provenienti dal carcere comprende 93 nomi disposti in ordine cronologico, con data e luogo di fucilazione e l'indicazione dei sacerdoti che fecero assistenza spirituale: per quanto riguarda i caduti del Martinetto, pur con imprecisioni, non si discosta dalla lapide. Queixa Electrónica. Sono ivi ricompresi i seguenti elenchi: “elenco dei caduti cremonesi nella lotta partigiana e nei campi di sterminio”, “decorati cre monesi al valor militare nella ... GNR: Guardia Nazionale Repubblicana – Formazione armata fascista della RSI. e-Serviços. Comprendeva carabinieri, la vecchia “Milizia”, sold ati di leva. di anni 22 F 20/06/1944 Abbati Giovanni Cap.m. Perdidos e Achados. Transcript. Linha 112 SOS Ambiente. Nel 2010 Arrigo Varano pubblicherà quindi copia di molta documentazione originale relativa ai fatti e alle procedure che portarono all'assegnazione delle medaglie alle vittime[36]. ... (GNR), 2 alpini della divisione «Monte Rosa» (di cui uno caduto in … Alle versioni che si allineano ad una ricostruzione dei fatti che ipotizza un crimine di guerra premeditato a scopo propagandistico commesso da partigiani sloveni, se ne contrappongono altre radicalmente diverse da fonti slovene, anche se spesso riprese anche in ambiti italiani. Caduti nei fronti di guerra dal 1940 al 1943: In combattimento o prigionia: militari 194.000, civili 3.208; Bombardamenti aerei anglo-americani: militari 3.066, civili 25.000. ... BB.NN. Linha 112 SOS Ambiente. Processato per collaborazionismo viene condannato a 20 anni di carcere per arresti e denunce di renitenti alla leva della RSI. BB.NN. 1815, elenco caduti della GNR. Su questi fatti nulla risulta sia stato scritto in precedenza da cui la prolissità.», Tedeschi al confine orientale 1943 - 45 Storia e Memoria, «Dino Perpignano, che era andato a trovare una sua innamorata, una lavandaia, fu accerchiato e prelevato dai partigiani con la promessa che tutti i carabinieri sarebbero stati liberi purchè avessero consegnato le armi. 59. di Domenico e Bellati Giovanna, n. a F apr-45 Premana (LC) il 10/10/1908 di Domenico e di Ambrosioni Maria, resid. Gli avvenimenti di quel periodo, infatti, sono talmente intrecciati che non sempre è agevole distinguere quel che è stato “guerra civile” e quel che non lo è stato. cit. Elenco caduti nella Battaglia di Dogali del 26 gennaio 1887 – Archivio Monella: Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 127 del 31 maggio 1887: Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 41 del 19 febbraio 1887: Archivio Ignazio Lanfranchi - Sorisole: Elenco caduti nella Battaglia di Adua dell' 1 … Elenco caduti RSI - agosto 2007 di Gaetano, nato a Randazzo (CT) 19/7/05, appuntato GNR, Gruppo carabinieri Fiume, disperso il 13/5/45 a Fiume Zappetti Riccardo Report. Preclaro esempio di amor patrio, di senso dell'onore e del dovere, spinto fino all'estremo sacrificio. Questo è l'elenco delle vittime: Primo Amenici, milite GNR, nato a Crespino il 5 settembre 1905; Lino Bertogli, milite GNR, nato a Casola di Montefiorino il 19 marzo 1921; Ridolfo Colsi, milite GNR, nato a Signa il 3 febbraio 1920; Michele Castellano, milite ausiliario GNR, nato a … Quei martiri gridavano vendetta e questo era l'occasione propizia per pareggiare i conti con gli italiani», «Non molto diversa ancor oggi la stupidaggine di collegare il massacro con date celebrative fasciste che non avevamo il tempo di celebrare nemmeno noi», Gorizia - Attività dei banditi e dei ribelli, Notiziari della Guardia Nazionale Repubblicana, «Gli operai Cuder Andrea, Koscerog Giacomo e Komac Giovanni hanno dichiarato di non avre riconosciuto nessuno dei banditi che parteciparono all'azione criminosa», «Qui gli mostrarono tra l'altro una foto dell'indiziato numero uno dell'agguato alla centrale di Bretto e Cuder non potè non riconoscere in essa l'immagine di Ivan Likar Socian», Planina Bala. 808 200 520 SOS Trânsito. Nel tempo la strage fu inoltre oggetto di voci diverse, tra cui quelle di maggior rilievo per aver trovato spazio nella stampa sono quelle che, nell'immediatezza degli eventi, ipotizzavano che i Militi della GNR avessero disertato in favore dei partigiani oppure che fossero stati vittime delle truppe nazifasciste o i loro caderi oggetto di una messinscena allo scopo di diffamare i partigiani stessi. 6 cfr. 84 cfr. Intanto Loris Geiger continuava a sfornare bottiglie di vino e di grappa per i suoi amici partigiani, in attesa che le donne preparassero la cena per tutti. Ciber-challenge. L'eccidio di Malga Bala è un episodio avvenuto nel 1944 in danno di 12 militi della Guardia Nazionale Repubblicana provenienti dall'Arma dei Carabinieri e aderenti alla Repubblica Sociale Italiana, nell'ambito degli eventi della seconda guerra mondiale nei pressi dell'altopiano di Malga Bala. Coi picconi poi!" Inoltre in tempi più recenti altre fonti slovene[24][25], riprese anche da storici italiani[26], hanno ricondotto l'accaduto al contesto del sabotaggio armato operato in forma sia diretta alla miniera che indirettamente alle centrali elettriche a essa asservite e sostengono che la strage dei militi GNR sia stata compiuta a seguito della perdita di controllo delle proprie azioni da parte di un loro sigolo carceriere, fratello di una delle oltre quaranta vittime delle truppe fasciste nella strage di malga Golobar, avvenuta lì vicino meno di un anno prima in occasione della fondazione della brigata partigiana Gradnik. Ciò avrebbe avuto giustificazione nel fatto che suo fratello era stato ucciso assieme ad altri 41 partigiani da truppe nazifasciste sul monte Golobar il 26 aprile 43, giorno della costituzione della brigata Gradnik.», Contro la RSI, guerra lenta e molti crimini, «...non erano di facile governabilità. 808 200 520 SOS Trânsito. Elenco ufficiale Prigionieri Italiani in Russia 2.pdf. E' un altra vittima della "notte della spia". A Guarda Nacional Republicana GOTE • GCC • MHA • MHIH • MHL • MHM é uma força de segurança de natureza militar de Portugal, constituída por militares organizados num corpo especial de tropas e dotada de autonomia administrativa, com jurisdição em todo o território nacional e no mar territorial. In tale ricostruzione Russo aggiunge anche la descrizione del presunto avvelenamento dei militi GNR presso Logje che avrebbe preceduto il loro trasferimento nella malga dove sarebbero stati massacrati. Le prime trovavano alimento dalla scarsa fiducia riposta dai nazifascisti negli ex Carabinieri Reali[27], oltre che in altre circostanze indiziarie più specifiche quali l'apparente assenza di resistenza[28], alcune intercettazioni radiofoniche[29], nonchè presunti atteggiamenti equivoci di alcuni dei Militi quali il mimare l'atto di voltar gabbana[30]. elenco caduti inumati nel cimitero di San Cataldo. Alla fine del 1943, per contrastare le azioni partigiane sempre più frequenti, il Comando militare tedesco di Tarvisio istituì un Distaccamento fisso di militi della GNR della Repubblica Sociale Italiana (ex Carabinieri) a protezione della stazione di valle della galleria di drenaggio "Å toln" (vicino al cimitero militare austro-ungarico del 1915-1918 in località Bretto di Sotto, nella frazione di Bretto in comune di Plezzo[1][2]) della centrale idroelettrica delle miniere di piombo e zinco di "Raibl" (nella frazione di Cave del Predil, in comune di Tarvisio[3]). Categoria: Caduti GNR (625° Comando Provinciale) ANGELONI Amedeo Professione: Guardiano ... RSI 28/16; S.C.; Elenco Caduti Cimitero Militare di Altare; "Riservato a Mussolini. m¿9`3B°Yß]ÃXÝlKÂû×¢°V¥È¦côÓK>•3á“f¯‘Ô“_ߢýëuºñò4BoÎ^½ú¥4öÀÂ`Ê. G. Pisanò: "Gli ultimi in grigioverde" Vol. L'eccidio di Codevigo, avvenuto tra il 28 aprile 1945 e la metà di giugno dello stesso anno, fu l’esecuzione sommaria di un numero compreso tra 114 e 136 tra militi fascisti della Guardia Nazionale Repubblicana (GNR), delle Brigate Nere (BN) e civili. Sulla sera per intervento del parroco monsignor Giuseppe fontana e del medico condotto dottor Francesco Ferrante vengono portate nella cappella mortuaria, composte in casse di legno e riconosciute. Il 27 marzo 2009 il presidente della repubblica italiano Giorgio Napolitano ha conferito a ciascun milite la medaglia d'oro al merito civile. Pedimos desculpas pelo incómodo! Dal 24 marzo e per breve tempo la centrale viene controllata dall'alto dell'imbuto da paracadutisti tedeschi, successivamente elementi della quarta legione della Milizia Confinaria, subito impegnati nella ricerca dei deportati, sostituiscono i paracadutisti installandosi al posto dei Carabinieri e non subendo molestie di particolare gravità. ... i militari opposero valida resistenza agli aggressori, i quali ebbero ragione di loro soltanto perché numericamente di gran lunga loro superiori e perché poterono agire di sorpresa», «I partigiani a mezzo ordigni esplosivi avevano fortemente danneggiato una turbina, il fabbricato della centrale, due quadri: uno di partenza e uno delle due macchine e avevano completamente distrutto la vicina casermetta ove alloggiavano il distaccamento dell'Arma ... di cui non è stato possibile raccogliere alcuna notizia», «I partigiani non avevano danneggiato la centrale nè distrutto il fortino. "Ricordatevi -ribadì l'amico per l'ennesima volta- che di italiani siete solo voi quaggiù". Non mancava qualche diserzione.», «"I dintorni della centrale e della casermetta non presentano tracce di lotta e dalle testimonianze raccolte tra gli operai che ivi lavoravano, rinchiusi a forza nel locale accantonamento dai partigiani, non risulterebbe che siano stati esplosi colpi di moschetto, di mitragliatore o bombe a mano, di cui i carabinieri erano forniti"», «la sera del 27 marzo u.sc. Il 29 dicembre 1943 è nominato comandante della Brigata Carabinieri inquadrata nella GNR. lettera del Comune di Bastiglia del 9/1/1957 prot. 88 cfr. ... Elenco caduti civili della IV Zona Operativa . ... Lì furono legati con filo spinato, barbaramente trucidati e sgozzati col piccone, con squarci e nefandezze atroci, sezionati, cavati gli occhi, il cuore, i testicoli,...», «tutti indistintamente i corpi dei militari erano coperti con le sole mutande e la camicia e presentavano ferite multiple da arma bianca e da fuoco, nonché traccie evidenti di sevizie. I dati di partenza. Obiettivo strategico per l'economia bellica in quanto alimentava le miniere di Predil. Su un totale di circa 100.000 caduti, gli uccisi per mano fratricida assommano a circa 48.000. Vedi BALDINI. Alle domande del giornalista avrebbero infatti risposto con monosillabi e con dinieghi soprattutto sulla loro partecipazione sia al massacro e sia di esserne stati testimoni.», «"io non ero lassù", ... "no, mai fatto una cosa del genere noi partigiani! Queixa Electrónica. GNR Ferrov.-6^Leg. ... La trappola mortale a lungo studiata stava per scattare. Elenco ufficiale Prigionieri Italiani in Russia 1.pdf. Sarà fucilato il 9 aprile. 84bis cfr. elenco caduti inumati nel cimitero di San Cataldo. ... Si cercano notizie del GNR Presutto Michele abitante in Torino in via Leoncavallo 131/37. by user. ... condotto dal tarvisiano Tarsilio Screm ... era stato fermato subito dopo il Passo del Predil da alcuni partigiani armati e costretto a tornare indietro. Per tale operazione era stato scelto proprio quel giorno di festa, festa celebrativa in onore della nascita del Fascismo ... da diverso tempo avevano deciso una solenne vendetta contro gli italiani di fede fascista, amici e collaboratori dei tedeschi ... un agguato che già nelle intenzioni degli organizzatori doveva essere di punizione e di monito a tutti coloro che stavano contribuendo all'umiliazione della Slovenia», «il 24 marzo 1944 verso le 10.30 circa arrivai a Passo Predil dal Maresciallo Cossale ... mi chiariva che non dovevo più raggiungere la centrale idroelettrica in quanto i partigiani la sera precedente avevano preso i carabinieri.», «In quel convegno generale in casa di Lois kravanja, tutti uniti per una decisione unanime che avrebbe dimostrato la compattezza e la perfezione dell'organizzazione partigiana anche agli occhi dei comandanti supremi dell' esercito di liberazione nazionale Jugoslava, qualcuno aveva azzardato l'ipotesi di liberare i carabinieri per evitare rappresaglie tedesche o almeno di rivolgere loro l'invito, così come abitualmente avveniva in tali circostanze in cui si aveva tra le mani degli ostaggi italiani, a entrare a far parte del gruppo partigiano di Plezzo per riabilitarsi e contribuire alla vittoria finale. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 26 dic 2020 alle 15:38. Contiene Caduti che hanno commesso reati militari tali da obbligare un gravoso ma inevitabile intervento di giustizia. Il nome di Lastrico e di Lovo sono inseriti nell'elenco dei caduti partigiani, benché i documenti consultati siano univoci nello stabilire la loro morte nella "notte della spia" e nelle medesime circostanze degli altri civili e militari uccisi. Nel gennaio 1944 diventa ispettore regionale della GNR. elenco caduti - nota 1 Breve corpo a corpo e sopraffazione dei militi colti di sorpresa. I responsabili della strage vengono da Russo indicati in: Ivan Likar "Socian" (noto sabotatore del luogo[16] che Russo, malgrado gli atti del tempo attestino il contrario[17], vorrebbe riconosciuto da Andrea Cuder, uno degli operai della centrale in un interrogatorio presso il comando SS a Tarvisio[18]), Silvio Gianfrate "Srecko" (noto dissidente politico locale), Franc Ursic "Josko", Lois Hrovat (tutti indagati e assolti per "insufficienza degli elementi a loro carico" in sentenza che peraltro riconosce sulla base dei primi rapporti le torture descritte da Russo[19]), Fran Della Bianca "Zvonko", Anton Mlecuz, Vladimir Cernuta "Igor", Franc Copi, Janez Deisinger, Karlo Cuder, Franc Kenda, fiancheggiati da Lois Kravanja "Gajger", sua moglie Mafalda (che altrove Russo indicherà come la responsabile dell'avvelenamento dei Carabinieri), Bepi Flajs e la lavandaia Mirka. Albo caduti e dispersi della RSI 2003 Elenco caduti RSI agosto 2007 Abriani Gerolamo 2007 Ferroviere, caduto 15.9.44 Trieste 20/9/07, caporalmaggiore Guardia Nazionale Repubblicana (GNR) Ferroviaria, 5. ... "La distruzione di Strmec (Bretto di Sopra) non c’entra niente con la storia dei carabinieri né la battaglia e la strage sul monte Golobar hanno alcun riferimento con quello della Bala”», Malga Bala, ennesimo caso di revisionismo storico, Franc UrÅ¡ič – JoÅ¡ko. 167. Le due bobine sono state ascoltate e riascoltate dal magistrato militare, ma dalle dichiarazioni dei due presunti partecipanti alla strage non sarebbe emersa - all'avviso del Pm padovano - alcuna chiara ammissione di colpevolezza. Categoria: Caduti GNR (625° Comando Provinciale) Su "Il Secolo XIX" del 30/06/1944 appare un necrologio dell'organizzazione Todt per quattro dipendenti dell'impresa edilizia "Bertoni", che aveva sede in Genova ed era specializzata il lavori edili e stradali: Il nostro dovere era di eliminare, di distruggere la centrale perché non desse più energia elettrica. L’Albo caduti e dispersi della Repubblica Sociale Italiana e l’Elenco caduti Repubblica Sociale Italiana «Livio Valentini» riportano Giuseppe Gaeta, mentre I caduti della RSI a Genova 1943-1946 riporta sia Caste che Gaeta. 263 e Gazzetta dell'Emilia del 7.3.44. Italiani caduti. Tanto non succede niente, non preoccuparti", e così dicendo si era tolto il cappotto mettendoselo al rovescio, facendo segno che bastava aggiungerci la stella rossa e tutto si aggiustava!», Il banchiere del Papa e la sua miniera. Aggiornato elenco caduti in pdf. pag. Ne scrisse una prima volta in maniera sbrigativa della strage nel 1983 nel libro "Come foglie al vento": in quella sede la responsabilità venne attribuita a non meglio indicati partigiani. Este sistema está temporariamente indisponível para manutenção! Legione, stazione FS Campo Marzio, ucciso 15/9/44 Trieste 20/9/07, civile, dipendente FS, fucilato 15/9/44 a Trieste, stazione FS di Campo Marzio In risposta all'armistizio di Cassibile dell'8 settembre 1943 e alla conseguente spaccatura della penisola in due, i tedeschi già il 18 settembre occuparono militarmente Trieste istituendo la Zona d'operazioni del Litorale adriatico (OZAK) (comprendente i territori delle province di Trieste, di Gorizia e di Lubiana) e la Zona d'operazioni delle Prealpi (OZAV) (comprendente i territori delle province di Bolzano, di Trento e di Belluno), che furono annesse al Reich nazista fino al maggio 1945. GNR© 2019 - Todos os Direitos Reservados. Lotte operaie nel villaggio minerario di Cave del Predil, «nel gennaio 1944 si aggiunge un corpo di repubblichini comandato da Giuseppe Occelli che, capitano degli Alpini a Tarvisio, al momento dell'armistizio è passato agli occupanti», Testimone oculare Valle del but (Carnia) 1944-45, «I corpi martoriati non furono trovati per caso, ma sin dal mattino del 23 marzo (44)», «Nel proseguire, i tedeschi ci precedevano e sembrava che sapessero già tutto. Vi descrisse inoltre come il vice Brigadiere a capo del fortino fosse stato catturato durante una visita in osteria ad una sua amante e indotto con l'inganno a rivelare la parola d'ordine della casermetta a guardia della centrale elettrica di Bretto. Malga Bala 25 marzo 1944 il massacro di 12 carabinieri italiani, «Un briciolo di speranza era venuto l'anno scorso quando un giornalista 'free lance" tarvisiano (il quale sulla vicenda di Malga Bala ha pubblicato un saggio) contattò il Pm Dini informandolo di aver registrato due interviste, una con Hrovat l'altra con Gianfrate e di aver ottenuto da loro convincenti ammissioni di responsabilità. ... i militari opposero valida resistenza agli aggressori, i quali ebbero ragione di loro soltanto perché numericamente di gran lunga loro superiori e perché poterono agire di sorpresa»[9]. CAVIGLIA Don Sebastiano, cappellano della GNR, ucciso il 27 aprile 1945 ad Asti. Aggiungendo al morale alquanto basso la tendenza a sottovalutare la ferocia slava antiitaliana, mi crearono non pochi problemi iniziali. Fu prelevato da casa nei primi giorni di Maggio del 1945. contattare: ASSOCIAZIONE NAZIONALE FAMIGLIE CADUTI E DISPERSI Fabbri Armando, nato il 22/02/1925 a Buonconvento (Siena ... Provinciale della GNR di Grosseto, che perse la vita, e un commerciante raccolto per un passaggio che rimase ferito. E’ catturato a Bicinicco (secondo altra fonte il 6.2) Mario Modotti “Tribuno”, comandante dell’Ippolito Nievo A, da una pattuglia della GNR di Palmanova. F. Borghi: "L'an n'era menga giosta" pag. Si tratta dell'ultimo in ordine temporale, e quello con minor numero di vittime, di un trittico di eventi che ebbe luogo nel comune di Plezzo iniziato nell'aprile 1943 con lo scontro di Malga Golobar e proseguito nell'ottobre 1943 con l'eccidio di Bretto. Si sentivano molto non RSI, per lealismo monarchico, e pensavano che i titoisti ne tenessero conto. Esistono numerose diverse versioni di quanto accaduto, spesso contrastanti tra di loro e altrettanto spesso illogiche e non coerenti né internamente nè con testimonianze e fatti riscontrati persino quando riconducibili alla stessa fonte. ... "La centrale di Bretto di Sotto dava energia alla miniera di Cave che era in mano ai tedeschi: lì si facevano fucili e armamenti militari, dal momento che si produceva piombo e zinco, elementi che servivano per costruire cannoni, fucili e bombe. Giulio Ronchi, veterano del Btg. ... " Noi li abbiamo sparati!" Le ricerche della confinaria danno esito positivo e il 31 marzo in una fossa comune aperta vengono rintracciate coperte dalla neve le salme seminude dei 12 sventurati. Acidentes Rodoviários. In esso aggiungerà una lunga serie di interviste ai protagonisti di cui sopra che, piuttosto che confermarne la versione con ammissioni di colpevolezza da parte dei partigiani, come Russo pretenderebbe (peraltro smentito dalla Procura militare di Padova[21]), ne contraddicono invece pianamente la ricostruzione per quanto relativo alle peggiori efferatezze e allo scopo[22] . Successivamente Antonio Russo nel 1993 propose in "Alle porte dell'Inferno" la propria seconda diversa ricostruzione: pur ammettendo gli esiti dell'azione militare a danno di centrale elettrica, caserma e miniera che nella versione precedente negava, sostenne che si trattò di un'operazione propagandistica lungamente e dettagliatamente predeterminata, sottolineando la scelta simbolica della data della strage in corrispondenza con la festività del venticinquesimo anniversario della fondazione dei fasci da combattimento e dei Carabinieri come vittime e indicando come le operazioni fossero iniziate il giorno 22 marzo con l'intercettazione del camion dei rifornimenti[12]. Perdidos e Achados. Acidentes Rodoviários. Category: Documents >> Downloads: 385 2817. views. Elenco Caduti Inglesi a Siracusa Elenco Caduti nel Cimitero Inglese di Siracusa by lorenzo bovi Nome [email protected][email protected] L'ELENCO DEI CADUTI MILITARI E CIVILI DELLA RSI NEL PERIODO 1943-1945. 9 ibidem. GNR© 2020 - Todos os Direitos Reservados. Antonio Russo integrerà ancora nel 2005 in "Planina Bala", quello che sarà il testo che renderà nota la strage, quanto già contenuto nella sua versione precedente[20]. Nella centrale elettrica intanto si tenta un sabotaggio: sotto i due alternatori vengono collocate due mine anticarro innescando l'accenditore secondario delle medesime. una emittente nemica in lingua italiana ha trasmesso che, nella Val Trenta (alle sorgenti dell'Isonzo) un plotone di carabinieri con due sottufficiali abbandonavano le armi e si consegnavano ai partigiani delle bande di Tito. Vengono raccolte e trasportate con barelle e mezzi di fortuna a fondovalle donde, il giorno stesso in numero di 4 ed il 2 aprile in numero di 8, vengono con automezzi tedeschi portate a Tarvisio. Comments. La gran parte però era propensa per la soluzione finale, per non lasciare tracce e soprattutto per dare una sonora lezione ai fidati di Mussolini. Sotto la minaccia delle armi fa aprire la porta dell'accantonamento e dietro a lui irrompono gli accompagnatori che si erano avvicinati defilandosi alla vista ed altri che si trovavano già in agguato nelle immediate vicinanze. 241-242, Elenco partigiani e collaboratori caduti della IV Zona Operativa Registri Atti di Morte del Comune della Spezia 85 cfr. Infine, malgrado sin dai primissimi rapporti (addirittura prima del ritrovamento dei cadaveri) fosse indicato chiaramente il danno arrecato dai partigiani alla centrale elettrica e alla casermetta e il bottino in armi e dotazioni dell'operazione[10], Russo, pur riportando cenno di svariate altre azioni mirate a compromettere il funzionamento della miniera di Cave del Predil e di ogni singola centrale elettrica ad essa asservita, escluse che questo potesse essere l'obiettivo militare dell'azione partigiana sostenendo che «i partigiani non avevano danneggiato la centrale nè distrutto il fortino» e riconducendo il tutto a «una meschina vendetta contro uomini dediti al loro dovere»[11] senza specificare quale fosse il motivo della vendetta stessa, pur citando nel testo numerose vessazioni che le forze dell'Asse avevano inflitto agli abitanti della zona di Bretto, tra cui l'eccido di Bretto, la strage di malga Golobar e l'internamento forzato nel campo di lavoro di case Sebastiani. Nella pubblicistica di sua produzione Marco Pirina generò due versioni diverse e attribuì in un primo tempo la strage a partigiani croati[4], mutuando le responsabilità ipotizzate dal Diario Storico del Reggimento Alpini Tagliamento, salvo poi ricondurre successivamente la propria versione a una delle tre, tra loro diverse in maniera sostanziale, prodotte da Antonio Russo e indicando come responsabili della strage partigiani sloveni [5]. ... "Noi non si aveva picconi!… Nessun piccone è stato usato…!" Barbarigo, pubblichiamo qui di seguito: Elenco nominativi caduti Btg Barbarigo, Btg Lupo e GNR Notiziari giornalieri della G.N.R. Sembra che dopo l'8 settembre 1943 la centrale di Bretto non sia stata protetta da armati e la novità del costituito distaccamento unita al profondo rancore nei confronti dei germanici anche per la rappresaglia di Bretto di sopra fa concentrare sui Carabinieri l'odio dei resistenti che il 23 marzo 1944 mettono in atto il piano di vendetta. Segurança Privada SOS Emergência. Descrisse inoltre come i militi GNR fossero stati «legati con filo spinato, barbaramente trucidati e sgozzati col piccone, con squarci e nefandezze atroci, sezionati, cavati gli occhi, il cuore, i testicoli,...»[8], in contrasto con quanto riportato nei rapporti del tempo dei fatti, parzialmente supportati da foto, che indicavano invece come «tutti indistintamente i corpi dei militari erano coperti con le sole mutande e la camicia e presentavano ferite multiple da arma bianca e da fuoco, nonché traccie evidenti di sevizie.