Qui Marinetti celebrerà anche gli spericolati Marinetti, infine, arriva al clou della questione, all’affermazione di un’arte ed una letteratura, che si fanno per strada: la metafora delle feste popolane del Po ben rappresenta quel desiderio irrefrenabile ed ardore che spingono i Futuristi a scendere fra la gente. Ecco come questi concetti erano espressi dallo stesso Marinetti: «Chi pensa e si esprime con originalità, forza, vivacità, entusiasmo, chiarezza, semplicità, agilità e sintesi. Grazie Tony, Ora il poeta è pronto per dichiarare ciò che egli e gli altri futuristi vogliono: [19] Marinetti dichiara che il Futurismo è un movimento anticulturale, antifilosofico, di idee, di intuiti, di istinti, di schiaffi, pugni purificatori e velocizzatori. [12] Proviamo ad immaginarcelo all’epoca. Non c’è più una consecutio tra un fatto e l’altro, è la velocità stessa che porta a vedere a salti e ad esserne inevitabilmente affascinati, travolti e positivamente avvinghiati. Ecco, sulla terra, la primissima aurora! Nel Manifesto del Futurismo, il linguaggio è costellato di metafore, assonanze, immagini che evocano il piacere individuale della sensazione. Precursori di un Manierismo dirompente, per cos’ dire manieristi ante litteram, possono essere considerati Albrecht Dürer (1471-1528), che introduce nell’arte il brutto, che in Karl Rosencrantz viene teorizzato alla stregue una vera e propria Estetica del Brutto (1994. 1-Noi vogliamo cantare l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità. Partiamo! L'INNO ALLA GIOIA E' L'INNO EUROPEO. 69-70. Bisogna che il poeta si prodighi, con ardore, sfarzo e munificenza, per aumentare l’entusiastico fervore degli elementi primordiali[25]. 4. Qui non c’è più nulla di poetico, si infiltra poco alla volta con questo linguaggio. [38] La metafora è sempre quella: uccidere il passato, sradicare la tradizione, ribaltare i canoni, indicare un nuovo punto zero. mirano alla ricerca e alla sperimentazione di linguaggi, contenuti e forme espressive finalizzati a fornire strumenti per un vivere intelligente e reale. Avevamo vegliato[1] tutta la notte -i miei amici ed io- sotto lampade di moschea dalle cupole di ottone traforato[2], stellate[3] come le nostre anime[4], perché come queste irradiate dal chiuso fulgòre di un cuore elettrico. [14] Diamoci in pasto all’ignoto: qui Marinetti fa una retata di tutto il Romanticismo, in particolare dei suoi epigoni nel Romanticismo decadente che era già verso l’ignoto, l’azzardo, l’inconscio; al Decadentismo piace anche ciò che spaventa, l’orrido, che entra a pieno titolo nelle arti. L’incitamento alla guerra non è da intendere a carattere bellico, ma quello di combattere come un guerriero contro le controversie, non rigirarsi in rimorsi ed abbattimenti, affrontare cose nuove abbandonando le vecchie in una folle corsa proiettata verso il futuro. Nel Manifesto del Futurismo, il linguaggio è costellato di metafore, assonanze, immagini che evocano il piacere individuale della sensazione. Non v’è cosa che agguagli lo splendore della rossa spada del sole[11] che schermeggia per la prima volta nelle nostre tenebre millenarie!…. Precedentemente il paesaggio era utilizzato solo come sfondo di quadri che avevano altri soggetti principali. Creative Commons Attribuzione Nel 1913 Marinetti intraprende un viaggio a Mosca, suscitandovi grande interesse e rinsaldando il legame con i circoli dell’Avanguardia russa. Lo stesso linguaggio del manifesto tende a risolversi nell'azione, attraverso la concitazione espressiva, l'uso di uno stile perentorio e nettamente scandito, l'energia di una volontà che trova espressione nei futuri e negli imperativi (in particolare "vogliamo", … L’idea di fare quadri che rappresentassero solo composizione di oggetti inanimati non era mai stata considerata per mancanza di una reale motivazione. Ma noi non saremo là…Essi ci troveranno alfine. Fondazione e Manifesto del futurismo (Filippo Tommaso Martinetti) Il manifesto ha soprattutto un significato ideologico , in quanto enuncia i principi fondamentali del Futurismo. Fra i termini simmetrici del “tema” e del “foro” si attua un riavvicinamento che conduce a un’azione reciproca e soprattutto alla valorizzazione o alla svalutazione dei primi (7). Sussultammo ad un tratto[7], all’udire il rumore formidabile degli enormi tramvai a due piani[8], che passano sobbalzando, risplendenti di luci multicolori, come i villaggi in festa che il Po[9] straripato squassa e sràdica d’improvviso, per trascinarli fino al mare, sulle cascate e attraverso i gorghi di un diluvio. Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Eccoli! Il naturalismo, movimento letterario sviluppatosi in Francia nella seconda metà dell’Ottocento, rappresenta l’evoluzione del realismo: nella prima metà del secolo la narrativa sentiva l’esigenza di rappresentare la realtà quotidiana cogliendo risvolti politico sociali e calando i personaggi in un preciso contesto storico. [29] La metafora della guerra si inscrive in un discorso di carattere più strettamente artistico-letterario e non deve essere equivocata come, purtroppo, hanno fatto nel passato coloro che hanno abusato, manipolandolo ideologicamente in base al proprio interesse, quanto Marinetti ha scritto. [33] Nel momento in cui il termine Futurismo nacque dalla fertile inventiva di Marinetti, esso designava un movimento culturale dal programma ben definito. Il movimento si fonda su undici punti che inglobano i settori dell’esperienza, le arti, il costume e la politica, la morale, facendo del futurismo l’unica avanguardia poliedrica legata ad un’ideologia complessiva, con un impeto ed un ardore rivoluzionario teso a creare un’arte nuova e ad impostare una nuova progettualità per rinnovare anche l’esistenza. 3. Negli anni tra il 1909 e il 1915 il Futurismo conosce una fase di grande fervore intellettuale, costellata da una serie di prese di posizione teoriche o manifesti, sia nel campo letterario sia in quello delle arti figurative: nel 1912 viene pubblicato il Manifesto della scultura futurista, nel 1914 il Manifesto dell’architettura futurista, firmato da Antonio Sant’Elia (1888-1916), grande architetto e urbanista, e nel 1915 il Manifesto della ricostruzione futurista dell’universo, firmato da Balla e Fortunato Depero (1892-1960), per non citare che alcuni tra gli scritti programmatici del periodo. nasce alla morte del grande editore Vanni Scheiwiller nel 1999. [3] Marinetti introduce temi di rottura, assolutamente rivoluzionari, ma, in un primo momento, preferisce rimanere ancorato ad un linguaggio ancora aulico e tradizionale: qui egli non sta ancora adottando alcuna innovazione linguistica, la novità rimane solo a livello concettuale, a livello di Manifesto. La macchina emerse lentamente[15] dal fosso, abbandonando nel fondo, come squame, la sua pesante carrozzeria di buon senso e le sue morbide imbottiture di comodità[16]. [16] Marinetti ha esordito in maniera lineare. Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Twitter. … A partire dal MANIFESTO DEL FUTURISMO…, approfondiremo la conoscenza di questa corrente, unica corrente artistica tutta italiana, tra le tante avanguardie internazionali del primo '900. – Usciamo dalla saggezza come da un orribile guscio[13], e gettiamoci, come frutti pimentati d’orgoglio, entro la bocca immensa e tôrta del vento!…Diamoci in pasto all’Ignoto, non già per disperazione, ma soltanto per colmare i profondi pozzi dell’Assurdo[14], Avevo appena pronunziate queste parole, quando girai bruscamente su me stesso, con la stessa ebrietà folle dei cani che voglion mordersi la coda, ed ecco ad un tratto venirmi incontro due ciclisti, che mi diedero torto, titubando davanti a me come due ragionamenti, entrambi persuasivi e nondimeno contradittorii. Lo scrittore o artista d’Avanguardia non se ne sta quieto in un studio a crogiolarsi nei propri pensieri, amori o ansie, ma esce sulla strada per combattere, per vincere la propria guerra dura all’ultimo sangue. Una folla di pescatori armati di lenza e di naturalisti podagrosi tumultuava già intorno al prodigio. Ritti sulla cima del mondo, noi scagliamo una volta ancora, la nostra sfida alle stelle! – L’arte, infatti, non può essere che violenza, crudeltà ed ingiustizia. D’Annunzio è morto nel 38. Non opere derivate 4.0 Internazionale. All’epoca non era capito, andava contro ogni regola, ergo era preso per pazzo. In verità io vi dichiaro che la frequentazione quotidiana dei musei, delle biblioteche e delle accademie (cimiteri di sforzi vani, calvarii di sogni crocifissi, registri di slanci troncati…) è per gli artisti, altrettanto dannosa che la tutela prolungata dei parenti per certi giovani ebbri del loro ingegno e della loro volontà ambiziosa. 2. Un fantastico video musicale (A. Rieu) “invernale” con immagini e musiche… magiche! Questo movimento artistico è basato sull'originalità e l'esaltazione del movimento e della tecnologia, come le automobili e le grandi città, soprattutto per il suo dinamismo. Quando avremo quarant’anni, altri uomini più giovani e più validi di noi, ci gettino pure nel cestino, come manoscritti inutili – Noi lo desideriamo! Il coraggio, l’audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia[21]. Non ha paura della morte né del sangue: per lui è meglio una vita combattuta con coraggio, piuttosto che una vita apatica, piatta e malinconica, ripiegata su se stessa, piuttosto che un estetismo sterile, ripetuto meccanicamente, quindi infecondo, privo di progettualità. 9. Partiamo! Io gridai: – Il fiuto, il fiuto solo, basta alle belve! Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori o polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l’orizzonte, le locomotive dall’ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d’acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta. Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Facebook. Oh! Essi intendono definire un punto zero per ricominciare da capo e si sentono delle belve fameliche, che possono orientarsi solo grazie al proprio fiuto in seno ad un’energica e vigorosa primordialità ancestrale. Marinetti scrive di militarismo e patriottismo e di esaltazione della guerra, percepita quale sola igiene del mondo: la metafora è forte perché deve servire da distruzione non solo di tutto il passato, ma anche dell’Io narcisistico, della poesia introspettiva, della ripetizione sterile di contemplazioni bucoliche o di pene d’amore. Individua le metafore nel testo e spiegale. [17] Proprio ora si riesce cogliere, con maggiore chiarezza e lucidità, una notevole diversificazione tra il linguaggio letterario, a cui tutta la tradizione si è sempre conformata, ed un linguaggio extraletterario, quale forma di espressione più tipica e consona ad un modello poetico ed a una prassi comunicativa tipicamente avanguardista. E’ dall’Italia che lanciamo questo manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il Futurismo, Filippo Tommaso Marinetti… l'uomo e le idee. Eppure non avevamo un’Amante ideale che ergesse fino alle nuvole la sua sublime figura, né una Regina crudele a cui offrire le nostre salme, contorte a guisa di anelli bizantini! 61-62. Nel Manifesto del Futurismo, il linguaggio è costellato di metafore, assonanze, immagini che evocano il piacere individuale della sensazione. Non vogliamo intendere!…Guai a chi ci ripeterà queste parole infami!…, Ritti sulla cima del mondo, noi scagliamo, una volta ancora, la nostra sfida alle stelle! Spiega nei post successivi anche la tirata interpretazione che ha avuto nel fascismo e nell’antifascismo, due adattamenti non troppo attinenti alla realtà. L’elaborazione è stata lunga e complessa e ha comportato un intenso periodo di sperimentazione. 4-Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità. Inoltre, invita ciascuno ad ammirare i meccanismi delle macchine e dei marchingegni moderni, di ci sottolinea la loro straordinaria bellezza, perché essi possono costituire modelli e punti di riferimento. Già nel Manifesto de Le Figaro viene designato tutto ciò che rientra nella volontà di distruzione. Avevamo lungamente calpestata su opulenti tappeti orientali la nostra atavica accidia, discutendo davanti ai confini estremi della logica ed annerendo molta carta di frenetiche scritture[5]. F.T. Iniziano a colpire i primi sbalzi temporali tra un pezzo e l’altro e affiora gradualmente la tipica vis aggressiva e polemica dell’autore. Pubblicato dal “Figaro” di Parigi Ci avvicinammo alle tre belve sbuffanti, per palparne amorosamente i torridi petti. Marinetti partecipa, invece, a quella tendenza del primo decennio del Novecento che avvia il simbolismo verso la sua dissoluzione alla ricerca di nuove espressioni; ma pur combattendo si appoggia ancora ai suoi valori. Come altre correnti, L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail! [35] In particolare l’arte dovrà esaltare il dinamismo, la velocità, l’energia e l’azione umana, in ogni campo; dovrà sfuggire alla museificazione per rinnovarsi continuamente nei temi e nelle tecniche; dovrà incidere profondamente nel tessuto sociale; dovrà provocare, scuotere, usare violenza psichica e anche fisica (si pensi, ad es., alle movimentate conclusioni delle serate futuriste). tro il moralismo,il femminis mo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria. [36] Ecco affiora il dramma, che Marinetti propone una metafora particolarmente efficace, quella dei cimiteri. Marinetti si rende conto che la situazione attuale è assurda: nei musei esistono migliaia di opere, che nessuno le conosce, per questo essi possono essere considerati la tomba dell’opera. Discorso complesso… 2. La consapevolezza che potessero esistere più generi pittorici fu chiara quando presero autonomia i soggetti che raffiguravano i paesaggi e le nature morte. [37] Marinetti scrive della sinistra promiscuità che nasce dalla vicinanza tra tanti corpi, per esempio quella a cui egli si sta riferendo ora è quella che nasce in seno ai pellegrinaggi, dove si incontrano e scontrano molti che non si conoscono, ma che sarebbero disposti a tutto tanto è forte il loro desiderio di evadere. E’ dall’Italia, che noi lanciamo pel mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria[32], col quale fondiamo oggi il “Futurismo”[33], perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d’archeologhi, di ciceroni e d’antiquarii[34]. I futuristi combattono la prudenza diplomatica, il tradizionalismo, il neutralismo, i musei, il culto del libro. 8 Profumi freschi come la pelle d’un bambino, vellutati come l’oboe e verdi co… Da quanto letto sopra possiamo dunque ricavar i seguenti aspetti che caratterizzano la corrente.. – la lotta contro il passato (“noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie“), – l’esaltazione del movimento aggressivo (” l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno“). “Sono una cosa delle poesie. materno fossato, quasi pieno di un’acqua fangosa! Adesso la lingua inizia a mostrare dei sobbalzi: man mano che scrive, Marinetti velocizza lo spazio-tempo, non argomenta più in maniera logico-sequenziale: gradualmente egli nega, svuotandola dall’interno, il logore del Logos, mette in discussone l’infallibilità ratio, ovvero il sillogismo filosofico di matrice greca, propone dei salti arbitrari ed avanza un tipo di dialettica del tutto nuova ed originale, tipicamente avanguardista.