L’andamento stagionale, seppur con le sue anomalie non ha influito particolarmente sul risultato finale, decisamente buono, sebbene si registrino andamenti alterni tra le diverse varietà. QUALITÀ ECCELLENTE PER CLIMA E SAPIENTI SCELTE TECNICHE. TRENTINO ALTO ADIGEQuantità: -15% rispetto vendemmia 2018. Una primavera inizialmente asciutta, in pianura non ha permesso un regolare sviluppo delle gemme (in alcune varietà, fra cui il Lambrusco Salamino, anche inferiore del 30%). Vendemmia 2019, produzione giù del 20% ma la qualità è medio alta Tra il buono e l’ottimo, secondo gli esperti, il livello qualitativo delle uve di quest’anno. Le temperature particolarmente basse rispetto alla media di questo periodo, hanno contenuto la crescita vegetativa, impedendo anche lo sviluppo di fitopatie. )Mh���.q�%�=p�%$���`��C��w��vfv�~�.��Do���Lg߲tߟ�?���~���t���2/V��_J+�3K��۷�|8@�t;�g�R� )d�D�u����Zu;��n�Aeh��ۡ�JE��)���7KP���h��}�ܭ���۹P�M�u;#��C��j�F��{<>/ʲX���(��=�VI��p. endobj Questa situazione, ma con assenza di gelate, si è protratta fino alla fine di maggio con frequenti rovesci temporaleschi. In Calabria le prime fasi fenologiche avevano accumulato un ritardo di 15 giorni che si è assottigliato nei mesi estivi ed ha fatto slittare in avanti l’inizio della raccolta di circa una settimana. Complessivamente in tutta la regione si stima una diminuzione di circa il 30% rispetto al 2018. Roma, 4 settembre 2019 - La vendemmia 2019 segna la nascita di una nuova collaborazione. PIEMONTEQuantità: -15% rispetto vendemmia 2018. Al MiPAAFT sono stati presentati i dati previsionali sulla vendemmia 2019, curati da Unione Italiana Vini(Uiv), Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) e Assoenologi, che mostrano variazioni negative diffuse su Secondo le prime stime, sul 20% del vendemmiato, realizzate da Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini è prevista una minima flessione dell’1% rispetto al 2019 I dati della vendemmia 2019 sono stati elaborati da Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini a consuntivo di una vendemmia iniziata in ritardo rispetto allo scorso anno, ma che, in linea con le tempistiche di un'annata tradizionale, si è protratta sino ai primi giorni di novembre. Ottima la maturazione dell’Albana, che evidenzia uno stato sanitario eccellente e una presenza di acidità totale superiore allo scorso anno. In provincia di Trento la maggior parte delle uve sarà raccolta tra il 15 di settembre e la prima decade di ottobre con i bianchi di alta collina, la Schiava, il Lagrein e il Merlot. Ieri Assoenologi, Ismea e Uiv hanno presentato un dossier sulla super vendemmia in corso. LIGURIAQuantità: -10% rispetto vendemmia 2018. Nella prima decade di settembre, sarà la volta delle uve Moscato bianco e Brachetto, seguiranno poi le uve Dolcetto, Cortese, Barbera mentre, come di consueto, le operazioni vendemmiali si concluderanno nel mese di ottobre con la raccolta delle ultime uve di Nebbiolo dei grandi rossi da invecchiamento. Dopo i primi conferimenti si può però sicuramente affermare che ci troviamo di fronte ad un’annata, dal punto di vista quantitativo, inferiore di circa il 25% rispetto al 2018, dovuto in particolare alla conformazione e al minor peso dei grappoli. Quantità: -5% rispetto vendemmia 2019 L’inverno è stato mite: si sono susseguiti e alternati brevi periodi di freddo e pioggia. Nel mese di marzo il germogliamento è iniziato in maniera ottimale con la schiusura di tutte le gemme fertili, nonostante la primavera sia stata fredda e piovosa in quasi tutta l’isola (nel territorio etneo si sono registrate temperature rigide fino a primavera inoltrata). Per le uve Sangiovese i conferimenti sono previsti nell’ultima settimana di settembre, mentre per il Montepulciano dalla prima decade di ottobre. L’allegagione ha prodotto grappoli più spargoli e meno pesanti. La primavera è iniziata con basse temperature, facendo registrare in alcune zone consistenti precipitazioni. Raccolta - 19% sul 2018: si torna nelle medie produttive degli ultimi anni. La vendemmia dello Chardonnay e Pinot nero base spumante in Trentino è iniziata negli ultimi giorni di agosto, mentre in Alto Adige nella prima settimana di settembre. L’ultima varietà ad essere vendemmiata sarà quella di Aglianico per la produzione della Docg Taurasi, nell’Avellinese, tra la fine di ottobre e la prima settimana di novembre. Tale diminuzione della produzione è da imputare soprattutto ai forti venti e alle piogge verificatisi durante la fase della fioritura che, colpendo le infiorescenze, hanno diminuito il carico produttivo di ogni pianta. <> I mesi di giugno e luglio sono decorsi con assenza di precipitazioni e giornate soleggiate e calde. 1 0 obj Per le altre uve bianche (Trebbiano, Malvasia, Passerina e Pecorino) i conferimenti hanno avuto il via nei primi giorni settembre. Come di consueto è stato pubblicato nel mese di dicembre il primo dei quattro report previsionali di Sawis e Vinpro, due delle maggiori associazioni di categoria nel paese africano. Vendemmia 2019, prospettive positive per la qualità dell’uva nel Sannio A sostenerlo, nel corso di un incontro, Camera di Commercio Benevento, Coldiretti e Assoenologi Campania. Questo andamento meteorologico, protrattosi sino ai primi giorni di giugno, ha causato aborti fiorali con conseguente minor numero di acini per grappolo. Dopo Oltrepò Pavese, Lazio, Campania, Emilia Romagna... Tempo del primo bilancio per la vendemmia 2021 in Sudafrica. UIV, ISMEA e ASSOENOLOGI presentano le stime produttive sulla vendemmia appena conclusa Raccolta – 19% sul 2018: si torna nelle medie produttive degli ultimi anni. La quantità risulta inferiore di circa il 18%, rispetto allo scorso anno. Come già anticipato ieri si stima una produzione nazionale di 46 milioni di ettolitri (media tra un’ipotesi minima di 45 milioni di ettolitri e una massima di oltre 47 milioni), con un calo di circa il 16% rispetto ai 55 milioni di ettolitri del 2018. La vendemmia delle uve a base spumante (Pinot nero e Chardonnay) ha preso il via nell’ultima settimana di agosto, posticipata di alcuni giorni rispetto allo scorso anno. Tag: Assoenologi , Ernesto Abbona , Ismea , Riccardo Cotarella , Uiv , Vendemmia 2019 , Vino I conferimenti di Lambrusco Grasparossa avranno luogo alla fine di settembre con ottime prospettive sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Pertanto l’uva si presenta bella e sana. La fioritura è iniziata con circa 10/15 giorni di ritardo e l’allegagione è stata piuttosto irregolare, determinando numerosi fenomeni di acinellatura. Nell’Agro aversano, nella seconda decade di settembre, sarà la volta delle uve di Asprinio e del Fiano nel Cilento. Dopo un periodo piuttosto caldo fatto registrare nella seconda metà del mese di aprile, nel mese di maggio diversi giorni molto piovosi accompagnati da temperature piuttosto basse hanno causato un’importante percentuale di aborti floreali con acinellature diffuse e conseguente riduzione della dimensione dei grappoli. Per la prima volta, con la campagna vendemmiale 2019, Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini uniscono le rispettive forze e competenze con l’obiettivo di fornire un quadro ancor più completo e dettagliato relativamente alle Previsioni Vendemmiali per offrire alle imprese italiane e alle amministrazioni dati fondamentali nel definire politiche e azioni da mettere in campo. Giugno è stato invece catalogato come uno dei mesi più caldi con temperature ben al di sopra della media stagionale. A livello fitosanitario nei mesi di giugno e luglio è stata notata una certa pressione dell’oidio, in particolare sulla varietà Montepulciano, ma interventi tempestivi hanno scongiurato conseguenze significative sulla produzione. Stampa 2252/2017 - Pavia. Secondo i dati definitivi di Ismea Uiv e Assoenologi sarà una vendemmia ottima nella qualità e misurata nella quantità. L’annata 2019 lascia alle spalle un felice e produttivo 2018, ma anche il devastante evento meteo “Vaia”, la tempesta che ha abbattuto gran parte dei boschi del Trentino orientale a fine ottobre scorso, primo di una serie di fenomeni meteorologici estremi che hanno caratterizzato il 2019. Le abbondanti piogge invernali hanno creato delle buone riserve idriche per affrontare la stagione più calda, favorendo il naturale sviluppo vegetativo della pianta e il buon decorso della maturazione delle uve. Questa situazione di forte instabilità è proseguita anche nel mese di maggio, con temperature ben al di sotto della media stagionale. Si è notato negli ultimi anni un aumento del mal dell’esca, mentre si è riscontrato una leggera diminuzione della flavescenza dorata grazie alla grande sensibilizzazione che hanno i viticoltori piemontesi nel eseguire i trattamenti nei tempi corretti e nel pulire le aree incolte. “Un dato è certo – dichiara Filippo Palasdino, vicepresidente della Doc Sicilia – poiché la vendemmia dura fino ad ottobre, per poter tracciare un bilancio è comunque necessario aspettare che la vendemmia sia terminata. Per la prima volta, in occasione della vendemmia 2019, Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini uniscono le rispettive forze e competenze con l’obiettivo di fornire un quadro completo e dettagliato relativamente alle Previsioni Vendemmiali e offrire alle imprese italiane e alle amministrazioni dati fondamentali nel definire politiche e azioni da mettere in campo. A seguire, nella prima decade di settembre sarà la volta delle uve rosse Merlot e Syrah, mentre la vendemmia delle uve Vernaccia e Vermentino è prevista per il 15-20 di settembre, a cui seguirà la raccolta delle uve Sangiovese per la produzione di Chianti, Chianti Classico e Brunello. Si stima un aumento della produzione di circa il 10% rispetto alla scorsa campagna (2,3 milioni di ettolitri – dato Agea), pari ad una produzione complessiva di circa 2,6 milioni di ettolitri di vino. L’alternanza di periodi di freddo eccessivo e caldo anomalo ha favorito lo sviluppo di oidio e insetti, comunque ben controllati. L’estate è stata soleggiata e calda, a tratti torrida, ma l’acqua caduta nel mese di maggio ha permesso alle viti di resistere bene alla siccità. Le precipitazioni di agosto, anche se non intense, hanno favorito continue escursioni termiche che saranno di beneficio per una maturazione delle uve costante ma lenta, con un buon accumulo di polifenoli e di antociani. 10487810961. redazione@winemag.it - privacy policyTheme: ColorMag by ThemeGrill. I presupposti qualitativi dei futuri vini, grazie all’andamento vegetativo e meteorologico decorso, si possono definire buoni con diverse punte di ottimo. Anche l’allegagione è stata disturbata dal freddo e dalle continue piogge determinando, per certi vitigni, grappoli tendenzialmente più spargoli. <> Il docufilm è su Netflix, su Donne del vino e aspiranti sommelier: se il docente (o il capo) è un porco, denunciate, su Cantine e ospitalità in Puglia: 10 proposte da Foggia a Lecce, passando per Taranto, su Cantine e ospitalità in Sicilia: 8 proposte all’insegna di vino, gastronomia e relax, su In vacanza in Abruzzo tra vino e relax: sei cantine che offrono ospitalità, su Sudafrica, vendemmia 2021 abbondante e di buona qualità, su Don Pietro Cesena, il parroco che invita a bere vino buono: “Astemi? Complessivamente in tutta la regione si stima una produzione in calo di circa il 16% rispetto alla scorsa vendemmia dovuta, in particolare, ai problemi della fioritura quali colatura e aborti fiorali che hanno causato un’allegagione irregolare. Anche in questo caso, si tratta di considerare areali e situazioni diverse la cui somma algebrica restituisce un risultato produttivo di 239.000 ettolitri pressoché uguale a quello della scorsa campagna. L’epoca di vendemmia risulta nella norma, tanto che per le varietà precoci (Chardonnay, Pinot grigio) la raccolta è iniziata il 20 agosto nelle zone più costiere, mentre per quelle più interne e collinari intorno al 26 dello stesso mese. Si sono poi registrate alcune piogge a carattere temporalesco che, nelle zone della Franciacorta e del lago di Garda, hanno causato consistenti e distruttive grandinate. Una primavera fredda e piovosa in Umbria ha condizionato le fasi di fioritura e allegagione causando un po’ di acinellatura nelle varietà precoci, che hanno registrato così un naturale contenimento produttivo. È il quadro delineato dalla stime di … La quantità si stima inferiore di oltre il 10% rispetto alla vendemmia precedente, tanto che a tutt’oggi si prevede una produzione complessiva intorno a 3 milioni di ettolitri di vino, contro i 3,4 milioni di ettolitri della scorsa campagna. Per il Negroamaro, la Malvasia Nera e il Susumaniello il ritardo di maturazione è di circa due settimane.