[…], Rivelazione dalle immagini satellitari: una porzione del corridoio attraversato dai treni fino agli anni Venti del Novecento si osserva ancora nel cortile di un grande caseggiato di corso Vittorio Emanuele. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 20 nov 2020 alle 10:26. A partire dal 1965 furono anche attivate due nuove fermate lungo la linea, Caselle Molinotto e Caselle Nord, quest'ultima a servizio dei lavoratori dello stabilimento Aeritalia, ma potenzialmente utilizzabile anche per raggiungere a piedi l'aeroporto di Caselle (inaugurato nel 1953). Treno viaggiatori direttissimo trainato dalla locomotiva a vapore FS 685.551 in corsa presso Santhià il 7 settembre 1959. Nel 1868 il cavalier Carlo Dionigi Reinfeld ottenne la concessione per l'impianto di una ferrovia a cavalli fra Torino e Rivoli, ma non ne intraprese la costruzione, cedendo nel 1869 i relativi diritti al cavalier Giovanni Colli, che ottenne dal governo, il 3 novembre 1870, una nuova concessione per la costruzione e l'esercizio di una ferrovia a scartamento ridotto con trazione a vapore. IBAN L'8 novembre 1962 una forte piena della Stura distrusse il ponte originale tra Venaria e Borgaro, interrompendo permanentemente il servizio tra Borgaro e Torino, che venne gestito con autobus sostitutivi[10]. La linea fra Torino e Novara fu aperta all'esercizio il 20 ottobre 1856. Il tratto da Germagnano a Ceres viene effettuato col sistema dell'esercizio ferroviario a spola. Tale rinnovamento, iniziato col rifacimento dei 3 ponti sulla Stura di Lanzo danneggiati dalle alluvioni del settembre 1993 e con l'abbassamento e l'adeguamento delle gallerie presenti in quel tratto e costato complessivamente circa 28 milioni di euro, ha permesso di portare la ferrovia a livelli di tecnologia e sicurezza molto elevati (tutti i passaggi a livello sono automatizzati e sono stati eliminati quasi tutti quelli incustoditi) e consente il transito anche dei moderni convogli TTR fino a Ceres. Fu anche ripristinato per la seconda volta il ponte sulla Stura, danneggiato dall'alluvione dell'ottobre 2000[22]. Esisteva ancora all’alba del Novecento quando spuntarono i palazzi che la inglobarono e la salvaguardarono. Dal 2003 è gestita dal Gruppo Torinese Trasporti, mentre in passato fu gestita dalla Società Anonima Canavese per la Ferrovia Torino-Ciriè (SACFTC), dalla Ferrovia Torino-Ciriè-Valli di Lanzo (FTCL), dalle Ferrovie Torino Nord (FTN), dalla Gestione Commissariale Governativa della Ferrovia Torino-Ceres (FTC) e dalla Società per Azioni Torinese Trasporti Intercomunali (SATTI)[1]. Disagi alla circolazione ferroviaria, questa mattina, sulla linea tradizionale Torino-Milano. Piazza Statuto e la stazione della linea ferroviaria Torino - Rivoli, attiva tra il 1871 e il 1896. La linea è a doppio binario da Torino Dora fino a Ciriè. 5, tomo 1, Bollati Boringhieri, Torino Una particolare caratteristica della linea ferroviaria è che tutte le stazioni della tratta montana, da quella di Lanzo a quella di Ceres, sono state costruite tra il 1913 ed il 1916 in tipico stile svizzero (infatti prese spunto, per la loro progettazione, da stazioni della Toggenburgbahn) con pianta rettangolare, sale d'attesa di prima e seconda classe, alloggio per il custode al primo e secondo piano e tetto a quattro spioventi[3]. Transitò di qui il più grande cannone mai costruito nel Regno d’Italia. Quarant’anni da quando – il 14 ottobre 1980 – un corteo di impiegati e di quadri Fiat sfilò nel centro di Torino per contrastare le organizzazioni sindacali, che da 35 giorni impedivano l’ingresso dei lavoratori nelle fabbriche. La storia delle ferrovie nel Regno di Sardegna ebbe inizio con l'inaugurazione, il 24 settembre 1848, del tratto di 8 chilometri da Torino a Moncalieri. Nel 1849 questa veniva riconosciuta con Decreto Reale, che ne approvava lo statuto ed il regolamento. Ecco quel che rimane della … I nuovi orari sulla linea ferroviaria Torino-Ivrea-Aosta, annunciati da Trenitalia, però penalizzano il Canavese secondo il consigliere regionale del Pd, Alberto Avetta. Oltre a trasportare il carbone per la fabbricazione del gas, esso serviva diversi altri stabilimenti, tra cui le Officine Moncenisio di corso Tortona, poi deposito ATM, e le Officine Gilardini di via Aosta[5]. Alberto Scotti mette a punto il progetto della ferrovia fino a Ceres: grazie anche allo sfruttamento della manodopera dei prigionieri di guerra austriaci, nel giugno 1915 la ferrovia arriva a Germagnano ed il 17 giugno 1916 viene completata l'intera linea montana con tratti in pendenza massima al 35‰, curve di 200 m di raggio e lunghezza complessiva di circa 44 km. La Ferrovia Turin-Ceres a l'è 'na ferrovia regionala italiana a scartament normal che la conliga Stazion de Turin Porta Susa e Stazion de Ceres e longa 42.88 km. Chi controlla il passato Il progetto venne giustificato anche con l'obiettivo di collegare via treno, tramite una nuova stazione prospiciente il nuovo terminal allora in costruzione, l'aeroporto di Caselle alle stazioni ferroviarie centrali di Torino. Questa ferrovia, infatti, è stata pensata e ideata quasi due secoli fa. La ferrovia Torino-Ceres è una linea ferroviaria regionale della città metropolitana di Torino che collega il capoluogo piemontese a Ceres passando per l'Aeroporto di Caselle, la Reggia di Venaria e le Valli di Lanzo; fu aperta per tratti successivi dal 1868 al 1916. Sfortunatamente, pochi mesi dopo la fine dei lavori, una revisione del progetto del passante ferroviario di Torino fortemente voluta dal nuovo sindaco Chiamparino, con l'abbassamento del suo percorso sotto il letto della Dora Riparia[23], rese impossibile il futuro collegamento tra esso e il tunnel urbano della Torino-Ceres, pur inaugurato solo dieci anni prima, frustrando nuovamente l'idea di un collegamento ferroviario diretto dell'aeroporto e della linea alle stazioni centrali di Torino. Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. La Torino - Ceres è una delle poche linee italiane a non essere mai stata elettrificata in Trifase. Il raccordo industriale urbano più lungo (circa tre chilometri) si distaccava dallo scalo merci Vercelli, situato tra corso Vercelli, corso Emilia e via Carmagnola, e percorreva tra le case di Aurora le vie Carmagnola, Lodi e Aosta, per poi superare la Dora Riparia tramite un ponte, tuttora esistente e pedonalizzato; quando il raccordo fu costruito nel 1870, inizialmente terminava nell'antistante "gazometro" presso l'odierno corso XI Febbraio[4], ma fu poi prolungato già verso la fine dell'Ottocento, seguendo il lungo Dora fino all'area dei nuovi impianti delle officine del gas (attuale campus Einaudi). Viene aperta il 18 dicembre del 1853 e la stazione Ferrovia Torino - Moncalieri - Cambiano - ad Asti nel 1849,a Novi nel 50, a Genova nel 1853 1848 Esce il primo numero del " Fischietto " dall'avvocato Vineis Nicolò - fond. Fuori Torino vi erano altri raccordi industriali: subito prima del ponte sulla Stura, per la Snia Viscosa e le Manifatture Martiny di Venaria Reale; per la Manifattura San Maurizio a San Maurizio Canavese; per la cartiera Bosso di Mathi; per l'Amiantifera di Balangero; per la cartiera di Germagnano; e infine quello, sopra Pessinetto, per la miniera di talco del Fragnè[7]. Tale percorso, lungo 42,880 km, è interamente percorribile dai convogli dal 14 novembre 2008, in seguito al completo rifacimento della linea ferroviaria negli ultimi 10 km, da Germagnano a Ceres. Nel 1933 il gestore FTCL si fuse con quello della ferrovia Canavesana nella neonata società Ferrovie Torino Nord[8]. Dalla metà del XIX secolo e fino al primo dopoguerra, la ferrovia fu l’unico sistema di […], Molti ricordano che nella prima metà del Novecento sorgeva in corso Francia angolo piazza Statuto la stazione della ferrovia Torino-Rivoli, demolita negli anni Cinquanta. Il trasporto merci cessa definitivamente verso la metà degli anni ottanta e quindi, da quella data, la linea è percorsa unicamente da convogli passeggeri. Storia. Nel maggio 1993 vi fu il primo collegamento ufficiale alla rete FS, con il prolungamento di due coppie di treni Ceres-Torino Dora fino a Torino Porta Susa, effettuati dalle automotrici ALN 668. La piccola ferrovia militare nel centro di Torino risale al 1879. La linea fra Torino e Novara fu aperta all'esercizio il 20 ottobre 1856. Per questo, le stazioni di Madonna di Campagna e Torino Dora GTT sono state chiuse in via definitiva il 25 agosto 2020, dato che i lavori per il tunnel di corso Grosseto ora interessano direttamente il tracciato sotterraneo tra le due stazioni.[26]. Sulla linea sono impiegati TTR, elettromotrici ALe56 "ex-Belghe" e automotrici Diesel Automotrice FS ALn 668, raccordo per mattatoio di via Traves (* 1967 † 1980), Ponte ferroviario «Del Carbone» di collegamento al gasometro - MuseoTorino, Edificio residenziale, già fabbrica Gilardini poi Tobler - MuseoTorino, Aperto alla Ciriè-Lanzo il nuovo ponte sulla Stura, Orario generale ufficiale per le Ferrovie Italiane dello Stato aggiornato al 1 luglio 1965, Torino-Ceres, si riparte in treno e si va fino a Porta Susa, Un treno diretto (e in sotterranea) per l'aeroporto, Lenta ripresa dei collegamenti in provincia, Torino-Ceres, ecco il nuovo tracciato - Giù il cavalcavia di corso Grosseto, Nuovo Collegamento ferroviario Torino-Ceres, Il nuovo Sistema Ferroviario Metropolitano (SFM), Società per Azioni Torinese Trasporti Intercomunali (SATTI), automotrici elettriche di rodiggio (1A)(A1), servizio ferroviario metropolitano di Torino, http://www.gtt.to.it/cms/avvisi-e-informazioni-di-servizio/avvisi-ferrovie/8529-lavori-passante-ferroviario-dal-25-agosto-la-linea-sfma-si-ferma-a-venaria-navetta-bus-di-gtt-per-porta-susa, Documentario «Torino-Ceres, un biglietto per il futuro», https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Ferrovia_Torino-Ceres&oldid=116788247, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Con la proclamazione del Regno d'Italia il 17 marzo 1861 anche le ferrovie del regno piemontese entrarono a far parte dell'infrastruttura ferroviaria del nuovo regno. La FTN non era in grado di affrontare la ricostruzione del ponte, per cui nel febbraio 1963 il governo le revocò la concessione, prendendo la linea in gestione commissariale governativa, e iniziò i lavori[11]; il nuovo ponte fu inaugurato il 7 novembre 1964[12]. Banca Storia Ferrovia del Tanaro Storia della linea Ceva – Ormea La messa in opera di questa linea ha attraversato problemi di progettazione e di realizzazione, … Un'altra peculiarità della linea è il viadotto con un'unica luce di 50 m in cemento armato sulla Stura di Valgrande a Ceres, lungo 190 metri. La nuova fermata intermedia "Grosseto" sostituirà inoltre la vicina ed attuale Madonna di Campagna. In Italia il primo tronco di 8 km, da Napoli a Portici, fu inaugurato nel 1839, sotto il regno di Ferdinando II. Per maggiori informazioni o per negare il consenso all’uso dei cookie consulta la Privacy e Cookie Policy. Per l'esercizio vengono fornite 5 locomotive elettriche di rodiggio Bo'Bo', coadiuvate successivamente da 2 automotrici elettriche di rodiggio (1A)(A1)[2] realizzate dalle Officine Moncenisio, che già avevano fornito parte del materiale rimorchiato. Oltre alla stazione dell'aeroporto, già realizzata con due binari tronchi per attestarvi servizi di tipo metropolitano, venne inaugurata anche la nuova fermata sotterranea di Caselle, abbandonando il percorso in superficie; le altre fermate di Caselle furono definitivamente dismesse. Storia Abbandonata dal 1987 e definitivamente dal 2006, la Stazione Porta Milano a Torino era il collegamento principale con la stazione Dora GTT. Pubblicato il 22 Marzo 2018 (7 Ottobre 2019) di Torino Storia Tracce di rotaie affogate nell’asfalto, vecchi cancelli arrugginiti parlano di un’epoca in cui ogni grande fabbrica torinese aveva il suo raccordo di collegamento con la ferrovia. Carlo Valle - tipografia Giuseppe Cassonefinisce - nel La legge 27 ottobre1860, secondo la convenzione sanciva che la ferrovia ligure si doveva eseguire al prezzo medio di 394.000 lire/km. Viene utilizzato il distanziamento a spola tra Germagnano e Ceres. Al termine dei lavori, previsti entro la fine del 2022, la SFMA, che proviene dalle valli di Lanzo, passa dall’Aeroporto di La Società, si fuse tre anni dopo con quella di Novara conservando il nome di "Vittorio Emanuele", incorporando le linee di Savoia e della Torino-Novara, oltre alla Torino-Susa cedutale dal Governo. Nel 1984 fu sospeso temporaneamente l'esercizio a trazione elettrica a causa delle condizioni della linea aerea di contatto che necessitava di essere rifatta tra Torino e Borgaro e per la trasformazione della trazione elettrica da 4kV CC a 3kV CC, di conseguenza, la trazione dei treni di materiale ordinario venne affidata alle Locomotiva FS D.341 diesel noleggiate dalle FS[15]. Servizio clienti tel: 388 1223432, Registrazione Tribunale di Torino Nel 6 agosto 1876 la linea viene portata fino a Lanzo Torinese alla presenza del presidente del Consiglio dei ministri Depretis e di Don Bosco, nel cui collegio salesiano ha luogo il rinfresco per le autorità. Rimase nel cassetto il progetto di una stazione completamente nuova alla Crocetta fra via Caboto e via Cristoforo Colombo. Appunti sulla storia della linea ferroviaria Torino-Genova (1845-1853) La linea ferroviaria Torino-Genova, arteria fondamentale per collegare la capitale del regno di Sardegna con il suo porto sul mar Ligure toando lungo il suo tragitto le ittà di Asti e di Alessandria, fu realizzata nellaro Il progetto prevedeva di collegare direttamente le due ferrovie con una bretella tra Volpiano, Leinì e Borgaro, elettrificando la Canavesana e unificando le due gestioni, ma non fu mai realizzato. All'uscita nord del nuovo tunnel fu costruita ex novo la stazione di Rigola-Stadio, a servizio del nuovo stadio e del quartiere circostante. Pochi sanno che prima ne esisteva una più antica, collocata sempre in piazza Statuto, ma dietro al monumento che celebra il Traforo del Frejus. RICCADONNA PERIODICI. Negli anni '80 il tratto torinese, che cento anni prima era in aperta campagna, si svolgeva in superficie attraverso quartieri completamente urbanizzati, creando notevoli problemi. Permane l'isolamento della linea da qualsiasi altra linea ferroviaria italiana a causa dei lavori di interramento ferroviario sotto il capoluogo. tipografialapiazza.it. controlla il passato. IT88Q0301503200000003578750 Mostra di più » Ferrovia Trento-Venezia La ferrovia Trento-Venezia o ferrovia della Valsugana è una linea ferroviaria di proprietà statale che unisce il capoluogo di Trento, in Trentino-Alto Adige, a Mestre, in … Il tanto agognato servizio diretto, per il quale erano stati spesi dal 1987 al 2001 centinaia di miliardi di lire, fu quindi istituito solo durante le Olimpiadi invernali di Torino 2006, dal 9 al 27 febbraio 2006; 18 coppie orarie, con rinforzi semiorari, percorsero la tratta Caselle Aeroporto-Torino Lingotto in 30 minuti fermando solo a Torino Dora e Torino Porta Susa, usando i primi 10 nuovi Minuetti TTR appena consegnati sui 19 previsti. Nel 1967 venne inoltre costruito un raccordo che, staccandosi poco oltre la stazione di Madonna di Campagna, conduceva al Mattatoio Comunale di via Traves. Paolo Patrito, Concept & Web Design Il carattere frammentario delle diverse piccole reti sorte in seguito nei vari Stati italiani rese più difficile l’unificazione della rete nazionale dopo la proclamazione del regno d’Italia (1860). Fu smantellata pochi anni dopo, essendo non più raccordabile con la ferrovia centrale di Torino, abbassata nel trincerone di corso Castelfidardo nel 1927. Questo raccordo verrà dismesso il 5 febbraio 1968 e smantellato a pezzi fino al 1985[6]. info@torinostoria.com Intestazione Questa tratta ferroviaria è rimasta in funzione, come mezzo di trasporto pubblico, fino al 2012 quando si decise di sopprimerla e rimpiazzarla con delle corse in autobus sostitutivi. Tuttavia, nonostante i tre anni e mezzo di fermo, non fu realizzato il collegamento aeroportuale e nemmeno risolto il problema dell'attraversamento a raso del centro abitato di Caselle. La ferrovia Torino-Ceres è una linea ferroviaria regionale della città metropolitana di Torino che collega il capoluogo piemontese a Ceres passando per l'Aeroporto di Caselle, la Reggia di Venaria e le Valli di Lanzo; fu aperta per tratti successivi dal 1868 al 1916. Dopo altre lunghe discussioni, nell'aprile 1999 iniziò una seconda grande fase di lavori, con l'interramento in sede del tratto interno all'abitato di Caselle e la realizzazione della stazione a quattro binari di Caselle Aeroporto[20]. Sono sorprendentemente conservate nel cortile di un grande isolato residenziale fra corso Vittorio Emanuele II […], Contatti Treno merci sulla Torino-Genova, anni 1920 La ferrovia nacque per volere del Governo sabaudo che ne finanziò interamente la costruzione (Regie Lettere Patenti № 443). Tuttavia, il servizio per queste fermate fu sempre sporadico, limitandosi a un paio di treni al giorno negli orari degli operai e a qualche evento speciale[13]. Della ferrovia Torino-Genova da Novi a Sampierdarena, considerando l'epoca in cui fu costruita, nella quale l'arte ferroviaria muoveva i primi suoi passi, fu veramente un'opera colossale. Academia.edu is a platform for academics to share research papers. n° 11/2015, Coordinatore del sito Torino Storia Per ospitare il restante tratto urbano, lungo le vie Stradella, Cesalpino e Badini Confalonieri, fu costruito un nuovo tunnel interrato, inclusa una nuova stazione di Madonna di Campagna sotterranea al posto di quella vecchia in superficie; sopra il tratto centrale del tunnel venne costruita una nuova passeggiata pedonale denominata "Spina Reale". Un'ulteriore riorganizzazione avvenne il 1º luglio 1965 con l'istituzione a Torino del Secondo Battaglione Genio Ferrovieri (Esercizio), comprendente la Prima Compagnia Addestramento e la Seconda Compagnia Esercizio con sede a Chivasso, alla quale vennero affidati il deposito locomotive, il personale viaggiante e le stazioni ferroviarie da Chivasso, esclusa, ad Aosta. Storia I primi studi per la costruzione di due collegamenti ferroviari fra Cuneo, Saluzzo e Mondovì furono realizzati precedentemente al 1855, ed il secondo fu altresì inserito nell'ambito dello stanziamento previsto con legge del maggio 1865, successivamente alla quale la stessa deputazione provinciale si era detta disposta a farsi carico dell'intero importo necessario. Caselle e dall’Allianz Stadium, sarà collegata direttamente con il centro di Torino (stazione di Porta Susa) e la stazione Lingotto e quindi direttamente connessa alle 85 stazioni del Sistema Ferroviario Metropolitano con evidenti ricadute positive sul Verta del 1868, l'è in Piemont e l'è de proprietà de GTT. Per ripristinare il collegamento col passante e il servizio diretto per l'aeroporto, nel 2009 si decise dunque di investire oltre 160 milioni di euro per collegare le stazioni di Torino Rebaudengo e Rigola-Stadio con un nuovo tunnel sotterraneo sotto corso Grosseto, di quasi tre chilometri di lunghezza, abbandonando quello costruito sotto via Stradella[24]. Il progetto per una ferrovia che unisse Pinerolo a Torino prese forma nella primavera del 1845 con la costituzione di una società promotrice per la sua costruzione. I lavori hanno preso il via nell'ottobre 2017[25] e sono in corso. Infine, fu demolita e ricostruita la stazione di Venaria per permettere il raddoppio del binario. Più in periferia vi furono raccordi per le Officine Savigliano di corso Mortara e per le Ferriere FIAT[7], nell'area della stazione Dora. Nel corso degli anni '90 la SATTI cercò di promuovere il progetto di prolungamento della linea in sotterranea attraverso il centro di Torino, con stazioni a Porta Palazzo, piazza Castello e Porta Nuova, ma l'ambiziosa idea non vide mai la luce[19]. Di Diego Vaschetto La ferrovia Torino-Genova, realizzata negli anni «caldi» segnati dalle guerre d’Indipendenza, portò nel Nordovest quello spirito «positivo» che già si respirava in Europa. L’ottocentesca ferrovia militare di corso Matteotti Pubblicato il 25 Gennaio 2015 (7 Ottobre 2019) di Torino Storia Rivelazione dalle immagini satellitari: una porzione del corridoio attraversato dai treni fino agli anni Venti del Novecento si osserva ancora nel cortile di un grande caseggiato di corso Vittorio Emanuele. Nel 1967 con Decreto Ministeriale la gestione commissariale divenne definitiva e il 1 aprile 1981 la linea passò in gestione alla SATTI[14]. Tutta la linea, nel 2020, risulta essere senza la copertura dell'SCMT per il controllo della marcia dei treni. Riccadonna Periodici Srl