Perché non esisteesperienza umana che il melodramma non abbiagià raccontato. Altro che precedenza a sanitari e anziani, Scuole aperte, economia chiusa. Delitto incluso. Leggete, e se vi piace quello che scrivo, lodate; altrimenti, cambiate canale. Ma anche i più scettici devono fare i conti con la statistica: nel suo mestiere è bravissimo. Era ora, anche per me, di cedere al fascino dell’eroe ricorrente. però mai stucchevole. Il dovere di informare il diritto ad essere informati. Leggete, e se vi piace quello che scrivo, lodate; altrimenti, cambiate canale. La passione per l’opera lirica. L’opera resta ancora oggi l’ultimo, prezioso dono dell’Italia al mondo. Le melodie immortali di Verdi e di Puccini, accanto ai gioielli della Magna Grecia, all’architettura dell’antica Roma, alla poesia di Dante, all’arte rinascimentale, rappresentano il cuore prezioso e inalterabile del nostro Paese, la Grande Bellezza che dobbiamo riprendere a indossare con l’orgoglio che merita. Del resto, nessuno si sognerebbe di chiedere a un architetto se scrive perché i palazzi gli vengono storti, a un chirurgo se intende emendarsi per aver dimenticato una pinza nella pancia del paziente. Un caso per Manrico Spinori: Un tipo eccentrico, così viene definito da chi lo conosce, il Pm Manrico Spinori della Rocca, Rick per gli amici, gentiluomo di antiche origini nobiliari, affascinante, un po' donnaiolo e con una madre ludopatica.Ma anche i più scettici devono fare i conti con la statistica: nel suo mestiere è bravissimo. inaugura una trilogia (per il momento). Magistrato in Roma, melomane incallito, Manrico Spinori della Rocca risolve i casi ascoltando l’opera lirica. Un caso per Manrico Spinori Un tipo eccentrico, cosí viene definito da chi lo conosce, il Pm Manrico Spinori della Rocca, Rick per gli amici, gentiluomo di antiche origini nobiliari, affascinante, un po' donnaiolo e con una madre ludopatica. Quando se ne vede comparire davanti uno, Manrico lo fulmina col telecomando. Un caso per Manrico Spinori [De Cataldo, Giancarlo] on Amazon.com.au. Se una madre eccentrica e ludopatica non si fosse giocata i beni di famiglia, non avrebbe nemmeno avuto bisogno di lavorare. Il suo nome era Manrico Spinori, sostituto procuratore della Repubblica in Roma. Io sono il castigo. Ripamonti (Centro Astalli): “nei Balcani si rischia la catastrofe umanitaria”, “I brevetti di vaccini e farmaci, ottenuti con il denaro pubblico, non devono essere privatizzati”. Un po’ eccentrico, serafico, melòmane incallito, non si scompone mai, un po’ sciupafemmine, di origini nobiliari, di mezza età, con una madre ludopatica oramai un po’ rimbambita che ha sperperato al gioco la propria ricchezza. Contatta la Libreria Gulliver (011 352678 | Facebook) per avere la tua copia firmata!. Delitto incluso. Io sono il castigo inaugura una trilogia (per il momento). Alto, naturalmente elegante. Un tipo eccentrico, così viene definito da chi lo conosce, il Pm Manrico Spinori della Rocca, Rick per gli amici. Se una madre eccentrica e ludopatica non si fosse giocata i beni di famiglia, non avrebbe nemmeno avuto bisogno di lavorare. Il secondo romanzo è in scrittura, il terzo già abbozzato. Come amava quell’opera…. Poi qualche istituzione (vedi l’Opera di Roma) si è fatta più accogliente, o forse sono cambiato io, o forse, chissà, la passione è sbocciata su entrambi i fronti. Di quelli che le donne corteggiano. Da bambino, in certe magiche serate estive, sull’aia di una rustica casetta, circondato da zii, cani e cuginetti, mi addormentavo ascoltando da una vecchia radio La cavalleria rusticana o la Butterfly. Il suo nome era Manrico Spinori, sostituto procuratore della Repubblica in Roma. Il primo protagonista seriale uscito dalla penna di Giancarlo De Cataldo. Non ha mai avuto necessità di «scendere in lizza» perché gli è stato da subito spiegato che tutto gli era dovuto. Manrico Leopoldo Costante Severo Fruttuoso Spinori della Rocca dei conti Albis e Santa Gioconda (questo il suo vero lunghissimo nome) ritorna, come da … Ma anche i più scettici devono fare i conti con la statistica: nel suo mestiere è … Manrico Leopoldo Costante Severo Fortunato Fruttuoso Spinori della Rocca dei conti Albis e Santa Gioconda stavolta indaga sul palazzinaro … De Luca invece è stato il primo a mettersi al sicuro del covid19 con il vaccino,... Dopo la “variante inglese” ci cono anche le “varianti venete” del Coronavirus. Un tipo eccentrico, così viene definito da chi lo conosce, il Pm Manrico Spinori della Rocca, Rick per gli amici, gentiluomo di antiche origini nobiliari, affascinante, un po' donnaiolo e con una madre ludopatica. Un gentiluomo mite, riflessivo, un po’ distaccato, pronto ad ascoltare le ragioni degli altri, ironico, mai aggressivo. Bene. Non ha mai avuto necessità di «scendere in lizza» perché gli è stato da subito spiegato che tutto gli era dovuto. E’ stimato perché risolve i casi, ma ha fama di eccentrico perché non concorre per posti da dirigente: lo considera volgare. Sono presenti cookie terze parti: E ancora: dietro Manrico c’è una grande passione. Vi presento il magistrato Manrico Spinori. Io sono il castigo. E’ nato nobile, conte, per la precisione. (2020; dove compare per la prima volta il personaggio del Pm Manrico Spinori della Rocca); Un cuore sleale (2020; secondo titolo con protagonista Manrico Spinori); con Cristina Cassar Scalia e Maurizio de Giovanni, il romanzo a sei mani Tre passi per un delitto (2020). Manrico Spinori della Rocca, pubblico ministero in Roma, ne è profondamente convinto. L’opera non mente! O, peggio, per lanciare chissà quale «segnale» sulla giustizia? Ma ormai sono rassegnato. Un eroe dei nostri giorni che non disdegna i piaceri della vita come i flirt occasionali. Manrico Spinori della Rocca è un Pm romano, proveniente dalla nobiltà decaduta. Mi sono sempre chiesto, a mia volta, da dove diavolo derivasse quest’insana curiosità. Sintesi. Io sono il castigo Un caso per Manrico Spinori. Bene. Volete sapere se Manrico è il pretesto per sfogare una qualche insoddisfazione recondita nei confronti del mondo giudiziario? S.p.A. La passione per l’opera lirica. Ho due biglietti, “sarebbe bello andarci insieme….”. Un tipo eccentrico, così viene definito da chi lo conosce, il Pm Manrico Spinori della Rocca, Rick per gli amici, gentiluomo di antiche origini nobiliari, affascinante, un po’ donnaiolo e con una madre ludopatica. Non sarà mica per scaricare sulla pagina la frustrazione per il suo lavoro? Le melodie immortali di Verdi e di Puccini, accanto ai gioielli della Magna Grecia, all’architettura dell’antica Roma, alla poesia di Dante, all’arte rinascimentale, rappresentano il cuore prezioso e inalterabile del nostro Paese, la Grande Bellezza che dobbiamo riprendere a indossare con l’orgoglio che merita. Il secondo romanzo è in scrittura, il terzo già abbozzato. Ne erano grandi appassionati mio padre e i suoi fratelli, in Puglia. D’altronde, Ciuffo d’oro aveva molti nemici, anche all’interno del suo stesso nucleo familiare. E dunque può permettersi di guardare con olimpico distacco alla diuturna corrida del carrierista. Ma anche i più scettici devono fare i conti con la statistica: nel suo mestiere è … E’ nato nobile, conte, per la precisione. Il melodramma è il teatro di tutti i sentimenti, nobili e no, dell’eroismo e dell’inganno, della sincerità e della menzogna, del complotto e della lacrima, dell’atroce, del patetico, del grottesco, della vendetta, del sacrificio, dell’amicizia, del tradimento. Ma anche i piú scettici devono fare i conti con la statistica: nel suo mestiere è bravissimo. p rimo romanzo della serie con protagonista il PM Manrico Spinori della Rocca, per gli amici Rick, magistrato di nobili origini che vive con la madre ludopatica e un po’ svampita: “Io sono il castigo” di Giancarlo De Cataldo è uscito in libreria per Einaudi il 26 maggio.. Un uomo in redingote, con una penna d’oca in mano, verga righe frettolose su un foglio. Meglio: una riscoperta. Una nuova creatura di carta per il prolifico Giancarlo De Cataldo anima il suo nuovo libro, intitolato Io sono il castigo. Sabato Teodor Currentzis dirige il Don Giovanni all’Opéra Garnier di Parigi. Manrico Spinori della Rocca è il mio primo personaggio «seriale». Ritorna, a poca distanza dal romanzo “Io sono castigo”, l’affascinante Manrico Spinori della Rocca, sostituto procuratore, il “contino”, amante della musica lirica, affiancato dalla sua squadra al femminile dovrà affrontare un nuovo caso: la scomparsa di Ademaro Proietti durante un’escursione a Ponza e ritorno sul suo motor yacht, il Chiwi; probabilmente, denuncia la famiglia, è caduto in acqua, … Ha curato le antologie Crimini (2005) e Crimini italiani (2008). Quel mercoledí era di turno ed era stato convocato in ben altro teatro. Last but not least, e qui davvero si misura la differenza fra l’autore e il suo personaggio, Manrico è un bell’uomo. Magistrato in Roma, melomane incallito, Manrico Spinori della Rocca risolve i casi ascoltando l'opera lirica. Ne erano grandi appassionati mio padre e i suoi fratelli, in Puglia. Ma anche i più scettici devono fare i conti con la statistica: nel suo mestiere è bravissimo. Quel mercoledí era di turno ed era stato convocato in ben altro teatro. Io sono il castigo, in libreria dallo scorso 26 maggio con Einaudi (240 pp, 18euro), è dunque il primo romanzo con un protagonista seriale uscito dalla penna di Giancarlo De Cataldo. Dall’esordio (ormai più di trent’anni fa) mi è stato costantemente domandato: ma perché un magistrato scrive? Perché, come spiega don Giovanni a Leporello, chi a una sola è fedele/ verso l’altre è crudele. Howard: storia vera, modello di plagio sentimentale, Eppure il Natale arriverà | Universo “Iperborea” (parte seconda), Tempo umano e tempo della natura. Del resto, nessuno si sognerebbe di chiedere a un architetto se scrive perché i palazzi gli vengono storti, a un chirurgo se intende emendarsi per aver dimenticato una pinza nella pancia del paziente. La sua tenace e continua battaglia per la vera giustizia si scontra con un contesto, anche mediatico, nel quale tutti cercano la «propria» giustizia, la giustizia del consenso, attraverso l’occupazione militare degli schermi. Ma anche i piú scettici devono fare i conti con la statistica: nel suo mestiere è bravissimo. Io sono il castigo. Il protagonista del romanzo è una persona potente, un magistrato inquirente molto ben strutturato, con alle spalle una struttura ben organizzata. Il melodramma non era un divertimento elitario, ma l’anima autentica dello spettacolo popolare. Premesso che l’autore non è mai il personaggio, semmai è «tutti i personaggi insieme», le cose stanno così. Meglio: una riscoperta. Risolto il caso, Rick si presentò quella stessa sera a casa di Maria Giulia con una pianta di orchidee e quando la sua immagine venne catturata dal video citofono accennò: «là ci darem la mano, là mi dirai di si». Del resto, non esiste un albo degli scrittori, né. Delitto incluso. Un tipo eccentrico, così viene definito da chi lo conosce, il Pm Manrico Spinori della Rocca, Rick per gli amici, gentiluomo di antiche origini nobiliari, affascinante, un po’ donnaiolo e con una madre ludopatica. . Manrico è il mio esploratore nei meandri del tribunale, del quale conosce - e racconta - luci e ombre. Chi l’ha detto che l’etica professionale e la leggerezza in amore non possono coesistere? Ma la scrittura ha questo di miracoloso: rende chi la padroneggia il demiurgo dei destini delle proprie creature immaginarie. E ancora: dietro Manrico c’è una grande passione. GNN - GEDI gruppo editoriale Ama la lirica e ai personaggi si ispira per trovare la soluzione ai suoi casi. Vi informiamo che il nostro negozio online utilizza esclusivamente cookies tecnci e non salva nessun dato personale automaticamente, ad eccezione delle informazioni contenute nei cookies. E quando tutto sembrava indirizzare la soluzione del caso verso uno scontato epilogo,  sul giradischi iniziava a girare un Rigoletto del ’55, con le voci di Di Stefano, Tito Gobbi, Nicola Zaccaria, e della “regina” Maria Callas, nella parte di Gilda, la svolta! Ma veniamo alla trama del romanzo. Non si è certo dovuto sforzare di sedurre: e nel contempo non sa negarsi. Il taglio del racconto è quello che affonda nelle trame del giornalismo d’inchiesta. Melomane incallito, è convinto che nel melodramma ci sia ogni umana vicenda, delitto incluso. E pazienza se questo gli è costato il matrimonio. La stanchezza per quei personaggi che urlano, sputano, sbavano, grugniscono, insultano, ma soprattutto asseriscono con piglio muscolare tutto e il contrario di tutto senza mai essere sfiorati dal minimo dubbio. Espandi/Comprimi sinossi. Un tipo eccentrico, così viene definito da chi lo conosce, il Pm Manrico Spinori della Rocca, Rick per gli amici, gentiluomo di antiche origini nobiliari, affascinante, un po’ donnaiolo e con una madre ludopatica. Un tipo eccentrico, così viene definito da chi lo conosce, il Pm Manrico Spinori della Rocca, Rick per gli amici, gentiluomo di antiche origini nobiliari, affascinante, un po' donnaiolo e con una madre ludopatica. Io sono il castigo. Alto, naturalmente elegante, charmant però mai stucchevole. Che altro dire di questo mio nuovo compagno d’avventura? Ma Rick, come lo chiamano gli amici, è anche, e soprattutto: “sperto omo di ciriveddro e d’intuito, per dirla alla Camilleri, di cui De Cataldo, ci sembra, voglia continuare a tracciare il solco. Mi sono sempre chiesto, a mia volta, da dove diavolo derivasse quest’insana curiosità. Questo sito utilizza i cookie per migliorare servizi ed esperienza dei lettori.