Modena, Panini, 1977. ... Calciomagazine ® … [141] L'ultimo decennio, infine, è stato fortemente caratterizzato dalla presenza del leader Fabio Artico, «bomber, capitano, bandiera». Alessandria, Il Piccolo, 2012. Nel gennaio 1995, dopo l'alluvione che aveva colpito la città pochi mesi prima, la capienza fu ridotta prima a 8 182 e poi a 7 694 posti; sulla base di norme introdotte negli ultimi anni, solo 5 827 di essi sono utilizzabili. [58] Rimontato il Catania in campionato e sconfitto il Brescia in uno spareggio giocato a Milano,[59] i grigi, che peraltro nel dicembre 1956 avevano superato in amichevole la Nazionale italiana per 3-2, festeggiarono il ritorno in A dopo otto anni. Inoltre potrete seguire la diretta del match in tempo reale sul nostro sito. Pubblicato. [139] Dopo aver debuttato in grigio, si laurearono campioni d'Italia negli anni Quaranta e Cinquanta Aristide Coscia, Virgilio Maroso, Mario Foglia, Francesco Rosetta e Bruno Garzena. Breve storia dei gemellaggi granata, Trasferta vietata agli ultras alessandrini, solidali i tifosi ravennati, I NUMERI DI MAGLIA PER LA STAGIONE SPORTIVA 2019/20, "Concorso nazionale ginnico-Sezione gioco football", Derby della Provincia di Alessandria § Il caso del 1928, Categoria:Allenatori dell'U.S. [34] In quello stesso anno iniziarono i lavori di costruzione del nuovo stadio. L’incontro Carrarese- Alessandria, valevole per l’ottava giornata del campionato di Serie C, girone A, verrà trasmessa in diretta streaming sulla piattaforma Eleven Sport. [24] Fu l'ex calciatore e talent scout Giuseppe Cornara (che vinse il premio Seminatore d'Oro nel 1958,[122] seguito nel 1966 da Umberto Dadone[123]), a fondare il Centro Addestramento Giovani Calciatori dell'Alessandria, una delle prime scuole calcio italiane, nel 1957. Anche a causa del frequente ricambio, l'Alessandria nei primi anni Trenta non ebbe altre aspirazioni che posizioni di centroclassifica;[45] nel 1936 raggiunse comunque, dopo aver battuto Cremonese, Modena, Lazio e Milan, la finale di Coppa Italia, giocata a Genova l'11 giugno 1936 e persa per 5-1 contro il Torino. E il 2021 sarà spartiacque con Lotito, Il Corriere dello Sport: "Inter, summit mercato per lo scudetto. [140] Tra i talenti espressi in anni più recenti sono ricordati Luigi Manueli, Pier Paolo Scarrone e Valerio Bertotto, ultimo prodotto del vivaio grigio ad approdare stabilmente in A. Su circa tremila votanti, oltre 900 scelsero Ballacci, che superò Sarri di oltre 600 preferenze. Sono infine ricordati atleti giunti in Alessandria e considerati «bandiere» per la lunga militanza o per le felici esperienze vissute. Nel 1957, con la promozione in A, fu ampliato a 25 000 posti, per poi conoscere il degrado negli anni successivi: per lunghi periodi ampi settori delle tribune furono dichiarati inagibili. Intervista a Franco Ossola, Campionato della Federazione di Ginnastica Nazionale Italiana, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Unione_Sportiva_Alessandria_Calcio_1912&oldid=117560394, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, 11 aprile 1920 - Al termine della stagione, l', 1975 - La società cambia la denominazione in, 18 agosto 2003 - Il tribunale di Alessandria dichiara fallita l', 2004 - Il marchio e il titolo sportivo dell', stagione 2005-2006: Cassa di Risparmio di Alessandria, stagione 2010-2011: Alegas-Cassa di Risparmio di Alessandria. Giuseppe Pillon è il nuovo allenatore dell'Alessandria # ForzaGrigi. Dunque cercheremo di prepararci con serenità e concentrazione, curando ogni minimo dettaglio. Il 6 aprile 1930, quattro di loro (Avalle, Bertolini, Cattaneo, Ferrari, più l'ex Banchero) furono schierati contemporaneamente, a Genova, in Italia-Lussemburgo 8-1. Archivio storico della «Stampa ... Ci sono un po’ di scaramucce per recuperare subito la sfera dalla porta, che si concludono con il rosso all’allenatore dei biancocrociati Modesto e il giallo a Borello. 11 Giugno 2019 - Cristiano Scazzola è il nuovo allenatore dell’Alessandria Calcio. Nel 1931-1932 (allenatore Stürmer) la squadra reagì ad un infortunio che troncò prematuramente la carriera di Gandini e, sospinta dalle 21 reti di Libero Marchina, terminò nuovamente il campionato in sesta posizione fissando, in 38, il proprio record di punti in A. Da oltre ottant'anni il club disputa le sue partite interne presso lo Stadio Giuseppe Moccagatta di Spalto Rovereto. La prima squadra svolge i propri allenamenti presso il Michelin Sport Club di Spinetta Marengo. Modena, Panini, 1976. Nel 1955 prese il timone della società Silvio Sacco, magnate petrolifero di origine tortonese che non nascondeva l'ambizione di riportare il sodalizio in Serie A; allestì perciò una squadra in grado di lottare per il vertice nel torneo 1956-1957, e riuscì nell'opera al termine di un campionato equilibrato, contrassegnato dalla rischiosa scelta di sostituire nel finale l'esperto allenatore Sperone col debuttante Pedroni. L’Alessandria Calcio dà il benvenuto a Cristiano Scazzola, nuovo tecnico Grigio. In quel clima fu inevitabile la prima retrocessione in Interregionale, poi evitata per la rinuncia del Montebelluna e le garanzie fornite da una nuova dirigenza, che aveva a capo l'imprenditore valenzano Gino Amisano;[78] questi legò così il suo nome al club per quasi quindici anni. Alessandria, Arrighini: “Contro la Juve i dettagli faranno la differenza ... Giocano un buon calcio e sono allenati da un allenatore bravo e propositivo. [69], La promozione tra i cadetti arrivò, finalmente, vincendo con quattro giornate d'anticipo la Serie C 1973-1974, con Dino Ballacci in panchina; la stagione si chiuse in maniera convulsa, con il clamoroso esonero dell'allenatore, in contrasto con la dirigenza, dopo che la decisiva gara di Mantova aveva sancito la vittoria matematica del campionato per l'Alessandria, e con le successive dimissioni del presidente Paolo Sacco, contestato dalla tifoseria. Il periodico aveva voluto escludere da principio il coinvolgimento di una giuria tecnica; le classifiche risultavano tendere al recentismo: solo cinque personalità su trenta (e nessun allenatore) vantavano una militanza in grigio precedente al 1955, mentre tre calciatori erano in rosa contemporaneamente all'inchiesta. Sono ricordati il petroliere Silvio Sacco, l'omonimo impresario edile Remo Sacco, l'imprenditore tessile Bruno Cavallo, la famiglia Calleri e il «re dei caschi» Gino Amisano. Alessandria: Curti, Viviano, Costa, Lauro, Gandini, Bertolini, Tosini, Avalle, Cattaneo, Ferrari, Chierico. Si aggiungono due campionati regionali di Eccellenza, uno dei quali disputato dalla Nuova Alessandria 1912. Offerto Bernardeschi al Lione", TMW RADIO - Mirabelli: "L'avversario dell'Inter è l'Inter stessa. Allenatore: Marchioro. Allenatore: Gregucci. [111], Il classico stemma dell'U.S. La storia della Coppa Italia riscritta dalla squadra con il colore della maglia unico al mondo, Con il 2-1 alla Pro Vercelli, l'Alessandria si conferma squadra forte e ambiziosa/Rivivi il live e segui il dopopartita, Coppa Italia, Alessandria nella storia: 2-1 allo Spezia e semifinale con il Milan, Giovedì Alessandria si tinge di grigio: la squadra in piazza Marconi e in centro scatta la festa, Football Logos. I migliori marchi delle società di calcio, La storia quasi verosimile dell'Orso Grigio, Fine del ciclo di Gianni Bianchi all'Alessandria calcio: il futuro si deciderà in tre settimane, Juve e Inter le veterane, ma quante nobili decadute. ; 15 luglio: chiusura del mercato estivo. E quindici hanno la maglia grigia. Giornata da dimenticare al Porta Elisa. Avvenimenti. Un caldo bentornato ad Angelo Gregucci nuovo allenatore dell’Alessandria Calcio. Dal 2007 sono state utilizzate per lo più divise a tinta unita, mentre negli ultimi anni si è verificato un aumento degli accostamenti col rosso. In un'occasione anche l'allenatore, il quarantasettenne Baloncieri, scese in campo; la squadra cinerina chiuse ultima sul campo un girone composto da formazioni liguri e piemontesi, anche di terza serie.[50][51]. U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1912 Indirizzo: Via Bellini 5 - 15121 Alessandria Telefono: +39 0131 224750 Fax: +39 0131 224780 E-mail: info@alessandriacalcio.it P.IVA 02008480069 L'Unione Sportiva Alessandria Calcio 1912, meglio nota come Alessandria, è una società calcistica italiana con sede nella città di Alessandria. Il 10 luglio 1921, a Torino, l'Alessandria incontrò la Pro Vercelli nella gara che avrebbe decretato il nome della squadra destinata a giocare, contro il Bologna, la finale settentrionale (la cui vincente avrebbe, a sua volta, incontrato il Pisa nella finale nazionale). Malgrado il cambio di allenatore a tre giornate dalla fine con l'ingaggio di Giuseppe Pillon, all'Alessandria non rimase che la disputa dei play-off per il secondo anno consecutivo. Juventus U23-Alessandria. Con iFrame è possibile inserire la panoramica-Transfermarkt della rosa di una società nel proprio sito web. Alessandria – Il mondo dello sport alessandrino perde un personaggio molto amato da generazioni di giovani calciatori. Nel maggio 1907 nacque, per iniziativa dell'ex militare Francesco Ratti, la Unione Ginnastica Frangar Non Flectar, poi sostituita il 17 marzo 1908 dalla Unione Ginnastica Forza e Coraggio, che vestiva maglie di colore grigio chiaro. [1] Ciò significa che l'Alessandria è viva e vitale. [73] Il passaggio all'era Sandroni coincise col ritorno in C1 (1981-1982, con Ballacci nuovamente al timone), ma l'assenza dei mezzi economici necessari impedì di mantenere a lungo la categoria.[74]. [151], L'elenco, aggiornato al 31 dicembre 2015, tiene conto di presenze e reti registrate nelle gare di campionato disputate dall'Alessandria dalla sua nascita ad oggi. Per parte degli anni ottanta, inoltre, lo stemma fu ingrandito e spostato al centro della maglia. Altri record negativi, limitati ai tornei a 16 squadre, sono detenuti dall'Alessandria 1936-1937, che ottenne solamente due pareggi complessivi e che perse 20 gare su 30. [145], A partire dal debutto di Carlo Carcano, il 31 gennaio 1915, le occasioni in cui calciatori dell'Alessandria hanno vestito da titolari la maglia della Nazionale italiana maggiore in gare ufficiali sono 45,[27] da suddividere tra 10 giocatori: Baloncieri (20 presenze, 7 reti); Banchero I (2, 4); Bertolini, (6, 0); Brezzi (2, 0); Carcano (5, 1); Cattaneo (1, 1); Ferrari (1, 0); Gandini (6, 0); Rava (1, 0), Ticozzelli (1, 0). Con la prima stagione in Serie B (1937-1938) esordì una maglia grigia con fascia orizzontale bianca e rossa. [174] Rapporti più o meno profondi di amicizia e di rispetto sono intercorsi negli anni tra gruppi di tifosi grigi ed altri di Torino,[175] Ravenna,[176] L.R. [98], La prima divisa dell'Alessandria, utilizzata per un breve periodo successivo alla nascita, era bianca ed azzurra, a tre grandi strisce verticali; la sua adozione, secondo quanto riportato da Antonio Fasano nel 1962, risale all'acquisto o al prestito di una dotazione di maglie usate dalla Vigor, squadra torinese attiva già dal 1908. In 104 stagioni sportive a partire dall'incardinamento nel sistema della FIGC nel 1912 con un primo torneo di Promozione, l'Alessandria ha partecipato a 100 campionati nazionali. Partono gli assi e rimane la squadra. Nel 1926 l'Alessandria si riaffidò all'allenatore Carcano e al non ancora ventenne Ferrari; ritornata ai vertici, si aggiudicò nel luglio 1927 il primo trofeo ufficiale, la Coppa CONI, una sorta di Coppa Italia ante litteram, conquistata dopo una doppia finale contro i cugini del Casale (1-1 a Casale Monferrato e 2-1 ad Alessandria);[33] nelle eliminatorie l'Alessandria aveva superato Livorno, Andrea Doria, Brescia, Alba Roma e Napoli. Malgrado l'improvviso ripresentarsi di questioni economiche, una squadra vivace e ben condotta dal tecnico Maurizio Sarri andò ben oltre i pronostici, centrando il terzo posto finale del campionato 2010-2011, miglior risultato sportivo degli ultimi decenni, e la prima partecipazione ai play-off per la promozione in Serie B, poi persi al cospetto della Salernitana. Ancora una volta alla caduta in Serie B non fece seguito un'immediata riscossa; nonostante la vena realizzativa dei capocannonieri dei campionati 1960-1961 e 1961-1962 Fanello e Cappellaro, la squadra non andò oltre posizioni di centroclassifica. [23], Il metodo di lavoro che Smith, allievo di William Garbutt, applicò all'Alessandria presentava aspetti inediti per il calcio italiano dei primi decenni; introdusse allenamenti intensi e mirati, irrobustì il centrocampo arretrando due attaccanti per ispirare meglio la manovra offensiva ed insegnò un gioco corale basato su schemi e palla a terra[2]. Maurizio ha indicato 1 #esperienza lavorativa sul suo profilo. Alberto Colombo è il nuovo allenatore dellAlessandria Calcio # usac1912 # ForzaGrigi. Dove vederla in tv e streaming. Proprio quella rimane ancora oggi l'ultima stagione nella massima categoria per l'Alessandria, che retrocesse tra i cadetti al termine del campionato, a tre anni dallo spareggio di Milano. Il torneo, denominato «Promozione», si svolse in un clima molto teso a causa delle intemperanze dei tifosi: fu in quel periodo che si riaccese quel "campanilismo" che il Fascismo aveva tentato in ogni modo di sopire per riunire il popolo sotto l'unico vessillo italiano;[52] il 3 febbraio 1946, al termine della gara casalinga persa 2-3 contro il Piacenza, la polizia fu costretta a chiamare due autoblinde per sedare le intemperanze della tifoseria alessandrina, che si era scagliata contro il direttore di gara. Un primo esperimento di tifoseria organizzata dell'Alessandria, il Gruppo Fedelissimi Grigi,[158] nato su suggerimento dell'allenatore ungherese Lajos Nems Kovács, risale al 1947; dell'anno successivo è la provocazione del tifoso che suscitò l'ira di Valentino Mazzola in Torino-Alessandria. L'incontro venne disputato il 12 giugno e fu vinto dai sudamericani per 2-0: tra i gol, quello di Pelé, che uscì dallo stadio indossando la maglia numero 10 dell'Alessandria, tra i tifosi in visibilio. Milita in Serie C, la terza divisione del campionato italiano. E lo fa cambiando il proprio allenatore: 16esimo posto, 12 punti, un grande passo indietro rispetto ai playoff dell'anno scorso, quando i grigi arrivarono secondi. E sarebbe uno squadrone che avrebbe anche l'allenatore migliore, poiché Carcano è alessandrino.». Alberto Colombo è il nuovo Mister dell’Alessandria Calcio. Nel 1983 iniziò da Alessandria l'ascesa nel mondo del calcio dell'ambizioso Gianmarco Calleri e del fratello Giorgio, provenienti dall'Ivrea. Alessandria Calcio Alessandria-Pro Vercelli: il duo Eusepi-Arrighini va in gol, è vittoria dei grigi. Intitolato nel 1946 a Giuseppe Moccagatta, lo Stadio subì nel corso dei decenni vari rinnovi. [113] Questo storico abbinamento ha ispirato varie strategie di comunicazione e promozione: tra le più recenti, la nascita della mascotte ufficiale, Grison, nel 2014.[114]. Alessandria – Nuovo coach per la squadra maschile dell’Alessandria Volley. [49] Nel 1943 i campionati nazionali vennero sospesi a causa della guerra. [121], L'Alessandria ha per lunghi anni attinto quasi esclusivamente dal suo settore giovanile, in coerenza coi principi della «scuola alessandrina». [117] Successivamente, per un decennio, la squadra grigia si mise in luce sul campo del quartiere Orti, ribattezzato dai tifosi «il pollaio», poiché in quel luogo venivano «spennati» gli avversari e per gli spogliatoi in legno, o «la fabbrica del fango» per il terreno umido e scivoloso. [126], In virtù di questa considerazione ha ispirato il film del regista Mario Camerini Gli eroi della domenica (1952), la cui trama ruota attorno alle vicende di una squadra provinciale intenta a preparare una gara di campionato decisiva per la salvezza,[127] e il romanzo del giornalista sportivo Fabio Caressa Scrivilo in cielo (2014), nel quale una giovane donna si ritrova alla presidenza della società al suo ritorno in Serie A, tra varie difficoltà economiche. L’accordo con Francesco Buglio, ex allenatore dell’Alessandria, Casale, Valenzana, Viareggio ed altre importanti società calcistiche è stato raggiunto nel tardo pomeriggio di ieri. Il primo portale d'informazione dedicato all'Alessandria Calcio, Politica news: tutta la politica italiana 24h, Fabio Artico: “L’obiettivo è rimasto quello di inizio stagione...”, Natale 2020. La vittoria per 17-2 ottenuta nel primo turno della Coppa Italia 1926-1927 contro l'AC Bologna è la più larga affermazione nella competizione (assieme a Cento-Juventus 0-15 della stessa edizione e Cittadella-Potenza 15-0 del 2015), oltre ad essere la gara nella quale si sono segnate più reti complessive. [29], Negli anni successivi l'Alessandria continuò a sfoderare buone prestazioni in campionato e a lanciare giovani calciatori di valore destinati alla Nazionale quali Brezzi, Gandini, Elvio Banchero, Cattaneo e Giovanni Ferrari, senza mai riuscire a piazzare lo scatto decisivo per la conquista di uno scudetto; persi anzi Brezzi, costretto dalla salute precaria ad abbandonare il calcio, Baloncieri, passato al ricco Torino, e Ferrari, ceduto frettolosamente all'Internaples, la squadra cinerina nella stagione 1925-1926 rischiò addirittura il declassamento in Prima Divisione, cui scampò solamente grazie a una serie di spareggi.[30]. Terza vittoria di fila per l’Alessandria ieri nel derby sul campo della Juventus U23 (campo che altri non è se non lo stesso ‘Moccagatta’, casa dei grigi, dove i bianconeri disputano le partite interne). Tra il 1913 e il 1929 prese parte ad un campionato di Prima Categoria Regionale, tre di Prima Categoria Nazionale, cinque di Prima Divisione e tre di Divisione Nazionale. La squadra disputò 13 stagioni in Serie A tra il 1929 e il 1960 e 20 in Serie B (l'ultima nel 1975); raggiunse inoltre una finale di Coppa Italia, nel 1936. [99] Questa teoria sarebbe convalidata, oltre che dalla similarità delle divise rilevabile dal confronto tra le immagini d'epoca, dalla presenza dello stemma di Torino su una maglia. La Stampa, annate 1976 e 1977. [47] A partire da quel momento, l'Alessandria non riuscì più a inserirsi in modo concreto nella lotta per la promozione; anche le aspettative nate dopo l'inizio del campionato 1941-1942, con allenatore Pasquale Parodi, furono funestate nel girone di ritorno: la squadra precipitò al decimo posto. Il giornale notava che una realtà di provincia poteva attuare «una sorveglianza diretta della sua squadra», e che il giovane calciatore «nella piccola cerchia della vita cittadina che si alimenta delle nuove tradizioni sportive e le difende ad oltranza», lontano dalla «tumultuosa e pericolosa vita scapigliata», era pressoché obbligato «a spendere le ore di svago e di riposo nei quotidiani esercizi di allenamento». Il 2 maggio 1948 il club subì quella che rimane ancora oggi la più pesante sconfitta mai patita da una squadra in una partita del massimo campionato a girone unico, in Torino-Alessandria 10-0; l'infierire dei granata sugli ospiti nell'ultimo quarto d'ora fu dovuto a uno screzio tra Valentino Mazzola e un tifoso che lo sbeffeggiava da bordo campo. [71] A partire da quel momento i grigi diventarono una presenza fissa in quella categoria per quasi trent'anni; passata nelle mani dell'ex presidente dell'Asti Bruno Cavallo e con rose allestite secondo logiche di risparmio mediante la valorizzazione di giovani e dilettanti,[72] l'Alessandria disputò alcuni discreti tornei, senza riuscire poi ad evitare la caduta in Serie C2 nel 1979. Nel 2006 e nel 2010 sono ventilate ipotesi relative all'edificazione di un nuovo campo da gioco nelle zone periferiche della città piemontese,[115][116] ma nessun atto concreto è mai stato avviato. [128], Dell'Alessandria scrisse inoltre Alessandro Baricco in un articolo (Quando Rivera era un tecnigrafo al Moccagatta) del 25 gennaio 1995 per la rubrica Barnum del quotidiano La Stampa, raccolto nello stesso anno in un omonimo volume (e ivi intitolato La palla dopo il diluvio); l'occasione era la riapertura dello stadio "Moccagatta", due mesi e mezzo dopo l'esondazione del fiume Tanaro. [40], «Con i giocatori usciti da Alessandria ed oggi sparsi ai quattro venti nelle squadre italiane, si potrebbe formare il più formidabile squadrone nostro. Calcio C: Lucchese, sconfitta in casa con l'Alessandria, decimo ko in stagione. Anche il completo da trasferta ebbe, quando presente, una sua evoluzione, con frequenti cambiamenti di foggia: negli anni Cinquanta constava di maglia granata e pantaloncini azzurri, negli Anni Sessanta e Settanta era interamente azzurra con banda grigia verticale a sinistra, più recentemente prevalse l'utilizzo di magliette rosse e, in alcuni casi, verde chiaro (soprattutto a fine Anni Novanta, quando lo sponsor era la Cassa di Risparmio di Alessandria). Nel girone di ritorno, però, l'Alessandria non mantenne lo stesso ruolino di marcia, dilapidando tutto l'ampio vantaggio accumulato sulla seconda fino a terminare la stagione al secondo posto, con gli stessi punti della Cremonese, ma con lo scontro diretto a favore di quest'ultima, che quindi ottenne una clamorosa promozione. ALESSANDRIA – È Angelo Gregucci il nuovo allenatore dell’Alessandria Calcio. A gennaio Scazzola viene sostituito da Angelo Gregucci, con cui il campionato viene concluso al quinto posto e con la successiva eliminazione agli ottavi di finale dei play-off contro il Carpi dopo un pareggio in trasferta (2-2), a causa del peggiore piazzamento in classifica rispetto agli emiliani. Già sul finire del XIX secolo il calcio era arrivato ad Alessandria: vi sono notizie riguardanti un'amichevole del 1894 disputata da una squadra alessandrina contro una compagine genovese (forse il Genoa). La stagione 2017-2018, con Cristian Stellini in panchina, vede i grigi posizionati al quart'ultimo posto in classifica dopo i primi 15 turni di campionato. Vicenza, Pisa, Perugia, Pro Sesto[177] e Moncalieri,[178] oltre che coi francesi del Tolone. [4] Nell'agosto 1896 nacque l'Unione Pro Sport Alessandria[5] (con divisa grigio scura) che partecipò tra il 1897 e il 1898 ad alcuni tornei amichevoli con squadre di Torino e Genova. [124], Ad oggi il settore giovanile, denominato «Accademia Grigia», comprende la squadra partecipante al campionato nazionale Dante Berretti, l'Under-17, l'Under-16, l'Under-15, i Giovanissimi Regionali (due squadre), gli Esordienti, gli Esordienti a 9, i Pulcini a 7 e i Piccoli Amici. E il campo si chiama "Moccagatta"», Alessandria-Padova del 10 gennaio 1960, commentata da Andrea Boscione, fu una delle tre partite scelte per il debutto della trasmissione radiofonica Tutto il calcio minuto per minuto). Unione Sportiva Alessandria Calcio; Stagione 2000-2001; Allenatore: Roberto Pruzzo, poi Sergio Rossetti, infine Roberto Pruzzo: All. Rosa US Alessandria Calcio 1912 . L'evento bellico complicava poi notevolmente lo svolgimento del campionato, come dimostrano gli episodi relativi al giovane attaccante Zaio, fuggito dalla caserma per raggiungere la decimata squadra in trasferta a Pescara e perciò aggregato ai reparti diretti in Russia per punizione,[48] e alla trasferta di Palermo del dicembre 1942, quando la squadra, impossibilitata a raggiungere la Sicilia per l'assenza di mezzi ferroviari, fu condannata dalla Federazione alla sconfitta a tavolino. [28] Al termine della stagione 1920-1921, dopo un vittorioso spareggio giocato a Milano contro il Modena, il club ottenne l'ammissione alla semifinale per il Nord Italia. Malgrado queste precocissime esperienze, per circa un decennio il foot-ball ad Alessandria ebbe un ruolo decisamente subalterno rispetto a quello di altre tradizionali discipline quali il canottaggio, il ciclismo e l'atletica. [160], Il gruppo "Ultras Grigi" si sciolse ufficialmente dopo la retrocessione in Serie C2 del 1998 e il nome riunisce oggi, convenzionalmente, un certo numero di distinte compagnie di tifosi (Fedelissimi 1947, Supporters '99, Gentaglia, Sezione Birre Vuote). [150] Nell'edizione 2015-2016 ha raggiunto le semifinali, diventando la seconda formazione militante in terza serie a raggiungere una fase così avanzata della competizione dopo il precedente del Bari 1983-1984. La gara fu violenta e aspramente contestata dai giocatori grigi che, ridotti in nove per i gravi infortuni occorsi a Carcano e a Moretti, scelsero di ritirarsi per protesta dopo appena un'ora di gioco sul risultato di 0-4. [147] Gianni Rivera conta, infine, otto presenze con la Nazionale giovanile e due con la Nazionale Juniores. I principi che Smith mise in atto ad Alessandria, rivolti soprattutto ai giovani calciatori, furono particolarmente innovativi per il calcio italiano dell'epoca; ripresi nel dopoguerra dal fido allievo Carlo Carcano, primo giocatore grigio ad essere convocato in Nazionale[27] e allenatore a più riprese negli Anni Venti, vennero inclusi nel concetto di «scuola alessandrina», modello di vivaio capace di plasmare nei decenni successivi atleti di livello mondiale: al 1915 risale l'esordio in prima squadra di Adolfo Baloncieri. 10 luglio 1975: venne presentato il nuovo allenatore, l'ex terzino della Roma e dell'Italia Giacomo Losi. Tra le due guerre, Carcano, Baloncieri, Gandini, Banchero, Avalle, Ferrari e Bertolini furono protagonisti delle stagioni disputate ai più alti livelli nella storia dei grigi e militarono in più occasioni nella Nazionale italiana. A seguito della conclusione del rapporto contrattuale di Massimo Cerri e di Alessandro Soldati con l’Alessandria, il 3 giugno 2019 viene ufficializzato il ritorno in società della bandiera grigia Fabio Artico in qualità di direttore sportivo e, successivamente, quello di Cristiano Scazzola come allenatore e Marco Martini come vice. [100] Queste divise, una volta usurate, sarebbero state poi sostituite da quelle di colore grigio donate da Giovanni Maino, patron della quarta industria ciclistica fondata in Italia e prima a non aver sede a Milano; il benestare dell'imprenditore sarebbe giunto in un'osteria cittadina, dopo una richiesta informale. Alessandria: Morando, Viviano, Costa, Bruno, Gandini, Bertolini, Cattaneo, Avalle, Banchero, Ferrari, Chierico. [144], Non esiste ancora una hall of fame ufficiale dell'Alessandria: un esperimento in tal senso fu il sondaggio del trisettimanale locale Il Piccolo «La squadra del secolo», che nel 2012 chiese ai lettori, nell'arco di tre mesi, d'indicare su schede precompilate un giocatore per ogni ruolo ed un allenatore tra i più amati. L'opera di Smith, morto durante la prima guerra mondiale, fu ripresa da Carlo Carcano (che la esportò alla Juventus e in Nazionale), da Béla Révész, Karl Stürmer e Umberto Dadone, e garantì alla giovane società diversi decenni di militanza ad alti livelli facendo affidamento su elementi provenienti quasi esclusivamente dal vivaio. Questo il testo del comunicato diffuso dall'Ufficio Stampa del club grigio. " Almanacco illustrato del calcio 1978. L'Alessandria volta pagina. Nel 1897 vinse, nel capoluogo ligure, il "Concorso nazionale ginnico-Sezione gioco football"[6], il campionato nazionale di calcio organizzato dalla FGNI[7], con otto punti in classifica e venne premiata con la «corona di quercia». Data l'unicità della maglia grigia nel panorama calcistico, la seconda divisa risulta ben poco utilizzata dalla società; nella stagione 2007-2008, ad esempio, non venne neppure presentata, e i calciatori disputarono tutte le gare in maglia grigia alternando, all'occorrenza, i pantaloncini grigi o neri. Il sito ufficiale dell'AIAC - Associazione Italiana Allenatori Calcio, qui potrai trovare informazioni su come diventare allenatore, esercitazioni tecniche, informazioni sulla tutela dei tuoi diritti, su come svolgere correttamente il tuo ruolo da allenatore e tante informazioni utili per la tua passione di allenare