letterarie si trovano nelle Catechesi di San Cirillo, ove si distingue chiaramente il vestibolo del battistero vero e proprio, il quale è chiamato sancta sanctorum o sacrarium per Sant'Ambrogio. Per svariate generazioni l'edificio di culto rimase profano, non consacrato, e l'eucaristia era celebrata su un comune tavolo privo di qualsiasi carattere sacro. Il numero delle navate era sempre dispari ma non era fisso: una, tre, cinque, sette, nove. La maestosità di questo elemento fu portata alle sue estreme conseguenze nel Seicento da Gian Lorenzo Bernini, con la realizzazione del famoso ciborio, sorretto da quattro gigantesche colonne tortili in bronzo sulla tomba di San Pietro in Vaticano. Le basiliche più antiche sorsero nel Foro Romano a Roma a partire dal II secolo a.C. (tra queste la basilica Porcia, 184 a.C.; basilica Fulvia Emilia (meglio conosciuta come Basilica Emilia, nei suoi rifacimenti successivi), 179 a.C.; basilica Sempronia, 169 a.C.) ed avevano la funzione di centro d'affari e di sedi giudiziarie. e tardo altare (class. Progressivamente, l'architettura gotica diventa il linguaggio comune a quasi tutta l'Europa occidentale. La triplice immersione ricorda i tre giorni trascorsi dalla morte sul Golgota alla Resurrezione. Esternamente può essere presente un sagrato. Nel documento più antico, le Costituzioni apostoliche (scritte da un orientale), si prescrive l'orientazione ad est, in omaggio alla regola di pregare col viso rivolto ad oriente, la cui origine risale a tradizioni giudaiche, come molti altri aspetti della prassi e dell'organizzazione cristiana. Il Sotiriou ritiene invece che fosse in relazione con l'offerta dei doni in vigore fino al VI-VII secolo. La vasca poteva essere scoperta o sormontata da un baldacchino. Adiacente a questa sala (e comunicante con essa) è il catecumeneo (locale destinato alla catechesi per la preparazione al battesimo), ubicato sul lato ovest dell'atrio e comunicante con quest'ultimo attraverso una larga apertura. Elevandosi sopra la corda dell'abside, il monumento era isolato da una cancellata di bronzo e sovrastato da un baldacchino sostenuto da quattro colonne tortili percorse da tralci di vite. Le chiese postconciliari generalmente mantengono una forte centralità e unidirezionalità (come nel barocco), a cui si aggiunge una semplificazione degli elementi d'arredo. Il capogruppo di "Altare, ... Altare, barriere architettoniche nel cimitero: ... le parti del cimitero sono raggiungibili anche da persone con handicap motori" conclude il sindaco Briano. Parte anteriore di un tempio greco. La prima cosa da dire, importantissima per comprendere la natura di queste strutture, è che il tempio non era pensato tanto per i riti, quanto per ospitare la statua della divinitàa cui l’edificio era dedicato. L'edificio è provvisto di un atrio circondato da ambienti di varie dimensioni e da un portico. I primi esempi di a., risalenti al Neolitico, hanno la forma di blocchi di pietra squadrati con cavità nella parte superiore o lavorati in forma di coppa. Tutti questi edifici sono stati realizzati seguendo in maniera scrupolosa le istruzioni divine (Esodo, 25-31). Qui, intorno alla metà del III secolo, al primo piano di un'insula più antica fu ricavata un'ampia sala, utilizzata probabilmente come luogo di riunione della comunità cristiana. A), inizialmente in legno e quindi in pietra o marmo, sostenuta da un supporto centrale o da quattro angolari; l’ altare a. a cofano, in cui la mensa poggia su una cassa rettangolare ; l’ altare a. a blocco, in cui la lastra è sostenuta da un blocco di muratura di pari dimensioni , e che si tende ad addossare alla parete. – Sacerdote che, nelle chiese capitolari o canonicali, è addetto alla cura liturgica degli altari; nella Basilica Vaticana assiste i vescovi nella visita «ad limina apostolorum». La percorrenza diviene prevalentemente longitudinale, con lo spostamento della porta principale su un lato corto e la localizzazione dell'altare sul lato opposto, spesso dotato di abside. Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti, al fine di migliorare l'esperienza di navigazione. L'Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della CEI ha avviato, nel 2004, un censimento delle chiese finalizzato alla creazione di un archivio che descriva lo stato attuale di tutti gli enti ecclesiastici diffusi sul territorio italiano.[4]. 2. La chiesa si sviluppa longitudinalmente, cioè lungo un’asse cha va dall’ingressa all’altare e stabilisce un percorso indicente simbolicamente il distacco dal mondo terreno, al di fuori della chiesa e l’avvicinamento a Dio, situato sull’altare maggiore. Oggi si scende nel titolo da una scalinata aperta nel ‘600 sul lato occidentale della chiesa. Secondo la normativa sulle riunioni all'interno di case private, gli incontri si svolgevano sotto la responsabilità del proprietario, il cui nome era indicato nel titulus (tabella esposta all'esterno dell'edificio). Il vasto spazio del transetto permetteva così di accogliere le folle che accorrevano a venerare il santuario. Un esempio di trabeazione rettilinea splendidamente realizzata in laterizio rivestito di mosaici è nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Roma. Il suo eccellente stato di conservazione è dovuto al fatto che, essendo stata inglobata nella cinta muraria costruita nel III secolo per proteggere la città dagli attacchi, rimase sepolta dal crollo del terrapieno delle mura stesse durante l'assedio dei Parti nel 258 d.C.