Il centravanti biancoceleste non ha segnato nelle ultime due gare ma guida la classifica con 50 punti Secondo i giornali, Toni in quell’estate cerca di strappare al Palermo aumento di ingaggio senza successo, probabilmente perché il DS Rino Foschi non crede sia in grado di ripetersi un altro anno, ma forse alla base della sua irrequietezza c’è anche la volontà di avvicinarsi alla sua Pavullo, un comune in provincia di Modena. Ho voglia di crescere e di migliorare». Il numero 30 segna infatti in tutti i modi: di destro, di sinistro e di testa. Ora è ufficiale: Ciro Immobile vince la Scarpa d’Oro 2020. Toni era anche abile a sfruttare le zone grigie del regolamento, accendendo diverse polemiche. 10 gol di Toni che fanno venire le lacrime agli occhi. RTI spa, Gruppo Mediaset – Sede legale: 00187 Roma Largo del Nazareno 8 – Cap. Certo, è un candidato credibile per la spedizione azzurra ai Mondiali del 2006, ma in quel momento sembra utopistico considerarlo un titolare. La sua prolificità impressiona almeno quanto la sua profondità di repertorio. Tutto questo ovviamente con il suo stile, e cioè nella maniera più scomposta e sgraziata possibile – ingobbendosi sulla palla, sbracciando e allargando la gamba dal lato in cui voleva andare (o in alternativa toccandola con l’esterno) per guadagnare spazio. Ciro Immobile sarà il vincitore della Scarpa d’Oro 2020, visto che Cristiano Ronaldo non potrà compromettere il suo primato non essendo convocato per la sfida contro la Roma. Giocatore che ha segnato più gol di testa nella storia della Serie A (48 reti). Un esempio di soluzione creativa: Toni ricicla un assist troppo arretrato di Jorgensen con un sinistro in avvitamento mentre corre all’indietro e perde l’equilibrio. A Chi vuol essere milionario? Rosalinda Cannavò e Dayane Mello, la fine di un'amicizia? Ricordo della stagione in cui divenne il primo italiano a vincere la Scarpa d’oro. Ogni gesto era costruito, frutto di un processo di apprendimento costante. Ciro Immobile si prende la Scarpa d'Oro. Il 13 gennaio 2014 vince il suo secondo Pallone d'oro in carriera, primo Pallone d'oro FIFA per il portoghese. Nei casi in cui non sbagliava il primo controllo, l’attaccante viola non giocava solo di sponda ma riusciva anche a girarsi con l’uomo vicino, che sfruttava per fare perno, per puntare da solo l’area avversaria. Anche per questo la rosa viene rivoluzionata, mantenendo soltanto 5 titolari della stagione precedente: e cioè Dainelli e Ujfalusi in difesa, Jorgensen a centrocampo e Pazzini e Bojinov in attacco.   Â. Forse è per questo che negli stop e nella conduzione può commettere errori grossolani – anche perché di base è a disagio nel gestire la palla, soprattutto lontano dall’area – però in quel 2005/06 in cui tutto gli gira bene anche gli errori si trasformano a volte in un’opportunità per un compagno. Già da questo dato si intuisce la centralità dell’attaccante modenese nel 4-4-2 di Prandelli: il numero 30 è il fulcro di una fase offensiva basata principalmente sui lanci lunghi per le punte, abili a favorire la risalita della palla e a, con il centrale, con l’obiettivo di portarlo fuori posizione.Â, Le punte si connettono a loro volta con gli esterni, cioè Fiore a destra e Jorgensen a sinistra, i due fantasisti da 13 gol complessivi chiamati a creare superiorità numerica e occupare, Toni parte subito a razzo: segna in 11 delle prime 13 giornate, realizzando 16 gol. A fine allenamento faccio del lavoro supplementare per migliorare elevazione e scelta di tempo. In quel periodo la Gazzetta dello Sport parla addirittura di una cospicua offerta del Barcellona, che vorrebbe offrirgli il doppio dell’ingaggio percepito in Toscana. Toni sembra sproporzionato rispetto agli avversari, ma anche rispetto a un campo da calcio: l’area sembra uno spazio troppo angusto per lui e si muove nello stretto spostando i difensori come una persona che si fa largo tra la folla per non perdere un autobus che sta per partire. Ciro Immobile è il terzo italiano a vincere la Scarpa d’Oro dopo Luca Toni nel 2006 e Francesco Totti nel 2007. È il primo italiano dal 2007 a riuscirci. Ne farà solo uno, che però permette alla Fiorentina di vincere e conquistare i play-off di Champions League (un traguardo cancellato poi da “Calciopoli”), al termine di un testa a testa per il quarto posto con la Roma durato tutto il girone di ritorno. Nel suo calcio non sembrava esserci nulla di naturale. “Chi è stato il primo calciatore italiano a vincere la Scarpa d’Oro?”. Ora non gli resta che raggiungere l'ultimo obiettivo: appaiare o magari superare Higuain e il suo record di 36 marcature (stabilito nel 2015-16). Un po’ come i personaggi dei videogame acquisiscono abilità ed esperienza livello dopo livello, la sua carriera ha rappresentato una tensione continua al miglioramento, al punto che negli ultimi anni i suoi gesti sembravano più puliti e lineari. «Sono alto di statura», ha raccontato nel 2001, «Ma devo migliorare nel colpo di testa. Quell’annata rappresenta il grande trampolino di lancio della sua carriera: Toni sarà il centravanti della Nazionale campione del mondo in Germania e nel 2007 si trasferirà al Bayern Monaco. Ogni gesto era costruito, frutto di un processo di apprendimento costante. Il bomber partenopeo è anche il primo giocatore non militante in Premier League o in Liga ad assicurarsi questo riconoscimento dal 2008. La carriera del fratello di Diego Maradona. TUTTE LE ULTIME NOTIZIE SU MEDIASET PLAY MAGAZINE, Scopriamo chi sono i concorrenti finiti in nomination nella puntata di lunedì 28 dicembre, Al GF Vip, l'amicizia tra Dayane Mello e Rosalinda Cannavò sembra essere in crisi dopo alcune affermazioni della modella, Scopriamo chi è l'eliminato della puntata del 28 dicembre del Grande Fratello Vip, Tensione alta nello studio del Grande Fratello tra Elisabetta Gregoraci e Antonella Elia. Il numero 30 segna infatti in tutti i modi: di destro, di sinistro e di testa. Il 13 gennaio 2014 vince il suo secondo Pallone d'oro in carriera, primo Pallone d'oro FIFA per il portoghese. Cross a ripetizione e io mi avvento. vers. FIFA FOOTBALL AWARS - Le candidature per il FIFA Football Awards non sono più un segreto. Soltanto altri due italiani erano riusciti a vincere la Scarpa d'Oro nella storia: due campioni del mondo come Luca Toni e Francesco Totti. GF Vip, l'eliminato della puntata del 28 dicembre, Lo scontro tra Elisabetta Gregoraci e Antonella Elia, Copyright © 1999-2020 RTI S.p.A. Business Digital – P.Iva 03976881007 – Tutti i diritti riservati – Per la pubblicità Mediamond S.p.a. Storia di una cessione che scatenò rivolte di piazza. La stagione del 1986/87 passò alla storia della Scarpa d’Oro come la beffa di Rodion Camataru, che si aggiudicò in un primo momento il trofeo, poi ritiratogli dopo che France Football scoprì che le ultime gare del campionato rumeno erano state addomesticate per favorire la caterve di reti del centravanti della Dinamo Bucarest. Questi ultimi si alterneranno al fianco di Toni, l’unico punto fisso in attacco, che infatti sarà titolare in tutte e 38 le partite e verrà sostituito soltanto in 7 occasioni. Il primo nel 2006, il secondo nel 2007. Ma chi è stato il primo calciatore italiano a conquistare il trofeo? Calciatore più anziano ad aver vinto la classifica marcatori della Serie A (38 anni). Nell’estate del 2005 Luca Toni ha infatti già 28 anni e viene da 50 gol in due campionati con il Palermo, 30 in B, poi 20 in A. L’anno precedente ha esordito in Nazionale, trovando la rete alla sua seconda presenza, dopo appena 11 minuti dal suo ingresso in campo. Alla fine del 2005 Toni incappa in una serie di 5 gare senza gol e dopo l’1-1 in casa della Reggina Prandelli, Quando prende posizione sulle palle alte o decide di attaccare un determinato spazioÂ, Forse è per questo che negli stop e nella conduzione può commettere errori grossolani – anche perché di base è a disagio nel gestire la palla, soprattutto lontano dall’area – però in quel 2005/06 in cui tutto gli gira bene anche gli errori, In quell’annata, insomma, riesce a piegare la realtà alla propria volontà in qualsiasi modo, tanto che a fine 2005 la sua convocazione ai Mondiali dell’anno seguente non è più in discussione (anche perché da settembre è diventato titolare in pianta stabile). si parla di sport e in particolar modo di calcio, con il concorrente Valerio Liprandi alle prese con una domanda legata alla Scarpa d'Oro. Il 29 agosto 2012 vince la Supercoppa di Spagna. Toni, di certo, non era un giocatore elegante, e anzi spesso sembrava inciampare sugli avversari – e non è un caso che a Roma lo chiamavano l’intruppone. Grande soddisfazione per il calcio italiano e per Ciro Immobile in particolare: il centravanti della Lazio è difatti il vincitore della Scarpa d’Oro 2020 in qualità di calciatore più prolifico d’Europa nella stagione che sta per concludersi. Cross a ripetizione e io mi avvento. € 500.000.007,00 int. Ora Cristiano ha davanti a sé (come Immobile) altre 4 partite in cui può ben aumentare il numero dei suoi goal e vincere la “Scarpa d’oro” Allo stesso tempo, Cristiano è diventato il primo giocatore a segnare 50 gol in Serie A (Italia), La Liga (Spagna) e Premier League (Inghilterra) in tutte le competizioni. Il 24 maggio 2014 il Real si impone 4-1 in finale di Champions contro l'Atletico Madrid, vincendo la decima Coppa dei Campioni della sua storia. Ma chi vinse il premio prima di lui? Gli ultimi soldi dell’Adidas. Immobile vince la Scarpa d’ORO Ciro Immobile è il vincitore della Scarpa d’ORO edizione 2019-2020. Persino il gol più bello del suo campionato è preceduto da una preparazione macchinosa: riceve palla sul centro-sinistra, si libera di Zanchi e D’Agostino grazie a un’efficace sterzata sul destro, ma porta avanti la sfera con l’interno come se trascinasse una palla medica. Toni parte subito a razzo: segna in 11 delle prime 13 giornate, realizzando 16 gol. L’attaccante però ribalta completamente la prospettiva: «Credo che se gli arbitri mi studiassero bene capirebbero che sono più i falli che subisco di quelli che faccio». In questo goffo colpo di tacco al Torino con il destro, invece, la palla sbatte sulla gamba sinistra (e senza quella deviazione fortuita non sarebbe entrata). Grazie a un filotto da 8 reti negli ultimi 10 turni, Toni ha toccato quota 30 gol, il primo giocatore a riuscirci dal 1959, anno in cui Angelillo ne segnò 33. La Scarpa d'Oro prevede che i primi cinque campionati d'Europa (Premier, Serie A, Liga, Bundesliga e Ligue 1) abbiano un coefficente di 2 punti, da moltiplicare per i goal segnati. La sua prolificità impressiona almeno quanto la sua profondità di repertorio. Toni non eccelleva in nessun fondamentale al di fuori del colpo di testa, eppure in area era un finalizzatore completo, capace di soluzioni creative e tutt’altro che banali: il suo piede debole, il sinistro, era praticamente al livello del destro e nonostante la struttura fisica possedeva una buona elasticità, che ne esaltava la reattività nel gioco acrobatico (a proposito: qui trovate il gol più bello dell’anno, annullato per fuorigioco).Â. Il primo è stato dunque lui, l’oriundo Omar Sivori. L’ultimo italiano a vincere la Scarpa d’Oro fu Francesco Totti, nel 2006-07. Ci è voluto il ritorno nel 2012 alla Fiorentina, a 35 anni, per farlo tornare a essere un fattore in Serie A. Toni, però, non riesce a imporsi tra i titolari e allora l’estate successiva si trasferisce al Verona: in Veneto si rende protagonista di un triennio oltre ogni aspettativa, da 51 reti in 100 partite più il titolo di capocannoniere nel 2015, diventando a 38 anni il più vecchio capocannoniere della storia della Serie A. Si ritira nel 2016 a quasi 39 anni con 324 gol, una coppa del mondo, una scarpa d’oro e due titoli nazionali. Un’esperienza che racconta le contraddizioni del nostro calcio. Il primo giocatore italiano in assoluto a conquistare questo riconoscimento è stato Luca Toni, che nel 2005/06 ha totalizzato 31 gol e quindi, ai fini della classifica per la Scarpa d’oro, 62 punti. Ciro Immobile è il terzo italiano a vincere la Scarpa d'Oro dopo Totti (2006-07) e Toni (2005-2006). In quell’annata, insomma, riesce a piegare la realtà alla propria volontà in qualsiasi modo, tanto che a fine 2005 la sua convocazione ai Mondiali dell’anno seguente non è più in discussione (anche perché da settembre è diventato titolare in pianta stabile). Due giocatori a modo loro fondamentali nel gioco di Pioli. Il 29 agosto 2012 vince la Supercoppa di Spagna. Ricevi "Stili di gioco" direttamente nel tuo inbox. Nella stagione 2005-06 la vittoria è andata a Luca Toni , che con la maglia della Fiorentina mette a segno ben 31 reti. Quando prende posizione sulle palle alte o decide di attaccare un determinato spazio è quasi impossibile contrastarlo, un po’ come Gulliver in mezzo a tanti lillipuziani che provano a contendergli palla. Ha collaborato con la redazione sportiva de “Il Corriere Romagna” e sogna vanamente di vedere un giorno il Rimini in Serie A. Gli attaccanti sanno dialogare e spartirsi gli spazi, mostrando buona mobilità e dinamismo. Gian Marco Porcellini è nato nel 1990 e vive in provincia di Rimini. Poi Messi, Suarez, Ronaldo, Forlan (che aveva vinto nel 2005). In quel periodo la Gazzetta dello Sport, Nel suo calcio non sembrava esserci nulla di naturale. L'anno successivo è ancora l'Italia protagonista, grazie alla straordinaria annata di Francesco Totti , … Per uno scherzo del destino ci proverà proprio a Napoli per ritagliarsi un pezzo di storia della Serie A. A segno anche contro il Napoli all'ultima di campionato, l'attaccante della Lazio è il re dei bomber europei 2019-2020. E questo gli consente di entrare in corsa p… 3 mesi fa Ciro immobile può vincere la scarpa d'oro ? È Ciro Immobile a riportare il premio nello Stivale, l'ultima volta era stato Totti a trionfare nella stagione 2006/2007. In quanti avrebbero pensato a chiudere l’azione con un tiro in quel frangente? Il cammino è appena iniziato, ma l’attaccante della Lazio e della Nazionale ha tutte le carte in regola per far sognare i suoi tifosi. Soc. Nonostante fosse il giocatore di movimento più alto del campionato con i suoi 196 centimetri, infatti, Toni aveva una capacità unica di proteggere palla e aprirsi il campo in spazi congestionati, unita a una mobilità sorprendente per una persona con quel fisico. Condividi: Com’è noto, la Scarpa d’Oro è un trofeo assegnato dall’European Sports Media, un’associazione europea di pubblicazioni sul calcio, assegnato al miglior marcatore in Europa fin dal 1968. Certo, Toni rappresenta la punta di diamante di un progetto ambizioso che comprende, tra gli altri, gli arrivi di Frey, Fiore e Prandelli in panchina, ma nella stagione precedente, la prima in A dopo il fallimento del 2002, la squadra dei Della Valle si è salvata a fatica. Nella stagione 2005-06 la vittoria è andata a Luca Toni, che con la maglia della Fiorentina mette a segno ben 31 reti. Dal 1996/97 non viene più preso in esame solo il semplice numero di gol: il dato viene infatti moltiplicato per un coefficiente di difficoltà pari a 2 per i primi 5 campionati del ranking UEFA (cioè Liga, Bundesliga, Premier League, Serie A e Ligue 1), 1,5 per i campionati dal 6° al 22° posto e 1 per tutti gli altri. Difficile dire che avesse più talento degli attaccanti che hanno segnato la Serie A nel suo stesso periodo, se per talento intendiamo l’eleganza. Erano proprio le imperfezioni tecniche di Toni a renderlo così imprevedibile da leggere, dato che a ogni tocco di palla poteva inventare un’azione irreale come incespicare malamente. Ci è voluto il ritorno nel 2012. Toni è riuscito a migliorare anche sui rigori: se nel 2005/06 ne ha sbagliati 3 su 5, di cui tre consecutivi dopo i due segnati nella prima parte di campionato a Sampdoria e Roma, nel triennio al Verona (2013/16) ne ha realizzati ben 9 su 12. Un po’ come i personaggi dei videogame acquisiscono abilità ed esperienza livello dopo livello, la sua carriera ha rappresentato una tensione continua al miglioramento, al punto che negli ultimi anni i suoi gesti sembravano più puliti e lineari. Quella stagione si è chiusa in bellezza. Un’annata incredibile per il centravanti della Fiorentina, probabilmente la migliore della sua carriera, che gli ha consentito di uscire dalla dimensione del bomber di provincia e consacrarsi a 29 anni come un profilo di caratura internazionale. Una delle migliori azioni del suo campionato. Cristiano Ronaldo non giocherà contro la Roma: l’attaccante della Lazio non ha più avversari. Con i suoi 36 gol in campionato Ciro immobile è il vincitore della Scarpa d'Oro 2019-20. Nel corso degli anni il suo repertorio è cresciuto in termini qualitativi ma anche quantitativi: davanti al portiere ha acquisito sempre più confidenza con l’esterno destro per incrociare il tiro sul secondo palo, mentre con il sinistro preferiva l’interno piede. Per Toni, insomma, il contenuto tecnico sembra inversamente proporzionale alla forma. Top 8 contendenti per la "scarpa D'Oro" -2020: Alla fine del 2005 Toni incappa in una serie di 5 gare senza gol e dopo l’1-1 in casa della Reggina Prandelli rilancia la questione, chiedendo maggior tutela per il suo giocatore. Alla quarta giornata sigla una doppietta all’Udinese di notevole fattura – soprattutto, È un tema che si continua a dibattere per tutta la stagione. È un tema che si continua a dibattere per tutta la stagione. Il centrocampista che ha cambiato il volto della squadra di Mourinho. I bianconeri hanno faticato ad adattarsi all’uomo in meno. Il gol nei cinque principali campionati europei è stimato in due punti, dal sesto al 21 ° campionato nella classifica UEFA-a 1,5 punti, il resto - a 1 punto. La sua fisicità sembra fuori scala rispetto alla Serie A.  alla Fiorentina, a 35 anni, per farlo tornare a essere un fattore in Serie A. Toni, però, non riesce a imporsi tra i titolari e allora l’estate successiva si trasferisce al Verona: in Veneto si rende protagonista di un triennio oltre ogni aspettativa, da 51 reti in 100 partite più il titolo di capocannoniere nel 2015, diventando a 38 anni il più vecchio capocannoniere della storia della Serie A. Si ritira nel 2016 a quasi 39 anni con 324 gol, una coppa del mondo, una scarpa d’oro e due titoli nazionali.  «Ma devo migliorare nel colpo di testa. Da notare la velocità di esecuzione dei suoi gesti. [senza fonte] Nel Brescia Nel corso degli anni il suo repertorio è cresciuto in termini qualitativi ma anche quantitativi: davanti al portiere ha acquisito sempre più confidenza con l’esterno destro per incrociare il tiro sul secondo palo, mentre con il sinistro preferiva l’interno piede. È stata questa una delle domande poste al concorrente in gara stasera a “Chi vuol essere millionario?“, il quiz show di Canale 5 condotto da Gerry Scotti. Un premio ambitissimo che ha recentemente visto protagonista Ciro Immobile, il centravanti della Lazio. Indirizzare un risultato che conviene a entrambe le squadre è una pratica antica. Si tratta di un riconoscimento individuale conferito al giocatore che, durante la stagione calcistica europea, ha raggiunto il punteggio più alto calcolando il numero delle reti messe a segno per il coefficiente di difficoltà del campionato stesso. Soltanto altri due italiani erano riusciti a vincere la Scarpa d'Oro nella storia: due campioni del mondo come Luca Toni e Francesco Totti. Le punte più incisive dell’ultimo quarto di stagione. In Germania si impone in campo, grazie a 58 gol e 25 assist in due anni e mezzo, e diventa anche un piccolo fenomeno culturale, grazie alla hit “Numero uno” di Matze Knop, a riprova di come anche fuori dall’Italia venisse considerato, tra il serio e il faceto, un personaggio di culto. Nella disputa per la ricompensa, i gol segnati del calciatore vengono moltiplicati per il coefficiente del campionato. Poi, però, diventa italiano d’adozione e successivamente veste anche la maglia azzurra, collezionando 9 presenze e segnando 8 gol. Ricordo della stagione in cui divenne il primo italiano a vincere la Scarpa d’oro. Il 24 maggio 2014 il Real si impone 4-1 in finale di Champions contro l'Atletico Madrid, vincendo la decima Coppa dei Campioni della sua storia. Il primo nel 2006, il secondo nel 2007. Per eguagliarlo, l’attaccante modenese avrebbe avuto bisogno di una tripletta nell’ultima giornata con il Chievo. Alla fine il club rosanero dovrà accontentarsi degli 11 milioni scarsi della Fiorentina (a conferma di quanto nel campionato italiano in Toni ci credessero in pochi) mentre Toni verrà marchiato a fuoco per la sua scelta da una parte del tifo palermitano, che non gli risparmierà una valanga di fischi al ritorno al Barbera. Già da questo dato si intuisce la centralità dell’attaccante modenese nel 4-4-2 di Prandelli: il numero 30 è il fulcro di una fase offensiva basata principalmente sui lanci lunghi per le punte, abili a favorire la risalita della palla e a combinare tra loro. Non parlo solo dell’altezza, o della forza – il campionato italiano era più che abituato a prime punte forti fisicamente – il fatto è che Toni utilizzava il corpo in maniera unica. In realtà, però, rimane sempre un po’ ai margini della Nazionale, giocando titolare solo nelle amichevoli. Ricordo di uno dei più grandi di sempre. Il primo calciatore a vincere la Scarpa d'Oro in base alle nuove regole è stato Ronaldo, che ha lasciato il calcio pochi mesi fa. Chi l’avrebbe mai detto che proprio Ciro Immobile sarebbe stato la sorpresa di questa Scarpa d’Oro 2020. Erano ben 13 anni che il premio non veniva consegnato ad un calciatore italiano e questo calciatore fu Francesco Totti, premiato nella stagione 2006/07 (con 26 reti in campionato).  Toni, in effetti, sapeva risolvere situazioni statiche mettendosi in proprio, ma era capace anche di attaccare la profondità e, La carriera di Toni si è arenata improvvisamente allo stesso modo in cui è sembrata esplodere. Nell’anno degli Europei, il “Ciro” Nazionale sogna di riportare in Italia anche questo trofeo. a un sinistro straordinario, sa proteggere il pallone come pochi ed ha il senso del gol». E lo ha fatto in grande stile, propiziando il trionfo dell’Atalanta sulla Roma. Sempre più lampante, vorticosa e psichedelica. Anche contro la Juventus, il “Papu” ha mostrato qualità uniche tra i bergamaschi. Ho voglia di crescere e di migliorare». La Scarpa D'Oro, Ciro Immobile , è stato escluso dalle liste.Al suo posto Robert Lewandowski , battuto proprio da Immobile nella corsa al riconoscimento come bomber più prolifico d'Europa. Lo stesso Toni riceve spesso in posizione decentrata, isolandosi con il centrale, con l’obiettivo di portarlo fuori posizione.Â, L’azione che porta al gol di Toni contro il Cagliari: Pazzini svuota l’area e Toni, imbeccato da Fiore, attacca lo spazio liberato dal compagno. Il primo nel 2006, il secondo nel 2007. Persino il colpo di testa, il suo pezzo forte, è un aspetto del suo gioco che ha sgrezzato con gli anni, migliorando nell’esecuzione del gesto e nel tempismo. In questo modo andiamo in seria difficoltà. La Fiorentina di Prandelli sovraccarica le catene laterali allo scopo di esaltare i propri esterni, in particolare un grande crossatore come Pasqual (che avrà forse la sua miglior stagione di sempre), ma soprattutto le caratteristiche degli attaccanti. Primo calciatore italiano a vincere la Scarpa d'oro, eguagliato da Francesco Totti e Ciro Immobile. Ritorna il Classificone, la rubrica più amata de l’Ultimo Uomo. «. Scarpa d’oro, Immobile sempre in testa davanti a Lewandowski e CR7. La pandemia non ha colpito solo la Serie A di calcio. Per Prandelli costituisce quindi una facile scorciatoia attraverso cui risalire il campo. Nei casi in cui non sbagliava il primo controllo, l’attaccante viola non giocava solo di sponda ma riusciva anche a, Toni era anche abile a sfruttare le zone grigie del regolamento, accendendo diverse polemiche. I migliori ritorni di Ballardini sulla panchina del Genoa, La sorprendente efficienza di Calabria e Saelemaekers, Gomez è ancora insostituibile per l’Atalanta, Non è mai esistito un difensore come Paolo Maldini, I timori per il futuro della pallavolo in Italia, Quando Fernando Torres era Fernando Torres, Quando Maradona ha provato a rifare Napoli a Siviglia, Come Hojbjerg ha trasformato il Tottenham, I migliori ingressi di Eriksen negli ultimi minuti, Le molte partite dentro Juventus-Fiorentina, Gabriel Omar Batistuta, fragile e invincibile, I migliori colpitori di testa (2000-2020). Che nella giornata di venerdì ha ospitato a Caira Gianni Rivera : il primo calciatore italiano a vincere il Pallone d'Oro nel 1969. Nel 2005/06 ha siglato lo stesso numero di gol di destro e di testa, 12, e i rimanenti 7 di sinistro, un rapporto similare anche su scala più ampia rispetto ai suoi 157 gol in A: 64 li ha fatti col destro, 48 col sinistro e 45 di testa. La sorpresa più divertente di questa Serie A. Davide Ballardini e la panchina del Genoa sembrano incatenati l’uno all’altro. Ogni volta che lo chiamiamo in causa però l’arbitro interrompe l’azione». Non parlo solo dell’altezza, o della forza – il campionato italiano era più che abituato a prime punte forti fisicamente – il fatto è che Toni utilizzava il corpo in maniera unica. A fine allenamento faccio del lavoro supplementare per migliorare elevazione e scelta di tempo. La società di Zamparini, comunque, sembra già dell’idea di doverlo sostituire: mentre fissa a 15 milioni il prezzo dell’attaccante emiliano, tratta i più giovani Caracciolo e Makinwa, che dovrebbero sostituirlo in seguito.